Perdite continue liquido prostatico e dolore alla prostata + spermiocoltura negativa

Salve, Io ho avuto un rapporto sessuale dopodiché:
- ho avuto dolori abbastanza forti alla prostata
- perdita continua di liquido prostatico

Ho fatto la spermiocoltura ma l'esito è stato negativo.
Tuttavia mi è stata prescritta la cura antibiotica con "unixime" per 9 giorni perché il tutto era concomitante al rapporto sessuale + topster supposte per 7 giorni + integratore di serenoa.
Purtroppo non ho risolto il problema e il medico mi ha detto di fare l'esame di stamey.

Vorrei porre due domande:

1 So che per la spermiocoltura non si deve eiaculare per due giorni.
Il fatto che io abbia perso del liquido prostatico prima l'eiaculazione può aver invalidato l'esame?
In tal caso, può avere senso rifarlo?


2 Nella mia zona non ci sono centri che fanno massaggio prostatico ma solo l'esame di stamey.
Siccome mi basta un niente per perdere del liquido prostatico (mi basta pensare un attimo a qualcosa che potrebbe eccitarmi, per capirci e subito perdo quel liquido viscoso) , il liquido prostatico risultante da questo processo mentale andrebbe bene per l'esame?
Ricordo che quando ho fatto l'esame di stamey 2 anni fa, il dottore mi fece il massaggio ma non uscì liquido prostatico.
Mi chiedo se non sia meglio fare così visto che come ho detto, purtroppo, ho facili perdite.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

bene ripetere l'esame con le tempistiche e le modalità corrette.

Poi "quel liquido viscoso" che perde "se pensa un attimo a qualcosa che potrebbe eccitarla..." non è secreto prostatico di solito, ma una secrezione che proviene da altre strutture anatomiche, cioè le ghiandole dal Cowper; quindi è bene ritornare dal suo andrologo e sentire da lui le indicazioni che le darà.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.
E' strano perché gli urologi che mi hanno visitato non mi hanno mai corretto, benché mi riferissi sempre al liquido come "liquido prostatico". Infatti non ero proprio a conoscenza di queste ghiandole.

Lei ritiene che per questo problema di perdite io debba vedere un andrologo e non un urologo?

Finora (intendo dire da quando 3 anni fa mi è stata diagnosticata l'ipertrofia) l'unica cura che mi è stata data è stata una cura a base di integratori di serenoa che non ha mai nemmeno attenuato il problema. Ci sono altri interventi possibili qualora si trattasse delle ghiandole?
Se fosse possibile risolvere questo problema o attenuarlo, ne sarei veramente felice visto che, se devo uscire con una persona, le perdite diventano copiose e quindi piuttosto sconvenienti per ovvie ragioni.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettore,

la differenza tra un andrologo ed un urologo è dovuta al fatto che generalmente il primo, anche quando affronta problemi nell'area uro-genitale o propriamente urologica, pensa sempre anche alle future conseguenze che possono avere le eventuali indicazioni diagnostico-terapeutiche sulla sfera sessuale e riproduttiva.

Fortunatamente molti urologi, come il sottoscritto, hanno anche la specialità di andrologia o viceversa.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Salve, dottore. Scusi se disturbo ancora. Purtroppo non posso ancora fare il test di stamey perché nella mia zona nessuna clinica lo fa (vogliono che io mi pratichi il massaggio prostatico e non ne sono capace). Ho però sentito pareri contrastanti sul test, ci sono urologi che addirittura dicono sia inutile (mi pare di capire).

Tutti i test che ho fatto finora hanno dato esito negativo (spermiocoltura, sifilide e per ultimo clamidia (le ho esaminate tutte).
La prostata mi da occasionale fastidio, ma diciamo è quasi tornata alla normalità (benché io non sappia piu cosi sia la normalità, soffrendo di ipertrofia prostatica).

Lei ritiene che il test di stamey sia necessario per verificare la presenza di infezioni o pensa che possano bastare questi esami?
Io intendo farlo, solo non nell'immediato.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
I test di Meares-Stamey ha un'indicazione precisa in presenza soprattutto di prostatite recidive croniche.
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