Doppio canale uretrale a sx con idronefrosi
Buongiorno, a causa di un fastidio al fianco sx e difficoltà minzionale ho eseguito accertamenti (tac con contrasto) temendo calcoli ed invece è risultato quanto segue:
Lo studio preliminare dell'addome ha evidenziato la presenza di due puntiformi inclusi litiasici nei calici del gruppo inferiore del rene sinistro.
Non evidenti formazioni litiasiche a carico del rene e della via escretrice di destra.
Si conferma il quadro di asimmetria renale a scapito del rene destro (dm bipolare circa 12, 5 cm a sinistra
e circa 8 cm a destra) il quale presenta inoltre riduzione dello spessore parenchimale che in alcuni punti
appare estremamente assottigliato con evidente corticalizzazione dei calici, verosimilmente in rapporto
ad esiti.
A sinistra si evidenzia invece doppio distretto pielo-ureterale completo con idroureteronefrosi di II grado a
carico del distretto inferiore (dm ap della pelvi circa 16 mm) con uretere che si presenta a pareti
lievemente ispessite e captanti mdc come da flogosi in atto, dilatato e ben riconoscibile per tutto il suo
decorso (calibro max circa 1 cm) fino allo sbocco in vescica, che avviene cranialmente a quello
dell'uretere del distretto superiore; anche a livello del distretto inferiore del rene sinistro si evidenzia
riduzione dello spessore parenchimale con corticalizzazione dei calici, come da esiti.
Il quadro descritto appare compatibile con quadro di idronefrosi complicata da modesta flogosi,
verosimilmente cronica (reflusso vescico-ureterale sul distretto inferiore in doppio distretto
pielo-ureterale?) e necessita di valutazione specialistica urologica e di eventuali ulteriori accertamenti
(cistografia retrograda, preferibilmente con fase minzionale).
Premesso che sono già in lista per l'esame consigliato, volevo sapere se questo quadro clinico può essere anche la causa di disturbi minzionali, ovvero flusso urina ridotto (ma non sempre) , difficoltà a far incominciare la minzione e scarsa spinta di espulsione urina.
Inoltre vorrei sapere, se fosse confermata la diagnosi di reflusso vescico-uretrale, quali eventuali soluzioni mi si prospeterebbero.
Ringraziando, cordiali saluti.
Lo studio preliminare dell'addome ha evidenziato la presenza di due puntiformi inclusi litiasici nei calici del gruppo inferiore del rene sinistro.
Non evidenti formazioni litiasiche a carico del rene e della via escretrice di destra.
Si conferma il quadro di asimmetria renale a scapito del rene destro (dm bipolare circa 12, 5 cm a sinistra
e circa 8 cm a destra) il quale presenta inoltre riduzione dello spessore parenchimale che in alcuni punti
appare estremamente assottigliato con evidente corticalizzazione dei calici, verosimilmente in rapporto
ad esiti.
A sinistra si evidenzia invece doppio distretto pielo-ureterale completo con idroureteronefrosi di II grado a
carico del distretto inferiore (dm ap della pelvi circa 16 mm) con uretere che si presenta a pareti
lievemente ispessite e captanti mdc come da flogosi in atto, dilatato e ben riconoscibile per tutto il suo
decorso (calibro max circa 1 cm) fino allo sbocco in vescica, che avviene cranialmente a quello
dell'uretere del distretto superiore; anche a livello del distretto inferiore del rene sinistro si evidenzia
riduzione dello spessore parenchimale con corticalizzazione dei calici, come da esiti.
Il quadro descritto appare compatibile con quadro di idronefrosi complicata da modesta flogosi,
verosimilmente cronica (reflusso vescico-ureterale sul distretto inferiore in doppio distretto
pielo-ureterale?) e necessita di valutazione specialistica urologica e di eventuali ulteriori accertamenti
(cistografia retrograda, preferibilmente con fase minzionale).
Premesso che sono già in lista per l'esame consigliato, volevo sapere se questo quadro clinico può essere anche la causa di disturbi minzionali, ovvero flusso urina ridotto (ma non sempre) , difficoltà a far incominciare la minzione e scarsa spinta di espulsione urina.
Inoltre vorrei sapere, se fosse confermata la diagnosi di reflusso vescico-uretrale, quali eventuali soluzioni mi si prospeterebbero.
Ringraziando, cordiali saluti.
[#1]
Buongiorno, penso che il disturbo che l’ha portata a fare gli esami, cioè. I disturbi urinari non siano conseguenza delle alterazioni superiori, ma solo conseguenza dell’età.
In ogni caso al termine della valutazione vescicale forse l’urologo che la ha in cura le chiederà una valutazione funzionale renale.
Questo al fine di decidere cosa fare e darle il miglior percorso terapeutico.
In ogni caso al termine della valutazione vescicale forse l’urologo che la ha in cura le chiederà una valutazione funzionale renale.
Questo al fine di decidere cosa fare e darle il miglior percorso terapeutico.
Dott. Andrea Loreto
Roma - Reggio Emilia - Parma
+39 3515262627
Info@andrealoreto.it
www.andrealoreto.it
[#2]
Utente
Buongiorno,intanto la ringrazio della risposta,effettivamente il mio urologo mi ha già fatto fare una scintigrafia renale e l'esito è qui scritto:l'indagine scintigrafica ha dimostrato:
- rene sinistro in sede, di dimensioni ai limiti superiori della norma e morfologia conservata.
Nella norma appaiono le tre fasi funzionali (fase di flusso, fase di concentrazione parenchimale e terza fase escretrice pielo-ureterale)
con curva radionefrografica relativa che presenta una buona ampiezza e regolari pendenze. La distribuzione parenchimale del
radiotracciante risulta disomogenea con cavità calico-pieliche moderatamente dilatate e con lieve ristagno di radiourina in fase
post-minzionale a livello del gruppo caliceale inferiore. Non sono tuttavia presenti aspetti riferibili ad uropatia ostruttiva. Il contributo
funzionale percentuale è risultato uguale al 79,3%.
- rene destro in sede, di ridotte dimensioni.
Depresse risultano la fase di flusso e la fase di concentrazione parenchimale del radiofarmaco (clearance MAG3 = 30,6 ml/min): le
cavità calico-pieliche compaiono in ritardo ed incrementato risulta sia il valore del Tmax (11,3 minuti) sia il valore del T1/2 max (14,2
minuti). La terza fase escretrice pielo-ureterale appare molto rallentata con curva che assume un andamento a plateau: viene pertanto
somministrato uno stimolo diuretico al 14 minuto che ha indotto una pronta e completa eliminazione calico-pielica ed ureterale della
attività. Il contributo funzionale percentuale è risultato uguale al 20,7%. La curva radionefrografica ha ampiezza ridotta e presenta terza
parte molto rallentata con andamento a plateau ma che si normalizza dopo stimolo farmacologico.
In sintesi: rene sinistro in atteggiamento ipertrofico vicariante con cavità calicopieliche modicamente dilatate, soprattutto in
corrispondenza dei gruppi caliceali inferiori, senza tuttavia aspetti di uropatia ostruttiva; rene destro di piccole dimensioni e
marcatamente ipofunzionante (esiti pielonefritici?), con fase escretrice pielo-ureterale molto rallentata ma che ha risposto efficacemente
e completamente allo stimolo farmacologico diuretico.
Valori di riferimento di normalità:
CLEARANCE MAG3 : 200 + 50 ml/min (decremento di 4 ml/min per anno di età dopo i 40 anni)
Giovedì eseguirò cistografia retrograda minzionale, però ora la possibilità di un reflusso vescico-uretrale mi sembra molto alta,nel caso fosse confermata l'unica soluzione sarebbe un intervento?Il fatto di avere 2 canali uretrali di cui solo uno sembra soffrire del riflusso è condizione migliorativa o può portare ulteriori complicanze?Io ho fiducia nel mio urologo,ma sentire ulteriore parere non mi sembra sbagliato.La ringrazio,cordiali saluti.
- rene sinistro in sede, di dimensioni ai limiti superiori della norma e morfologia conservata.
Nella norma appaiono le tre fasi funzionali (fase di flusso, fase di concentrazione parenchimale e terza fase escretrice pielo-ureterale)
con curva radionefrografica relativa che presenta una buona ampiezza e regolari pendenze. La distribuzione parenchimale del
radiotracciante risulta disomogenea con cavità calico-pieliche moderatamente dilatate e con lieve ristagno di radiourina in fase
post-minzionale a livello del gruppo caliceale inferiore. Non sono tuttavia presenti aspetti riferibili ad uropatia ostruttiva. Il contributo
funzionale percentuale è risultato uguale al 79,3%.
- rene destro in sede, di ridotte dimensioni.
Depresse risultano la fase di flusso e la fase di concentrazione parenchimale del radiofarmaco (clearance MAG3 = 30,6 ml/min): le
cavità calico-pieliche compaiono in ritardo ed incrementato risulta sia il valore del Tmax (11,3 minuti) sia il valore del T1/2 max (14,2
minuti). La terza fase escretrice pielo-ureterale appare molto rallentata con curva che assume un andamento a plateau: viene pertanto
somministrato uno stimolo diuretico al 14 minuto che ha indotto una pronta e completa eliminazione calico-pielica ed ureterale della
attività. Il contributo funzionale percentuale è risultato uguale al 20,7%. La curva radionefrografica ha ampiezza ridotta e presenta terza
parte molto rallentata con andamento a plateau ma che si normalizza dopo stimolo farmacologico.
In sintesi: rene sinistro in atteggiamento ipertrofico vicariante con cavità calicopieliche modicamente dilatate, soprattutto in
corrispondenza dei gruppi caliceali inferiori, senza tuttavia aspetti di uropatia ostruttiva; rene destro di piccole dimensioni e
marcatamente ipofunzionante (esiti pielonefritici?), con fase escretrice pielo-ureterale molto rallentata ma che ha risposto efficacemente
e completamente allo stimolo farmacologico diuretico.
Valori di riferimento di normalità:
CLEARANCE MAG3 : 200 + 50 ml/min (decremento di 4 ml/min per anno di età dopo i 40 anni)
Giovedì eseguirò cistografia retrograda minzionale, però ora la possibilità di un reflusso vescico-uretrale mi sembra molto alta,nel caso fosse confermata l'unica soluzione sarebbe un intervento?Il fatto di avere 2 canali uretrali di cui solo uno sembra soffrire del riflusso è condizione migliorativa o può portare ulteriori complicanze?Io ho fiducia nel mio urologo,ma sentire ulteriore parere non mi sembra sbagliato.La ringrazio,cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 27/11/2019.
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