Ipertrofia prostatica benigna dopo trattamento green laser

Gentili dottori,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione un caso di urologia, per trovare una cura medica alla questione
che riguarda una persona a me vicina.
Due anni fa, forse dopo cure non adeguate, c'è stato un importante ingrossamento della prostata in una persona che oggi ha 64 anni, tanto da essere ricoverata in ospedale e da utilizzare un catetere per urinare. Dopo varie ricerche e consulti, si è deciso di intervenire con il laser green per ridurre e/o eliminare l'edema prostatico (intervento che avrebbe dovuto essere risolutivo).
A due anni questa la situazione:
l'allargamento della canale uretrale ha ridotto il volume della prostata (da 49-44-52 a 39-44-47), l'edema rimanente incombe su vescica e rende difficile la minzione. C'è un'infiammazione a causa di una fibrosi con bruciore nel passaggio dell'urina.
Si chiede: 1) come ridurre e eliminare l'infiammazione, che sembrerebbe provocare anche meteorismo nell'intestino, e evitare che scorie e batteri si avvicinino alla prostata e provochino altre infezioni (al momento curate con o Tavanic o ciproxin o bactrin)?; 2) come togliere l'indurimento della vescica (al momento trattato con omnic); 3) come ridurre volume prostata (si è provato con prostile-avodard).
Si chiede ancora: l'intervento con il laser non doveva essere risolutivo? Si può intervenire per questo problema solo con la terapia farmacologica? E quale? Quale dieta, anche rigorosa, seguire? Come evitare di arrivare a misure estreme, quale può essere un catetere qualora l'urina dovesse fare fatica a uscire?
Ringrazio moltissimo.
FedB

Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Cara siognora,
a mio modesto parere, vista anche la via telematica, mi pare che soluzioni non invasive/chirurgiche siano aramai fuori luogo in caso come questo. Sarebbe opportunoi sapere come la pensa il suo urologo di riferimento.
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