Prostatite subacuta

Gentili dottori
Sono un ragazzo di 24 anni, circa 3/4 settimane fa ho cominciato a sentire il bisogno di urinare più frequentemente e difficoltà ad iniziare la minzione con diminuzione del flusso di urina, per il resto non ho mai avuto febbre, bruciore o dolore durante la minzione o sangue nell’urina, per concludere anche un fastidio a livello della vescica e della prostata nel basso addome assieme a senso di gonfiore a livello perianale (in pratica come se sentissi una sensazione di gonfiore dentro l’ano).

Circa una decina di giorni fa mi sono rivolto a un urologo che attraverso l’esame completo delle urine, urinocoltura, ecografia dell’addome completo con residuo post minzionale risultate entrambe negative con completo svuotamento della vescica+ esame digito rettale della prostata riferita dall’urologo parenchimatosa, calda e dolente sul margine sinistro con conclusione di prostatite subacuta sono stato trattato con 1 compressa per 2 per 10 giorni di bassado 100 mg, 1 supposta la sera per 10 sere con Topster 3 mg e Profluss 1 compressa al mattino per 1 mese.

Dopo aver concluso sia l’antibiotico che le supposte i sintomi sono migliorati lievemente.
La domanda che vi pongo è se la terapia prescrittami dall’urologo abbia una effettiva utilità oppure sia una perdita di tempo.

Vi ringrazio in anticipo per la risposta.

Cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Noi non siamo certamente qui per giudicare la correttezza delle terapie consigliate da altri Colleghi. D’ogni modo si tratta di approccio classico ai disturbi da prostatite, anche se senza evidente componente infettiva. É comunque abitudine abbastanza comune quella di associare un antibiotico in modo empirico. In quanto ai risultati non si può certo pretendere un’efficacia così rapida, é ben noto che questi disturbi abbiano strascichi abbastanza prolungati, anche se gli accertamenti non dimostrano alterazioni significative. Ricordiamo sempre che in questi casi la terapia deve essere affiancata da idonei provvedimenti difetti allo stile di vita, che deve essere improntato ad una generale regolarità.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Salve Dr Piana
La ringrazio molto per la risposta chiara e concisa.
Distinti saluti
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buongiorno dottor Piana.
Le scrivo per aggiornarla sulla mia situazione.
Dopo due mesi di cure tra antibiotici: bassado 100 mg, levoxacin 500 mg. Supposte: Topster e integratore: Profluss alla visita di controllo dall’urologo la prostata a detta sua sembra non avere più problemi nonostante io gli abbia detto più volte che ancora adesso ci sono giorni in cui sto bene e altri in cui peggio dal punto di vista dei sintomi urinari ( leggera esitazione minzionale, e alcune volte flusso di urina leggermente ridotto con un po’ di residuo minzionale) ho notato anche che quando bevo di più dopo ogni minzione mi rimane sempre la sensazione di avere qualche goccia di urinare sulla punta del pene da dover fare uscire che passa dopo un po’ di tempo.
Detto questo non so se ancora fidarmi della competenza di questo urologo quindi mi rivolgo a lei chiedendole se ci sia la possibilità che si sia sbagliato e che quindi vada continuata l’assunzione per esempio del Profluss per eliminare gli ultimi residui di infiammazione oppure che vi siano altre problematiche oltre la prostata. Mi sono dimenticato di dirle che da anni soffro di colon irritabile, ho sentito che le problematiche intestinali influenzano anche l’apparato urinario e che quindi potrebbe esserci una correlazione con i miei problemi.
Grazie in anticipo per la risposta e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'influenza del colon irritabile sulla prostata è tale e tanta che è certamente molto più importante che lei si dedichi al miglioramento di questo problema piuttosto che assumere prodotti di imprevedibile efficacia diretti genericamente alla prostata. Parimenti nella sua situazione la terapia antibiotica deve essere effettuata solo quando strettamente indispensabile (es. febbre elevata).
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buonasera dottore.
La ringrazio di nuovo infinitamente per la tempestiva risposta, la terrò informata su eventuali cambiamenti in futuro.
Saluti
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buongiorno dottore
Mi scusi se la disturbo ultimamente, volevo solo avere un ultimo chiarimento.
È possibile che vi sia ancora un infiammazione a livello prostatico nonostante dall’esame digito rettale non sia emerso nulla?
La ringrazio di nuovo per la disponibilità.
Saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Certo, buona parte dei disturbi prostatici a decorso prolungato non manifestano alcuna alteralzione, sia alla visita che agli accertamenti.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buonasera dottore.
Mi perdoni se la disturbo ulteriormente.
Continuo ad avere il dubbio sul perché i sintomi urinari vadano e vengano in continuazione.
Quindi mi piacerebbe capire se queste problematiche siano legate alle congestioni prostatiche o possono anche avere altre origini magari anche di natura ostruttiva come nel caso di una stenosi di qualche tipo.
La ringrazierei molto se mi delucidasse su questo, sono molto in ansia riguardo ciò è mi spaventa il fatto di poter avere un problema più serio della prostatite.
Attualmente come le ho già detto in passato i miei problemi principali sono legati a sintomi irritativi come il fastidio addominale e perineale, l’esitazione nel momento della minzione, una leggera riduzione della potenza del getto e di un residuo post minzionale intorno ai 30 ml credo senza bruciore o dolore durante la minzione, come neanche la febbre o il sangue nell’urina.
So che a distanza non è facile fare una diagnosi accurata ma come le ripeto in questo momento questa cosa non mi sta facendo vivere per niente sereno e vorrei cercare di risolvere il prima possibile. Quindi le chiedo se possa gentilmente farmi un chiarimento e magari consigliarmi su come muovermi.
Grazie per l’attenzione e buona serata.
[#9]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
A distanza NON E' POSIBILE fare una diagnosi accurata. Se vi fossero delle alterazioni più serie, i suoi disturbi avrebbero avuto un andamento al costante peggioramento e almeno qualche accertamento avrebbe dimostrato delle alterazioni inequivocabili. Purtroppo questa è la comune storia di questi problemi prostatici della giovane età. Non vi è altro da fare che adottare uno stile di vita improntato alla massima regolarità, sotto tutti i punti di vista ed affidarsi ai costanti controlli di un nostro Collega specialista in urologia.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Ho capito dottore, la ringrazio per avermi già risposto nonostante l’orario.
Saluti
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