Intervento varicocele di iii grado

Salve, sono un ragazzo di 24 anni,mi è stato diagnosticato un varicocele di 3° grado. In seguito ai risultati dello spermiogramma, l'urologo mi ha proposto l'intervento chirurgico in anestesia generale. Io ho molta paura di questo intervento per vari motivi: l'anestesia generale potrebbe farmi male, il post operatorio credo che sia dolorosissimo, questo tipo di intervento presenta i maggiori probabilità di complicanze e recidive, inoltre il medico era parecchio "anziano". Cosi dal mio medico di base mi sono fatto consigliare un nuovo urologo, il 25 marzo ho la visita. Secondo voi c'è qualche possibilità che il nuovo urologo mi proponga un intervento meno invasivo tipo scleroembolizzazioe o legatura subinguinale? la mia paura più grande è rappresentata dai dolori post intervento
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Dr. Giuseppe Quarto Urologo, Andrologo 7k 173
caro utente, di interventi di varicocele come ha visto ne esistono vari, però la cosa migliore è che faccia scegliere a chi l'ha opererà ovviamente manifestando le suie preplessità.Per quanto rigurada il post operatorio, non è così doloroso come crede e per quanto rigurada l'anestesia, ovviamnete verrà valutato da un collega anestesista che prederà tutte le precauzioni del caso

Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com

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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21
Riguardo alle possibilità di utilizzo di tecnologie nuove (angiografi con tavolo "reclinabile",angiografi biplani,micromateriali ecc) le consiglio di conultare un nostro "cliccatissimo" articolo dove è spiegato tutto sulla scleroembolizzazione retrograda che è il "cavallo di battaglia" del Nostro Centro per la ridottissima invasività con risultati equivalenti alla chirurgia classica.Tutto si esgue rigorosamene in anestesia locale "senza alcun taglio" e rientro a casa dopo poche ore.
Clicca qui.

https://www.medicitalia.it/minforma/radiologia-interventistica/

L'equipe dedicata al varicocele endovascolare è composta da radiologi e urologi di provata esperienza.
La procedura viene eseguita in ospedale (a carico del SSN quindi)

La NS casistica consta attualmente di più di 100 varicoceli/anno (in incremento) con tecnica endovascolare e siamo attualmente tra i centri di riferimeno Nazionale per il consistente numero di trattamenti/anno

Rimaniamo a sua disposizione.
Dr R Prudenzano
Responsabile del Servizio

DR Raffaele Prudenzano
Alta Prof. in Rad. Vasc. e Interv.UOC di Neuroradiologia H. V Fazzi Lecce

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Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 16.1k 474
caro lettore,

le tecniche per correggere un varicocele sono varie e dipendono molto dalle strutture e competenze dello specialista a cui ci si rivolge.
Non mi risultano dati oggettivi e convalidati che inducano a ritenere migliore una procedura rispetto all'altra.
In passato operavo i pazienti con la etcnica della legatura alta che richiedeva una anestesia genarale o spinale proprio per questo ed altri motivi sono passato, circa 10 anni fa alla legatura, a livello subinguinale, con loupes che era stata proposta proprio per essere effettuata in anestesia locale, in day hospital, avendo anche la possibilità di controllare e verificare la situazione del testicolo. Cosa non possibile con la scleroterapia radio-interventistica che ha, comunque, i suoi pregi.
Cari saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

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Utente
Utente
Ringrazio tutti voi per la vostra disponibilità. Visto che non esiste una tecnica migliore rispetto alle altre e il criterio di scelta si basa sull'esperienza del medico credo che la cosa migliore da fare sia quella di farmi indirizzare da uno specialista che esegue la tecnica meno invasiva (legatura subinguinale o scleroembolizzazione). Riguardo al post operatorio ho sentito gente è stata operata con la legatura di Ivanissevic (non sò se si scrive cosi), in anestesia totale, che dal risveglio ai due giorni successivi all'inervento ha accusato dolori "atroci". Ma è possibile che ancora oggi non ci siano terapie efficaci per contrastare il dolore post operatorio?
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Dr. Raffaele Prudenzano Radiologo interventista, Radiologo, Angiologo 543 21
Gentile Utente volevo ribadire solo un aspetto.
Con la tecnica sclero-embolizzante non vi è alcun risveglio poichè non vi è alcuna anestesia generale nè esposizione di strutture anatomiche.Solo nel 10% dei casi (dei pazineti reclutati) si rende necessario l'intervento per le cosiddette varianti anatomiche che impediscono il catetersmo superselettivo della vena spermatica.E' questo l'unico "neo" della scleroembolizzazione retrograda e deve essere sottolineato.
Per i Centri di Riferimento nazionali
clicca qui

http://www.radiointerventistica.org/regioni/trovaradiologo.htm