Infiammazione vescicale che si protrae
Buongiorno,
la mia storia si protrae da diversi mesi, si possono trovare i dettagli sul mio utente.
Dopo cicli di agopuntura, cure fitoterapiche, tranining autogeno e psicoterapia di sostegno, la mia situazione è la seguente:
urino dalle 7 alle 9 volte al giorno (9 volte quando bevo molto o sono particolarmente nervosa). Provo sollievo allo svuotamento della vescica, ma verso la fine del flusso sento un leggero fastidio.
Riesco a trattenere l’urina da un minimo di un’ora a un massimo di 4 ore.
Spesso quando sono molto distratta o impegnata, non sento fastidio.
Bevo 1 litro e mezzo o 2 di acqua al giorno e seguo meglio che posso le norme comportamentali e alimetari consigliatemi dal mio urologo.
Al mattino urino molto più frequentemente (ogni ora, ora e mezza) per poi diminuire verso fine giornata.
La mia psicologa e il mio medico di base sostengono che si tratti di una infiammazione di origine psicosomatica data la mia natura ansiosa e sensibile.
Altri parlano di cistite cronica (ma con esami negativi??)
Ho effettuato svariati esami: 3 urinocultura, uroflussometria, ecografia pelvica e addominale (nessun residuo allo svuotamento), tampone vaginale. Tutti gli esami erano negativi.
Mi sono recata da un uroginecologo che mi ha dato una cura di 6 mesi a base di monuril, una busta a settimana, fermenti lattici e decotto di uva ursina.
Purtroppo non riesco a prendere antibiotico tutte le settimane perché mi crea grossi scompensi a livello intestinale.
Il fatto è che non mi sento più quella di prima. La mia vescica in molti momenti della giornata mi provoca lieve fastidio e quando non è a livello vescicale è a livello vaginale.
Ammetto che la situazione rispetto a settembre è MOLTO migliorata, inquanto i fastidi sono sopportabili.
Non ho però più rapporti sessuali per la paura del fastidio e per paura che scoppi una cistite acuta, con il rischio quindi di tornare punto da capo.
Quello che vorrei sapere è se questi miglioramenti lentissimi (devo guardare a uno due mesi fa per vedere differenze) significano secondo voi, che sta volgendo alla completa guarigione e se guarigione ci può essere… perché questa situazione mi pesa molto anche a livello emotivo.
Ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherete.
Cordiali saluti.
la mia storia si protrae da diversi mesi, si possono trovare i dettagli sul mio utente.
Dopo cicli di agopuntura, cure fitoterapiche, tranining autogeno e psicoterapia di sostegno, la mia situazione è la seguente:
urino dalle 7 alle 9 volte al giorno (9 volte quando bevo molto o sono particolarmente nervosa). Provo sollievo allo svuotamento della vescica, ma verso la fine del flusso sento un leggero fastidio.
Riesco a trattenere l’urina da un minimo di un’ora a un massimo di 4 ore.
Spesso quando sono molto distratta o impegnata, non sento fastidio.
Bevo 1 litro e mezzo o 2 di acqua al giorno e seguo meglio che posso le norme comportamentali e alimetari consigliatemi dal mio urologo.
Al mattino urino molto più frequentemente (ogni ora, ora e mezza) per poi diminuire verso fine giornata.
La mia psicologa e il mio medico di base sostengono che si tratti di una infiammazione di origine psicosomatica data la mia natura ansiosa e sensibile.
Altri parlano di cistite cronica (ma con esami negativi??)
Ho effettuato svariati esami: 3 urinocultura, uroflussometria, ecografia pelvica e addominale (nessun residuo allo svuotamento), tampone vaginale. Tutti gli esami erano negativi.
Mi sono recata da un uroginecologo che mi ha dato una cura di 6 mesi a base di monuril, una busta a settimana, fermenti lattici e decotto di uva ursina.
Purtroppo non riesco a prendere antibiotico tutte le settimane perché mi crea grossi scompensi a livello intestinale.
Il fatto è che non mi sento più quella di prima. La mia vescica in molti momenti della giornata mi provoca lieve fastidio e quando non è a livello vescicale è a livello vaginale.
Ammetto che la situazione rispetto a settembre è MOLTO migliorata, inquanto i fastidi sono sopportabili.
Non ho però più rapporti sessuali per la paura del fastidio e per paura che scoppi una cistite acuta, con il rischio quindi di tornare punto da capo.
Quello che vorrei sapere è se questi miglioramenti lentissimi (devo guardare a uno due mesi fa per vedere differenze) significano secondo voi, che sta volgendo alla completa guarigione e se guarigione ci può essere… perché questa situazione mi pesa molto anche a livello emotivo.
Ringrazio anticipatamente per il tempo che mi dedicherete.
Cordiali saluti.
[#1]
Cara signorina, di qua non posso che accogliere le diagnosi fatte da chi la ha vista e visitata di persona, nonchè constatare che l' iter terapeutico sta dando i suoi frutti seppur lentamente. Continui con fiducia quanto prescritto e faccia sapere se vuole.
[#2]
Ex utente
Grazie infinite per la risposta.
In effetti ho grande stima degli specialisti che mi stanno seguendo.
Mi interessava capire anche se questo tipo di problemi hanno effettivamente tempi così lunghi per risolversi e se si può tornare "normali".
Io cerco di avere fiducia, ma è veramente molto tempo che la cosa di protrae e a volte mi sembra di non vedere la conclusione.
Se ne ha modo, vorrei sapere se posso svolgere l'attività sessuale senza ricadute, oppure è opportuno attendere.
grazie ancora.
Cordiali saluti.
In effetti ho grande stima degli specialisti che mi stanno seguendo.
Mi interessava capire anche se questo tipo di problemi hanno effettivamente tempi così lunghi per risolversi e se si può tornare "normali".
Io cerco di avere fiducia, ma è veramente molto tempo che la cosa di protrae e a volte mi sembra di non vedere la conclusione.
Se ne ha modo, vorrei sapere se posso svolgere l'attività sessuale senza ricadute, oppure è opportuno attendere.
grazie ancora.
Cordiali saluti.
[#3]
Cara signoria,
solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dalla azione cattolica, dice Zucchero Fornaciari. Scusi se la butto in ridere ma sdranmatizzare serve. Tenga presente di urinare dopo il rapporto e che le malattie psicosomatiche son lente a guarire.
solo una sana e consapevole libidine salva i giovani dallo stress e dalla azione cattolica, dice Zucchero Fornaciari. Scusi se la butto in ridere ma sdranmatizzare serve. Tenga presente di urinare dopo il rapporto e che le malattie psicosomatiche son lente a guarire.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 4k visite dal 06/03/2009.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.