Stenosi uretrale

Buongiorno, vorrei gentilmente chiedere un vostro parere riguardo a una cosa che mi spaventa un po'. A seguito di un intervento chirurgico ho avuto un blocco della minzione perciò mi hanno inserito un catetere vescicale per 4 giorni che ho rimosso il 2 ottobre. Durante e dopo la rimozione ho iniziato ad avvertire bruciore che sto trattando con cefixoral. Ho sentito che dopo un cateterismo vescicale è possibile che si crei una stenosi uretrale, quello che vorrei chiedere è dopo quanto tempo è possibile che si crei e quanto è probabile in una donna. Grazie e cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Le stenosi dell’uretra nella donna sono molto rare, diremmo ben poco verosimili in una situazione come la sua. I disturbi irritativi sono (stati) di origine meccanica legati alla presenza del catetere, quindi non necessariamente su base infettiva e si possono protrarre ancora per qualche tempo dopo la rimozione.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta. Visto che per adesso il mitto è normale, secondo lei si può già escludere una stenosi o potrebbe ancora presentarsi a distanza di tempo? Mi scusi per l'insistenza ma sono molto spaventata perché anche l'inserimento del catetere è stato piuttosto complicato e doloroso. La ringrazio
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Le diremmo senz’altro di stare tranquilla.
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Utente
Utente
Buona sera dottor Piana, le scrivo per chiedere un suo parere. Ancora oggi dopo l'intervento di appendicectomia del 24 settembre che mi ha causato una ritenzione urinaria trattata per 4 giorni con catetere vescicale e teraptrost, continuo ad avere disturbi urologici. Ho eseguito una uroflussometria dove il flusso massimo era di 12 ml/s e il residuo post minzionale di 90 ml. Mi è stato detto che potrebbe essere un problema neurologico causato da una manovra durante la rimozione dell'appendice o dai farmaci anestetici. Lei cosa ne pensa? Grazie tante
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
L'appendicectomia è un intervento tutto sommato superficiale, non ci pare ragionevole sospettare la possibilità di un danno a strutture nervose assolutamente profonde. Parimenti, i farmaci anestetici possono indurre una perdita di tono della vescica, ma assolutamente transitoria e non sospettabile dopo quasi due mesi. La valutazione del caso si deve basare dunque su riscontri oggettivi, che possono essere forniti solo dall'esecuzione di una valutazione funzionale completa delle basse vie urinarie (indagine urodinamica).