Episodi isolati di ematuria e febbre
Salve gentili medici, sono un uomo, mezza età e non fumo, nè ho mai fumato, non eccedo nel bere, sicuramente sovrappeso, nessuna patologia rilevante in passato, mio padre vittima di carcinoma prostatico, ho bisogno di un consulto per un problema che mi affligge sporadicamente da circa 2 anni:
Verso Febbraio/Marzo di 2 anni fa ho avuto un episodio di febbre (mai troppo alta) e sintomi simil-influeanzali per un paio di giorni seguiti da emissione di urine torbide che all'esame hanno rilevato la presenza di "globuli rossi a tappeto" e proteinuria, senza altri particolari reperti e nessun altro sintomo, intanto, già dal verificarsi dell'episodio iniziale, mi è stata assegnata una cura di 10 giorni a base di levofloxacina, il giorno stesso, successivamente alla prima pillola, l'ematuria macroscopica era scomparsa e nel giro di 24 ore spariva pure la febbre e qualsiasi malessere...esame urinario eseguito dopo 1-2 mesi non evidenzia più alcun problema, "rari" globuli rossi e globuli bianchi, proteine assenti.
A distanza di circa 12 mesi, l'anno scorso, identico episodio e, su consiglio del medico curante (sospettava cistite), ho iniziato immediatamente l'antibiotico e il tutto si è immediatamente concluso come la volta precedente. Abbastanza preoccupato per il ripetersi dell'ematuria ho consultato un urologo portando con me esami delle urine e del sangue con livelli del psa, vista la familiarità, lo specialista ha eseguito ecografia renale e pelvica dicendomi che non rilevava alcun problema e che probabilmente si è trattato di formazione di "renella" che può aver creato qualche lesione causando la mia sintomatologia.
Passati altri 12 mesi circa, dunque poco tempo fa, ennesimo episodio con ennesima assunzione di antibiotico ed ennesima risoluzione entro brevissimo tempo... circa 20 giorni dopo l'episodio effettuo esami di urine e sangue e mi reco dall'urologo, nelle urine risultano ancora "tracce" di globuli rossi e tutto il resto normale, compresi gli indici ematici di funzionalità renale e il psa, l'urologo esegue ancora ecografia renale e pelvica, esplorazione rettale che evidenzia prostata sana (visto anche il psa sempre nella norma) e resta convinto della sua iniziale tesi consigliandomi, per scrupolo, cistoscopia ed urografia, non pienamente convinto mi reco presso un altro urologo al nord, il quale, senza neppure effettuare alcuna ecografia, si riserva ogni possibile diagnosi dopo che avrò portato citologia urinaria ed uro-tac...sono un po' preoccupato poichè ho capito che questi esami sono tutti mirati alla ricerca di neoplasie, vista la mia sintomatologia e il fatto che non ho ma eseguito alcuna coltura urinaria (anche perchè mi è sempre stata prescritta immediatamete l'assunzione dell'antibiotico dal medico curante), non si può trattare di qualche patologia infettiva o di altra natura, devo pensare per forza al peggio? Di cosa pensate possa trattarsi?
Vi prego di aiutarmi a chiarire i miei dubbi,
Cordiali salut
Verso Febbraio/Marzo di 2 anni fa ho avuto un episodio di febbre (mai troppo alta) e sintomi simil-influeanzali per un paio di giorni seguiti da emissione di urine torbide che all'esame hanno rilevato la presenza di "globuli rossi a tappeto" e proteinuria, senza altri particolari reperti e nessun altro sintomo, intanto, già dal verificarsi dell'episodio iniziale, mi è stata assegnata una cura di 10 giorni a base di levofloxacina, il giorno stesso, successivamente alla prima pillola, l'ematuria macroscopica era scomparsa e nel giro di 24 ore spariva pure la febbre e qualsiasi malessere...esame urinario eseguito dopo 1-2 mesi non evidenzia più alcun problema, "rari" globuli rossi e globuli bianchi, proteine assenti.
A distanza di circa 12 mesi, l'anno scorso, identico episodio e, su consiglio del medico curante (sospettava cistite), ho iniziato immediatamente l'antibiotico e il tutto si è immediatamente concluso come la volta precedente. Abbastanza preoccupato per il ripetersi dell'ematuria ho consultato un urologo portando con me esami delle urine e del sangue con livelli del psa, vista la familiarità, lo specialista ha eseguito ecografia renale e pelvica dicendomi che non rilevava alcun problema e che probabilmente si è trattato di formazione di "renella" che può aver creato qualche lesione causando la mia sintomatologia.
Passati altri 12 mesi circa, dunque poco tempo fa, ennesimo episodio con ennesima assunzione di antibiotico ed ennesima risoluzione entro brevissimo tempo... circa 20 giorni dopo l'episodio effettuo esami di urine e sangue e mi reco dall'urologo, nelle urine risultano ancora "tracce" di globuli rossi e tutto il resto normale, compresi gli indici ematici di funzionalità renale e il psa, l'urologo esegue ancora ecografia renale e pelvica, esplorazione rettale che evidenzia prostata sana (visto anche il psa sempre nella norma) e resta convinto della sua iniziale tesi consigliandomi, per scrupolo, cistoscopia ed urografia, non pienamente convinto mi reco presso un altro urologo al nord, il quale, senza neppure effettuare alcuna ecografia, si riserva ogni possibile diagnosi dopo che avrò portato citologia urinaria ed uro-tac...sono un po' preoccupato poichè ho capito che questi esami sono tutti mirati alla ricerca di neoplasie, vista la mia sintomatologia e il fatto che non ho ma eseguito alcuna coltura urinaria (anche perchè mi è sempre stata prescritta immediatamete l'assunzione dell'antibiotico dal medico curante), non si può trattare di qualche patologia infettiva o di altra natura, devo pensare per forza al peggio? Di cosa pensate possa trattarsi?
Vi prego di aiutarmi a chiarire i miei dubbi,
Cordiali salut
[#1]
caro utente, penso che oltre ad escludere evetuali neoplasie dell'apparato urinario, andrebbe valuatata anche la sua situazione prostatica in quanto potrebbe essere che lei a causa di un eventuale ingrossamento della prostata non svuoti bene la vescica e pertanto questo ristagno di urine favorisca l'insorgere di infezioni.
Dott. Giuseppe Quarto. Urologo andrologo
rep urologia Ist. tumori Napoli fond Pascale
www.andrologo-urologo.com
[#2]
![Attivo dal 2009 al 2009 Attivo dal 2009 al 2009](https://static.medicitalia.it/public/avatars-ready/uomo.webp)
Ex utente
Grazie per la risposta, dunque il mio quadro sintomatico combacia con la possibile presenza di neoplasie? Di che tipo in particolare, che cosa mi posso aspettare?
Meglio fare cistoscopia e urografia come suggeritomi dal primo urologo o citologia urinaria ed uro-tac come detto dal secondo?
Psa, ecografia pelvica eseguiti una volta all'anno ed esplorazione rettale eseguita poco tempo fa non hanno portato alcuna evidenza di patologia prostatica, comunque, quale degli esami di cui sopra potrebbe fornirci tali indicazioni? La uro-tac forse?
Inoltre facendo alcune ricerche su internet mi pare di aver notato che quadri simili possono caratterizzare infezioni come pielonefriti infettive o patologie renali di origine immunitaria, da IgA o post infezione da streptococco...è possibile o pensa sia più probabile la presenza di qualche neoplasia?
In quest'ultimo, malaugurato, caso perchè gli episodi sono stati tutti identici nei sintomi e a distanza di circa un anno uno dall'altro senza alcun "peggioramento" sintomatologico evidente negli anni e perchè la febbre ha sempre preceduto e accompagnato nel giro di 48 ore l'ematuria? Inoltre durante tutto il corso degli anni e tuttora sto benissimo, ad essere precisi ogni tanto qualche dolorino di schiena ce l'ho pure ma lavoro diverse ore davanti un pc e penso possa essere pure normale di tanto in tanto, non ricordo se qualche dolore lombare abbia mai accompagnato gli episodi di febbre sopradescritti, non lo escludo...
Meglio fare cistoscopia e urografia come suggeritomi dal primo urologo o citologia urinaria ed uro-tac come detto dal secondo?
Psa, ecografia pelvica eseguiti una volta all'anno ed esplorazione rettale eseguita poco tempo fa non hanno portato alcuna evidenza di patologia prostatica, comunque, quale degli esami di cui sopra potrebbe fornirci tali indicazioni? La uro-tac forse?
Inoltre facendo alcune ricerche su internet mi pare di aver notato che quadri simili possono caratterizzare infezioni come pielonefriti infettive o patologie renali di origine immunitaria, da IgA o post infezione da streptococco...è possibile o pensa sia più probabile la presenza di qualche neoplasia?
In quest'ultimo, malaugurato, caso perchè gli episodi sono stati tutti identici nei sintomi e a distanza di circa un anno uno dall'altro senza alcun "peggioramento" sintomatologico evidente negli anni e perchè la febbre ha sempre preceduto e accompagnato nel giro di 48 ore l'ematuria? Inoltre durante tutto il corso degli anni e tuttora sto benissimo, ad essere precisi ogni tanto qualche dolorino di schiena ce l'ho pure ma lavoro diverse ore davanti un pc e penso possa essere pure normale di tanto in tanto, non ricordo se qualche dolore lombare abbia mai accompagnato gli episodi di febbre sopradescritti, non lo escludo...
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caro utente in generale in caso di ematuria è sempre preferibile essere un pò più attenti, per quanto rigurada l'esame che deve fare la cistoscopia da informazioni molto chiare sulla vescica però è invasiva l'uro tc da immaggini un pò meno chiare ma è meno invasiva e può dare informazioni anche su rene ed uretere. per quanto rigurada le infezioni la causa può essere quella che le ho spiegato prima
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 10.4k visite dal 28/02/2009.
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