Infezione vie urinarie?
Salve, volevo chiedere una vostra opinione in merito alla mia situazione. Una settimana fa mi si presenta una febbre che esordisce intorno ai 38. 3 gradi, con dolore alle articolazioni e leggero dolore al basso ventre: penso sia una banale influenza, prendo tachipirina 1000. Nel giro di due giorni però la febbre non passa, e anzi venerdì sera arriva a toccare i 39. 6 con brividi fortissimi, a cui si aggiunge bruciore alla minzione e rossore e prurito nella parte interna delle piccole labbra, che comincia dal meato urinario e si espande fino alla vagina, e da maggiori perdite vaginali, che si presentano filamentose trasparenti con "pezzetti" bianchi, e hanno anche un odore un po' diverso dal solito. Il mio medico di base mi viene a visitare, e guardando gli esami del sangue e delle urine effettuati due giorni prima della comparsa della sintomatologia, mi conferma dall'esame del sedimento urinario che si tratta di un'infezione delle vie urinarie. Ricopio l'esame delle urine che è il seguente (l'esame dell'emocromo invece era tutto nella norma):
ESAME URINE COMPLETO:
COLORE: giallo paglierino
ASPETTO: limpido
PESO SPECIFICO: 1021
REAZIONE PH: 5. 5
ALBUMINA: 5 mg/dl (<10)
ZUCCHERO: assente (assente)
UROBILINA: 0. 2 mg/dl (<0. 2)
BILIRUBINA: assente (assente)
EMOGLOBINA: assente (assente)
NITRITI: assenti (assenti)
ACETONE: assente (assente)
ESTERASI LEUCOCITARIA: 25. 0 (0. 0-25. 0)
ANALISI SEDIMENTO URINARIO: rari leucociti, rare cellule delle basse vie, diversi batteri
Quindi vista la presenza di diversi batteri nelle urine e la febbre elevata, mi prescrive ciproxin 500 due volte al giorno per 5 gg. Assumo per la prima giornata il ciproxin, ma al risveglio del giorno seguente mi ritrovo con un rash su addome e schiena con macchiette rosse, al che richiamo il medico e mi fa sospendere il ciproxin, sostituendolo con l'augmentin, da prendere 3 volte al giorno per altri 5 gg. Dopo una settimana sto meglio, mi ritrovo fortunatamente senza più febbre, ho anche recuperato l'appetito e anche il rash dato dal primo antibiotico si sta risolvendo senza la prescrizione di cortisone o antistaminici. Permangono però, anche se in misura leggermente minore, il rossore interno alle piccole labbra, il bruciore alla minzione e le perdite vaginali. Quindi mi chiedevo se fosse normale che parte della sintomatologia sia rimasta, o magari si tratta di un'infezione vaginale e non urinaria? La terapia è stata adeguata? Premetto che ho avuto rapporti completi con il mio ragazzo ma sempre protetti da preservativo (l'ultimo circa 10 gg prima della comparsa dei miei sintomi). Lui non presenta alcuna sintomatologia. Sono molto spaventata dalle malattie sessualmente trasmissibili e mi stanno sorgendo mille dubbi. Grazie a chi vorrà rispondere.
ESAME URINE COMPLETO:
COLORE: giallo paglierino
ASPETTO: limpido
PESO SPECIFICO: 1021
REAZIONE PH: 5. 5
ALBUMINA: 5 mg/dl (<10)
ZUCCHERO: assente (assente)
UROBILINA: 0. 2 mg/dl (<0. 2)
BILIRUBINA: assente (assente)
EMOGLOBINA: assente (assente)
NITRITI: assenti (assenti)
ACETONE: assente (assente)
ESTERASI LEUCOCITARIA: 25. 0 (0. 0-25. 0)
ANALISI SEDIMENTO URINARIO: rari leucociti, rare cellule delle basse vie, diversi batteri
Quindi vista la presenza di diversi batteri nelle urine e la febbre elevata, mi prescrive ciproxin 500 due volte al giorno per 5 gg. Assumo per la prima giornata il ciproxin, ma al risveglio del giorno seguente mi ritrovo con un rash su addome e schiena con macchiette rosse, al che richiamo il medico e mi fa sospendere il ciproxin, sostituendolo con l'augmentin, da prendere 3 volte al giorno per altri 5 gg. Dopo una settimana sto meglio, mi ritrovo fortunatamente senza più febbre, ho anche recuperato l'appetito e anche il rash dato dal primo antibiotico si sta risolvendo senza la prescrizione di cortisone o antistaminici. Permangono però, anche se in misura leggermente minore, il rossore interno alle piccole labbra, il bruciore alla minzione e le perdite vaginali. Quindi mi chiedevo se fosse normale che parte della sintomatologia sia rimasta, o magari si tratta di un'infezione vaginale e non urinaria? La terapia è stata adeguata? Premetto che ho avuto rapporti completi con il mio ragazzo ma sempre protetti da preservativo (l'ultimo circa 10 gg prima della comparsa dei miei sintomi). Lui non presenta alcuna sintomatologia. Sono molto spaventata dalle malattie sessualmente trasmissibili e mi stanno sorgendo mille dubbi. Grazie a chi vorrà rispondere.
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La trasmissione per via sessuale di infezioni da batteri comuni è poco verosimile dal maschio alla femmina, molto più facile piuttosto il contrario. E' difficile pensare ad una infezione ginecologica esterna che porti ad un rialzo febbrile così consistente. pertanto, tutto considerato, è probabile che si sia tratto di una cistopielite, ovvero una infezione urinaria anche con interessamento marginale del rene e delle alte vie urinarie. L'infezione è stata apparentemente decapitata dall'antibiotico, rimane ancora un po' di infiammazione, destinata però probabilmente a svanire gradualmente, magari accompagnata da qualche anti-infiammatorio. Ovviamente sarà opportuno rioetere a breve l'esame delle urine con urocoltura. Iniozia anche a considerare la qualità della sua funzione intestinale, poiché é da lì che giunge la quasi totalità del batteri coinvolti in questi episodi infettivi.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio della risposta! La prossima settimana effettuerò una visita ginecologica e a distanza di 15 giorni dalla fine dell'antibiotico farò un'urinocultura. Visto che dopo l'antibiotico sto comunque molto meglio, vuol dire che il batterio è stato eliminato o rischio a breve un altro episodio simile?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.2k visite dal 18/09/2019.
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