Urgenza urinaria dopo cistite emorragica

Gentili dottori,
Chiedo un vostro consulto dopo un episodio di forte cistite emorragica che mi ha colpito 7 giorni fa. Su consiglio della guardia medica, e vista la gravità dei sintomi, la stessa notte ho assunto Ciproxin 500 e ho continuato due volte al giorno per 6 giorni. Pur avendo sofferto di cistite in passato, non ho mai riscontrato sintomi così forti (molto sangue presente nelle urine, stimolo incontenibile tanto da farla quasi addosso) e, nei due anni precedenti a questo episodio, ho avuto solo due lievi episodi a distanza di 1 anno uno dall'altro, risolti con l'assunzione di Monuril. Purtroppo non mi è possibile effettuare i classici esami di controllo perché sono in partenza domani per la Danimarca per due mesi per motivi lavorativi. Ho preso l'ultima pasticca di antibiotico ieri mattina e mi sto attendendo alle solite indicazioni per la prevenzione della cistite (bevo molto, niente cibi irritanti e/o pesanti, niente alcool/caffè etc. e sto assumendo tutte le sere Cistiflux A+ con d-mannosio). La domanda che vi faccio, avendo il terrore di poter avere un nuovo episodio all'estero, è se sia normale che a distanza di 7 giorni ancora abbia bisogno di urinare molto frequentemente (1 volta ogni 1 o 2 ore) durante la giornata con stimolo più o meno forte a seconda della quantità di liquido in vescica. Non ho bruciore durante la minzione, la pipì è chiara (tendente al bianco direi) e, a parte la frequenza nell'urinare, non risporto altri sintomi della cistite. Cosa posso fare per capire se la cura sia andata a buon fine e come posso comportarmi nel caso in cui di nuovo fossi soggetta ad una cistite così forte mentre sono all'estero?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Le garantiamo che in Danimarca vi sono eccellenti specialisti in urologia!
A parte questo, una forte cistite può lasciare degli strascichi infiammatori, dopo che l'infezione è stata decapiatata dagli antibiotici. Questi sintomi tendono comunque a scomparire nell'arco di un paio di settimane, magari aiutati da un comune anti-infiammatorio. per il resto, ci pare lei stia già prendendo altri provvedimenti utili, l'essenziale è cercare di mantenere una buona funzionalità intestinale. Se tuutto va per il meglio, potrà eseguire l'urocoltura di controllo tra qualche mese.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Caro Dottore,
ringraziandola per la sua cordiale disponibilità, approfitto per chiederle un secondo consulto in merito allo stesso problema di cistite. A seguito dell'evento fortemente emorragico verificatosi all'inizio dello scorso settembre, e curato con 6 giorni di Ciproxin 500mg (2 volte al di) (in assenza di esame colturale e su consiglio della guardia medica in base alla gravità dei sintomi), ho seguito le indicazioni per la gestione della flora batterica intestinale adottando una dieta adeguata e assumendo fermenti lattici ed integratori vescicali per 30 giorni. I sintomi erano del tutto scomparsi a valle del trattamento. Nel mese di dicembre, durante un viaggio di 20 giorni con modifiche consistenti nella dieta (senza accusare problemi intestinali), si sono ripresentati nuovamente i fastidi tipici della cistite. Stavolta i sintomi erano molto più sopportabili (urgenza urinaria e leggero bruciore, senza comparsa di sangue o bruciori fortissimi come la volta precedente) ma, dovendo intraprendere il giorno successivo un lungo viaggio in macchina, ho scelto (mea culpa) di "curarli" con l'assunzione di due buste di Monuril in due sere consecutive, fermenti lattici per 15 giorni a valle dell'antibiotico e molta acqua.
Dallo scorso sabato (a distanza di un mese dall'assunzione del Monuril in viaggio) mi trovo nuovamente con i fastidi tipici della cistite (leggero bruciore più "esterno", forse uretrale?, che "interno"). So bene che la scelta (sia nel primo che nel secondo caso) di assumere un antibiotico senza prescrizione e in assenza di un esame colturale è da evitare, visti i problemi di antibiotico resistenza che possono derivarne, quindi ho evitato di assumere nuovamente l'antibiotico e scelto, in alternativa, di assumere D-Mannosio e idratarmi molto. Poichè i sintomi, pur sempre sopportabili, non sono passati ho deciso di effettuare una urinocultura a distanza di 4 giorni dalla comparsa dei sintomi.
L'urinocultura è risultata positiva per Escherichia coli, flora batterica: 19583 n/microL, sensibile a tutti gli antibiotici testati:
Ampicillina <=2 MIC/conc
amoxicillina 4/2 MIC/con
Ceftazidime <=0.5 MIC/con
Ceflixime <=0.5 MIC/con
Ciprofloxacina <=0.25 MIC/con
Fosfomicina <=16 MIC/con
etc.
Il mio medico di base è irreperibile e all'ambulatorio per le cure di base della mia città mi consigliano di cominciare ad assumere antibiotico (Ciproxin 500mg 2 volte al giorno) per poi recarmi dal mio medico di base lunedì.
Considerando che i sintomi, invece di migliorare, sembrano peggiorare nonostante gli accorgimenti, ritiene che il consiglio del medico dell'ambulatorio sia opportuno?
In attesa di un suo riscontro le auguro buona giornata.
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Utente
Utente
Mi perdoni, ritengo di aver malinterpretato i risultati dell'esame. Nella sezione di urinocultura è riportato quanto segue:

Esame: Urinocultura (Colturale-biochimico)
Esito: Positivo
Campione: Urine
Escherichia coli
Numero colonie/ml: 1 000 000
Antibiotico:
Ampicillina: sens <=2 MIC/conc
Amoxicillina: sens 4/2 MIC/con
Ceftazidime: sens <=0.5 MIC/con
Ceflixime: sens <=0.5 MIC/con
Ciprofloxacina: sens <=0.25 MIC/con
Fosfomicina: sens <=16 MIC/con
etc.

Il valore di 19583 n/microL era riportato invece riportato nell'esame citofluorimetrico allegato all'esame delle urine:

Colore: Giallo paglierino
Aspetto: limpido
pH: 6,5
Glucosio, proteine, emoglobina, corpi chetonici, bilirubina, Urobilinogeno: 0
Nitriti: presenti
Peso specifico: 1,013

Esame Citofluorimetrico:
Eritrociti: 0 n/microL
Leucociti: 5 n/microL
Cellule: 0
Flora batterica: 19 583 n/microL
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Il minimo numero di globuli bianchi nel edimento urinario rende la situazione molto sospetta per una falsa positività dell'urocoltura, ovvero una contaminazione del campione da parte di batteri intestinali presenti sulla ksupeficie dell'area genitale. Trattandosi poi del comunissimo Coli ed in assenza di febbre od altre complicazioni, attendeemmo un attimo a somministrare altri antibiotici. Beva molta acquae provveda di avere una funzione intestinale la più regolare possibile utilizzando i comuni provvedimenti (fermenti lattici, probiotici, yoghurt, ecc.). Ripeterà poi l'urocoltura tra alcune settimane.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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