La prostatite quali sono i primi sintomi che avrei
[#1]
Gentile lettore,
i principali fastidi sono dolorabilità tra testicoli ed ano, internamente, fastidi ad urinare e all'eiaculazione, possibilmente febbre.
Come mai ci pone questa domanda? Lei che sintomi ha?
i principali fastidi sono dolorabilità tra testicoli ed ano, internamente, fastidi ad urinare e all'eiaculazione, possibilmente febbre.
Come mai ci pone questa domanda? Lei che sintomi ha?
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#3]
Caro signore i sintomi della prostatite possono essere tanti, qualcuno più freqneute e specifico come i disturbi dell'urinazione (ritardo ad avviare la minzione, getto più debole, getto frammentato, iscoddisfazione minzionale, a volte anche bruciore durante la minzione) o i disturbi dell'eiaculazione (ridotta quantità, emissione dolorosa, presenza di sangue o tracce di sangue nelle urine). Esistono poi anche sintomi di dolenzia o dolore pelvico che si verifica soprattuto nella regione tra l'ano e lo scroto. Meno frequentemente si può avere febbre più o meno alta ed infezioni urinarie sovrapposte.
Ciò che lei descrive potrebbe far pensare ad una prostatite, ma potrebbe essere compatibile anche con una infezione delle basse vie urinarie.
Le suggerisco a tal proposito di farsi visitare da un collega urologo per fare adeguata luce sul suo problema.
Ciò che lei descrive potrebbe far pensare ad una prostatite, ma potrebbe essere compatibile anche con una infezione delle basse vie urinarie.
Le suggerisco a tal proposito di farsi visitare da un collega urologo per fare adeguata luce sul suo problema.
Cordiali saluti,
dott. Daniele Masala.
Dirigente Medico Urologo UOC Urologia Pozzuoli
Perfezionato in Andrologia
Consulente Uro-Oncologo
[#4]
Utente
caro dottore, le devo confidare che ho già fatto delle visite urologiche ma non sono rimasto soddisfatto ed ora le spiego il perchè: premetto che ho ripetuto 3 volte gli esami di urinocoltura e spermicoltura e sono sempre risultati negativi. Con questi esami alla mano lo specialista che mi ha visitato la prima volta mi ha detto che si trattava di prostatite prescrivendomi anche una cura di 3 mesi a base di antibiotici (TAVANIC), cortisone(TOPSTER IN SUPPOSTE) e il DEPROX (questo per i primi 30 giorni) dicendomi di tornare alla fine della cura ovvero dopo 3 mesi per una visita di controllo. Mi ha anche detto di evitare peperoncino, insaccati, cioccolata, caffè, birra e spezie. Un leggero miglioramente si è visto soprattutto per quando riguarda il getto dell'urina che è tornato normale (prima della cura il getto era debole). Ma quando son tornato per la visita di controllo non c'era il dottore che ho conosciuto bensì un altro che mi ha detto che il precedente era solo un sostituto e lui invece il "titolare". Ha guardato la cartella e mi ha detto che non è prostatite (senza peraltro visitarmi)perchè se fosse stata prostatite doveva risultare qualcosa nella spermicoltura e mi ha detto di ripetere l'esame anche con ricerca di candida ma il risultato è di nuovo negativo. Lei che ne dice? Cosa mi consiglia?
grazie
grazie
[#5]
Caro lettore ,
da questa postazione niente possiamo dirle di preciso, senza una attenta valutazione clinica diretta fatta "ad personam".
Non è utile a lei e a noi indicarci eventuali contrasti "contingenti" fra colleghi che non abbiamo la fortuna di conoscere.
A questo punto possiamo solo dirle di seguire le indicazioni ricevute o, se invece ha qualche "dubbio" sul collega consultato, può sempre cambiare struttura di riferimento e quindi anche il team urologico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
da questa postazione niente possiamo dirle di preciso, senza una attenta valutazione clinica diretta fatta "ad personam".
Non è utile a lei e a noi indicarci eventuali contrasti "contingenti" fra colleghi che non abbiamo la fortuna di conoscere.
A questo punto possiamo solo dirle di seguire le indicazioni ricevute o, se invece ha qualche "dubbio" sul collega consultato, può sempre cambiare struttura di riferimento e quindi anche il team urologico.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
www.andrologiamedica.org
www.centromedicocerva.it
www.centrodemetra.com
Giovanni Beretta M.D.
http://andrologiamedica.org/prenota-consulto-online/
https://centrodemetra.com/prenota-consulto-online/
[#6]
La Prostatite quale entità clinica sembra essere da qualche anno una
patologia emergente.In realtà mentre da una parte realmente vi è un
aumento dei pazienti con prostatite sia acuta che cronica e spesso di
giovane o giovanissia età,dall'altra è avvenuto certamente una
maggiore
presa di coscienza da parte dei medici dell'esistenza di tale
patologia.
Qualche collega l'ha definita rognosa...subdola...
difficilmente aggredibile.
In realtà bisogna davvero conoscerla bene,
indagare il modo con il quale si presenta a quel singolo paziente,
cercare di trovare la terapia giusta per ogni singolo caso.Descrivere
cos'è la prostatite acuta o cronica, elencare le varie
classifcazioni e
i vari sintomi è inutile poichè la rete è zeppa di tali notizie.Resta
una vera realtà: Il paziene spesso è depresso da due cose
1) Non trova
la cura della sua malattia e ne ricerca continuamente nuove.
2) Spesso
non riceve dal medico fiducia o ha la sensazione di non essere
creduto.
Bene... i disturbi che una prostatite riesce a dare
specialmente al cambio di stagione, durante i periodi di massima
umidità e di repentini cambiamenti barometrico, sono spesso
sconcertanti.Il paziente spesso passa da momenti di depressione dovuti
al dolore, al fastidio ad episodi di impotenza, a emissione di urine a
goccia a perdita di urine, a momenti di totale benessere durante i
quali sembra che non esista più malattia.
Spesso una semplice
esplorazione rettale sembra far cessare i dolori, un rapporto sessuale
o uno stress sessuale può acuire i sintomi o ... migliorarli.
Cosa
bisogna fare nelle prostatiti?
Se trattasi di forme acute la terapia è
senz'altro l'uso di antibiotici magari dettati
dall'antibiogramma,
anche se alla fine sono sempre quei due tre antibiotici che possono
avere effetti positivi.
Le dolenti note sono rappresentate dalle
prostatiti croniche...quelle che appunto si ripetono ciclicamente che
accompagnano spesso la vita di tanti uomini anche giovanissimi.
Innanzitutto affidarsi ad un medico ed evitare di cambiarlo subito!!!
Eseguiti gli esami di routine, ecografia trans rettale ,il psa ogni 6
mesi se over 40, dopo aver valutato la grandezza della prostata(spesso
è aumentata e anche il psa difficilmente se alto scende sotto i 3-4)
evitiamo nel limite del possibile continue visite, manovre strane,
tamponi uretrali e spermoculture continue specie se negative.
A parte
le conosciutissime norme generali, gli alimenti da evitare ecc ecc,
importante per decongestionare la prostata è avere rapporti almeno ogni
3-4 gg una cosa spesso difficile da ottenere ma se possibile e può
davvero dare solievo...purtroppo non a tutti!
L'uso del'alfa litico
anche a basso dosaggio e assunto di sera è ottimo specie se vi è
qualche problema all'uroflussimetria...attenzione però...tale esame
se
effettuato in periodo di attacco di prostatite, difficilmente sarà
normale.Spesso chi ha la prostatite cronica ha un getto veloce e valido
un giormo e poi magari il giorno dopo gocciola.
Se si avverte bruciore
alla minzione, cosa molto comune e dolore lungo l'uretra peniena e
in
regione perineale, qualche givamento può aversi usando un cucchiaino di
bicarbonato sciolto in acqua la sera per qualche settimana, a volte
funziona... non sempre!
Se il problema sono il senso di peso perineale
il senso di corpo estraneo nell'ano...non sempre la famosa supposta
funziona, meglio a volte usare un decontratturante.
Spesso si associa
un ipertono dei muscoli anali e anche alcune creme locali possono
portare sollievo.
L'urtica dioica anche sotto forma di tisana serale
può aiutare in tale patologia, oltre alle solite associazioni di
serenoa repens.
Se esite anche una ipertrfia prostatica è sempre il
caso di utilizzare la finasteride anche se...sembra che questa non sia
adatta nelle prostatiti.
Qualcuno usa fluidificanti per rendere più
fluido lo sperma, altri hanno anche tentato con bassi dosaggi di
antiandrogeni non dimentichiamo la merpartricina!!
Evitare il coito
interotto e cercare di avere quanto più possibile rapporti sessuali
soddisfacenti con eiculazioni abbondanti. Spesso ciò avviene con il
partner giusto e con la mente libera e la giusta dose di eccitazione.
Evitate masturbazione sembra dare fastidio ai pazienti con prostatite.
Evitate la famosa stazione seduta a lungo, fare passeggiate evitate la
bici e la moto.
Il problema dell'intestino è ugualmente importante,
spesso se vi è congestione prostatica e retto con feci dure...le due
cose possono non trovare accordo!! questione di spazi occupati e di
decubito sulla prostata nonchè..di probabili passaggi di germi dal
retto alla prostata.Cosa fare? Usare frutti di bosco se vi danno un
effetto lassativo naturale, tra l'altro sembra che questi siano
anche
adatti alla prostata, se la stitichezza è resistente cercare di fare
dei microclismi per svuotare il retto...non pensiamo troppo a certe
manovre che leggo...idrocolonterapia!!! ecc ecc.
Ugualmente evitiamo
iniezioni.....intraprostatiche cerchiamo di disturbarla il meno
possibile è una ghiandola permalosa.
L'uso di vitamine del guppo A ed
E sono da consigliare per un buon trofismo della mucosa vescicale e
anche perchè sembra che vi sia un buon effetto protettivo sul cancro
della prostata.
I vari farmaci devono sempre essere usati da mani
esperti e sostengo che questi debbano essere consigliati caso per caso
sia nel dosaggio, che nei tempi.Ogni prostatite spesso sembra una
malattia a sè...un farmaco adatto ad un paziente sembra essere
inefficace o inutile o dannoso per un altro.
Innanzitutto avere fiducia
nel proprio medico e crcare di capire innanzitutto qual'è il
sintoma il
fastidio che più preoccupa, il paziente va rassicurato e sempre esclusa
la presenza di patologie associate. Qualcuno trova beneficio con
impacchi caldi altri dormono con un cuscino caldo sotto al perineo, se
in fase acuta e se batterica magari non è tollerato.
La cura è lunga e
oserei dire probabilmente in molti casi è a vita.
Anche nelle forme
cosiddette non batteriche spesso dosi di antibiotici danno apparenti
risultati positivi, qualcuno usa i macrolidi e poi i chinolonici...in
qualche paziente sembra una terapia miracolosa per altri nulla...
saranno Chlamydie !!! comunque spessissimo i guariti ritornano in
ambulatorio con il solio attacco...con il solito gocciamento....spesso
proprio tra febbraio e marzo e settembre ottobre.
Il mare, il sole
sembra apportare beneficio.
Resta sempre e di primaria importanza il
giudizio del medico,la semeiotica e spesso la sua esperienza e la
capacità di ascoltare-rassicurare-e trovare la giusta strada tra molte
che spesso sembrano o sono inefficaci.
Dott.
Petrosino Vincenzo
patologia emergente.In realtà mentre da una parte realmente vi è un
aumento dei pazienti con prostatite sia acuta che cronica e spesso di
giovane o giovanissia età,dall'altra è avvenuto certamente una
maggiore
presa di coscienza da parte dei medici dell'esistenza di tale
patologia.
Qualche collega l'ha definita rognosa...subdola...
difficilmente aggredibile.
In realtà bisogna davvero conoscerla bene,
indagare il modo con il quale si presenta a quel singolo paziente,
cercare di trovare la terapia giusta per ogni singolo caso.Descrivere
cos'è la prostatite acuta o cronica, elencare le varie
classifcazioni e
i vari sintomi è inutile poichè la rete è zeppa di tali notizie.Resta
una vera realtà: Il paziene spesso è depresso da due cose
1) Non trova
la cura della sua malattia e ne ricerca continuamente nuove.
2) Spesso
non riceve dal medico fiducia o ha la sensazione di non essere
creduto.
Bene... i disturbi che una prostatite riesce a dare
specialmente al cambio di stagione, durante i periodi di massima
umidità e di repentini cambiamenti barometrico, sono spesso
sconcertanti.Il paziente spesso passa da momenti di depressione dovuti
al dolore, al fastidio ad episodi di impotenza, a emissione di urine a
goccia a perdita di urine, a momenti di totale benessere durante i
quali sembra che non esista più malattia.
Spesso una semplice
esplorazione rettale sembra far cessare i dolori, un rapporto sessuale
o uno stress sessuale può acuire i sintomi o ... migliorarli.
Cosa
bisogna fare nelle prostatiti?
Se trattasi di forme acute la terapia è
senz'altro l'uso di antibiotici magari dettati
dall'antibiogramma,
anche se alla fine sono sempre quei due tre antibiotici che possono
avere effetti positivi.
Le dolenti note sono rappresentate dalle
prostatiti croniche...quelle che appunto si ripetono ciclicamente che
accompagnano spesso la vita di tanti uomini anche giovanissimi.
Innanzitutto affidarsi ad un medico ed evitare di cambiarlo subito!!!
Eseguiti gli esami di routine, ecografia trans rettale ,il psa ogni 6
mesi se over 40, dopo aver valutato la grandezza della prostata(spesso
è aumentata e anche il psa difficilmente se alto scende sotto i 3-4)
evitiamo nel limite del possibile continue visite, manovre strane,
tamponi uretrali e spermoculture continue specie se negative.
A parte
le conosciutissime norme generali, gli alimenti da evitare ecc ecc,
importante per decongestionare la prostata è avere rapporti almeno ogni
3-4 gg una cosa spesso difficile da ottenere ma se possibile e può
davvero dare solievo...purtroppo non a tutti!
L'uso del'alfa litico
anche a basso dosaggio e assunto di sera è ottimo specie se vi è
qualche problema all'uroflussimetria...attenzione però...tale esame
se
effettuato in periodo di attacco di prostatite, difficilmente sarà
normale.Spesso chi ha la prostatite cronica ha un getto veloce e valido
un giormo e poi magari il giorno dopo gocciola.
Se si avverte bruciore
alla minzione, cosa molto comune e dolore lungo l'uretra peniena e
in
regione perineale, qualche givamento può aversi usando un cucchiaino di
bicarbonato sciolto in acqua la sera per qualche settimana, a volte
funziona... non sempre!
Se il problema sono il senso di peso perineale
il senso di corpo estraneo nell'ano...non sempre la famosa supposta
funziona, meglio a volte usare un decontratturante.
Spesso si associa
un ipertono dei muscoli anali e anche alcune creme locali possono
portare sollievo.
L'urtica dioica anche sotto forma di tisana serale
può aiutare in tale patologia, oltre alle solite associazioni di
serenoa repens.
Se esite anche una ipertrfia prostatica è sempre il
caso di utilizzare la finasteride anche se...sembra che questa non sia
adatta nelle prostatiti.
Qualcuno usa fluidificanti per rendere più
fluido lo sperma, altri hanno anche tentato con bassi dosaggi di
antiandrogeni non dimentichiamo la merpartricina!!
Evitare il coito
interotto e cercare di avere quanto più possibile rapporti sessuali
soddisfacenti con eiculazioni abbondanti. Spesso ciò avviene con il
partner giusto e con la mente libera e la giusta dose di eccitazione.
Evitate masturbazione sembra dare fastidio ai pazienti con prostatite.
Evitate la famosa stazione seduta a lungo, fare passeggiate evitate la
bici e la moto.
Il problema dell'intestino è ugualmente importante,
spesso se vi è congestione prostatica e retto con feci dure...le due
cose possono non trovare accordo!! questione di spazi occupati e di
decubito sulla prostata nonchè..di probabili passaggi di germi dal
retto alla prostata.Cosa fare? Usare frutti di bosco se vi danno un
effetto lassativo naturale, tra l'altro sembra che questi siano
anche
adatti alla prostata, se la stitichezza è resistente cercare di fare
dei microclismi per svuotare il retto...non pensiamo troppo a certe
manovre che leggo...idrocolonterapia!!! ecc ecc.
Ugualmente evitiamo
iniezioni.....intraprostatiche cerchiamo di disturbarla il meno
possibile è una ghiandola permalosa.
L'uso di vitamine del guppo A ed
E sono da consigliare per un buon trofismo della mucosa vescicale e
anche perchè sembra che vi sia un buon effetto protettivo sul cancro
della prostata.
I vari farmaci devono sempre essere usati da mani
esperti e sostengo che questi debbano essere consigliati caso per caso
sia nel dosaggio, che nei tempi.Ogni prostatite spesso sembra una
malattia a sè...un farmaco adatto ad un paziente sembra essere
inefficace o inutile o dannoso per un altro.
Innanzitutto avere fiducia
nel proprio medico e crcare di capire innanzitutto qual'è il
sintoma il
fastidio che più preoccupa, il paziente va rassicurato e sempre esclusa
la presenza di patologie associate. Qualcuno trova beneficio con
impacchi caldi altri dormono con un cuscino caldo sotto al perineo, se
in fase acuta e se batterica magari non è tollerato.
La cura è lunga e
oserei dire probabilmente in molti casi è a vita.
Anche nelle forme
cosiddette non batteriche spesso dosi di antibiotici danno apparenti
risultati positivi, qualcuno usa i macrolidi e poi i chinolonici...in
qualche paziente sembra una terapia miracolosa per altri nulla...
saranno Chlamydie !!! comunque spessissimo i guariti ritornano in
ambulatorio con il solio attacco...con il solito gocciamento....spesso
proprio tra febbraio e marzo e settembre ottobre.
Il mare, il sole
sembra apportare beneficio.
Resta sempre e di primaria importanza il
giudizio del medico,la semeiotica e spesso la sua esperienza e la
capacità di ascoltare-rassicurare-e trovare la giusta strada tra molte
che spesso sembrano o sono inefficaci.
Dott.
Petrosino Vincenzo
Dott.Vincenzo Petrosino
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 7k visite dal 24/02/2009.
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Approfondimento su Prostatite
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