Prostatite abatterica e sclerosi collo vescicale
Salve dottori, vorrei esporvi il mio problema. A febbraio decisi di prenotare una vista urologica a causa di alcuni problemi che avevo da qualche anno (avrei dovuto farmi visitare prima forse) ma nell'ultimo periodo peggiorati: minzione frequente, getto urinario debole, lieve calo erezione, getto eiaculatorio diminuito, dolori perineali dopo eiaculazione, dolori perineali notturni improvvisi lancinanti. Durante la visita l'urologo mi controllo la prostata che era normale e mi disse che poteva essere una sclerosi del collo vescicale, allora mi diede fa fare i seguenti esami: - urinocoltura. negativa;
- esame urine: tutto nella norma;
- uroflussometria: compatibile con ostruzione cervico-uretrale, tracciato regolare; , - -- studio urodinamico: ridotta compliance vescicale, instabilità detrusoriale assente, capacità vescicale 250ml;
- uretrocistografia ascendete e minzionale: quadro cistrogafico compatibile con malattia collo vescicale. L'urologo mi prescisse mittoval 10mg una volta al dì e di ritornare tra 3 mesi con uroflussometria. Lo stesso giorno iniziai a prendere mittoval, non notai grandi miglioramenti a livello minzionale ma notai un miglioramento dell'erezione. Dopo un mese di assunzione (fine aprile) inizio il mio calvario: dolore sovrapubico, dolore testicolare, dolore perineale, dolore/fastidio pene e uretra, dolore testicoli, sensazione slip stretti, dolore interno cosce; tenesmo vescicale, dolore inguine destro durante eiaculazione che perdura nelle ore avvenire, glande secco e lievemente arrossato (era gia cosi?) , tutti i sintomi peggiorano nelle ore dopo l'eiaculazione. Allora andai dall'urologo che mi visito la prostata dove non era infiammata e mi fece eco transrettale: vescica lievemente ispessita, residuo minzionale 0ml, prostata a morfologia globosa del volume di 25ml, grossolana calcificazioni prostata lobo sinistro. allora mi prescrisse uricoltura, esame urine e spermiocoltura, dove risultarono tutte negative e mi disse che era tutto nella norma e mi liquidò cosi. Adesso sono 4 mesi che convivo con questi sintomi che non mi danno tregua, è possibile che la mia sia una prostatite cronica abatterica e per quello non risultino infiammazioni e infezioni? magari la causa della sclerosi del collo vescicale è proprio questa? tutte quelle calcificazioni dovrebbero significare qualcosa. Tutti i sintomi fanno pensare a una prostatite. Grazie dottori
- esame urine: tutto nella norma;
- uroflussometria: compatibile con ostruzione cervico-uretrale, tracciato regolare; , - -- studio urodinamico: ridotta compliance vescicale, instabilità detrusoriale assente, capacità vescicale 250ml;
- uretrocistografia ascendete e minzionale: quadro cistrogafico compatibile con malattia collo vescicale. L'urologo mi prescisse mittoval 10mg una volta al dì e di ritornare tra 3 mesi con uroflussometria. Lo stesso giorno iniziai a prendere mittoval, non notai grandi miglioramenti a livello minzionale ma notai un miglioramento dell'erezione. Dopo un mese di assunzione (fine aprile) inizio il mio calvario: dolore sovrapubico, dolore testicolare, dolore perineale, dolore/fastidio pene e uretra, dolore testicoli, sensazione slip stretti, dolore interno cosce; tenesmo vescicale, dolore inguine destro durante eiaculazione che perdura nelle ore avvenire, glande secco e lievemente arrossato (era gia cosi?) , tutti i sintomi peggiorano nelle ore dopo l'eiaculazione. Allora andai dall'urologo che mi visito la prostata dove non era infiammata e mi fece eco transrettale: vescica lievemente ispessita, residuo minzionale 0ml, prostata a morfologia globosa del volume di 25ml, grossolana calcificazioni prostata lobo sinistro. allora mi prescrisse uricoltura, esame urine e spermiocoltura, dove risultarono tutte negative e mi disse che era tutto nella norma e mi liquidò cosi. Adesso sono 4 mesi che convivo con questi sintomi che non mi danno tregua, è possibile che la mia sia una prostatite cronica abatterica e per quello non risultino infiammazioni e infezioni? magari la causa della sclerosi del collo vescicale è proprio questa? tutte quelle calcificazioni dovrebbero significare qualcosa. Tutti i sintomi fanno pensare a una prostatite. Grazie dottori
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Il restringimento e la scarsa elasticità del collo vescicale costituiscono una malformazione congenita che può avere però una ampia gradazione di manifestazioni più o meno precoci nel corso della vita. Per vari motivi, questa condizione può facilitare l’insorgenza di infiammazioni ed infezioni dell’apparato urogenitale, come la prostatite sub-acuta che tanti fastidi le sta causando. Le indagini chiave per la diagnosi sono la valutazione funzionale e quella endoscopica, non ci pare che la seconda sia stata eseguita.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Grazie dottore per la risposta.. In questo momento in cui le scrivo ho dei dolori fortissimi ai testicoli e basso addome e ho pensato che il tutto, partito dopo 3settimane dalla uretrocistografia, sia dovuto ad un infiammazione-infezione dell'epididimo causata proprio dall'esame. Questo spiegherebbe i miei dolori: testicolo destro e inguine destro nel momento dell eiaculazione sento il dolore del passaggio dello sperma nell'inguine (funicolo spermatico infiammato?). Può esserci un infiammazioni anche se gli esami e l'ecografia sono tutti negativi? Stessa domanda vale per la prostatite sub-acuta. Grazie mille dottor Piana
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L’unica manifestazione inequivocabile della prostatite é la febbre, anche molto elevata e persistente, che però é limitata alle sole forme infettive conclamate. Questa é la vera prostatite acuta, ma costituisce solo una minima parte dei casi. In tutte le altre situazioni, compreso il suo caso, tutto é generalmente più vago e sfuggente, disturbi anche molto fastidiosi possono correlarsi a rilievi fisici, laboratoristici e strumentali poco o punto alterati. Evidentemente bisogna cercare di arginare la parte irritativa in qualche modo con la terapia anti-infiammatoria ed anti-dolorifica. Anche le attenzioni dirette allo stile di vita sono estremamente importanti. In un secondo tempo bisognerà comunque completare il percorso diagnostico per il sospetto di restringimento congenito del collo vescicale.
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Utente
Ma secondo lei potrebbe essere una soluzione fare un ciclo di antibiotici? Gli antinfiammatori non mi fanno nulla, l'unica cosa che mi toglie parte dei sintomi è il cortisone, che ovviamente non posso prendere alla leggera, il medico mi aveva dato una terapia di 2sett con medrol, stavo meglio ma allo stop della terapia i sintomi sono tornati. Quindi magari un ciclo di antibiotici accompagnato da antinfiammatori potrebbe togliermi parte dei sintomi? O magari anche un decongestionante tipo la serenoa? O delle supposte? A questo punto sono pronto ad ogni terapia per star meglio.. Grazie
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Noi non siamo favorevoli alle terapie antibiotiche empiriche, in particolare se non c’é febbre o non vi sono riscontri colturali inequivocabilmente positivi. Gli integratori alimentari sono abbondantemente prescritti da decenni a proposito ed a sproposito, tentare non nuoce, certo é che un vantaggio deve essere apprezzato entro tempi ragionevoli (qualche settimana) altrimenti si tratterebbe solo di uno spreco di soldi. Tenga presente anche la necessità di seguire uno stili di vita il liù regolare possibile, sotto tutti i punti di vista.
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Utente
Come mai secondo lei dottore è una sclerosi del collo vescicale congenita? Non può essere dovuta da prostatiti non curate che col tempo hanno ispessito il Collo vescicale? Un'altra domanda, come mai tutti questi sintomi dolorosi sono comparsi dopo 3sett dalla uretrocistografia e inizio uso mittoval? Può essere stato il medicinale o una piccola infezione o trauma dell'esame? Durante l esame il tecnico continuava a spingere all interno della vescica il liquido nonostante io gli dicessi che non potevo trattenere più perché la vescica era piena fino a quando tolse la canula dal pene e c'era talmente tanta pressione all interno che il liquido schizzo fuori dal pene con un getto lungo qualche metro (per farle capire quanta pressione aveva applicato). Questo fatto può aver recato qualche danno alla vescica e apparato urologica? Grazie
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L’ipotesi che lei suggerisce sarà pure legittima, ma non é verificata dalla nostra esperienza diretta. In quanto al rapporto tra il disturbo e terapie o manovre, é difficile giudicare e nemmeno sarebbe corretto farlo in questa sede, considerata l’assoluta scarsità di elementi di giudizio.
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Utente
Ok ho capito.. Comunque per quanto riguarda lo stile di vita il più regolare possibile penso che non ho problemi al riguardo, non bevo alcool, non fumo, mangio bene ecc.. Non le ho detto però che ho una intolleranza al glutine che mi ha causato per anni coliche e diarrea, ho letto molte volte che un intolleranza alimentare non conosciuta può dare problemi alla prostata. È d'accordo? Grazie
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Utente
In questo momento sto assumendo tamslusin da un mese, l unico sintomo che migliora è che vado meno volte al bagno ma per quanto riguarda getto, non cambia molto.. Secondo lei se assumo tamsulosina a tempo indeterminato potrebbe stoppare la prostatite che si ripresenta? Visto che rilassa prostata e tutto l'apparato. Grazie
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 6.8k visite dal 25/08/2019.
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Approfondimento su Prostatite
La prostatite è un'infiammazione della prostata molto diffusa. Si manifesta con bruciore alla minzione, può essere acuta o cronica: tipologie, cause e cura.