Tumore testicolo
Salve, vi scrivo per un problema di mio figlio dell'età di 24 anni che ha effettuato qualche settimana fa un'ecografia scrotale la quale evidenziava un'area ipoecogena di dimensioni massime di 21 mm con debole vascolarizzazione intra e perilesionale. Successivamente ha effettuato su consiglio del medico i markers per 3 volte in 3 posti diversi, tutti risultati negativi. E' stato operato circa 14 giorni fa di orchiectomia per sospetto tumore al testicolo, confermato dalla biopsia in estemporanea. Premetto che il giorno dopo ha effettuato tac total body con mdc risultata negativa. Abbiamo ricevuto i risultati dell'esame istologico:
Diagnosi
Tipo di intervento: orchiectomia radicale
Lateralità del campione: destra
Focalità del tumore: unifocale.
Diametro massimo del tumore: cm 2.
Isotipo: Neoplasia a cellule germinali del tipo seminoma classico.
Coesistono focolai di seminoma intratubulare.
Necrosi tumorale: non identificata.
Immunofenotipo della neoplasia:
PLAP (+++), CD117 (+++), CD30 (---), EMA (---), CK7 (---), ALFAFP (---), BetaHCG (---).
Estensione del tumore: La neoplasia infiltra il didimo, invade inizialmente e focalmente la rete testis.
Tunica albuginea, tunica vaginale, epididimo, funicolo spermatico e tessuti molli dell'ilo esenti da localizzazione neoplastica.
Invasione linfovascolare: presente, focale.
Margine di resezione del funicolo spermatico: esente da localizzazione neoplastica.
Stato linfonodale: non determinabile (linfonodi non inviati in esame)
PTMN, AJCC 8th Edition: pT2, pNX.
In considerazione di detti esami, fermo restando che dovrà parlare personalmente con un oncologo, mi chiedo se il quadro è favorevole ad una guarigione nel tempo e, quale è secondo voi la terapia migliore. Inoltre, chiedo se nel caso in cui dovesse seguire un ciclo di chemioterapia, per ciclo debba intendersi una seduta o più sedute e se possa portare alla perdita di capelli. Sentivo parlare a proposito del carboplatino in un'unica somministrazione.
Chiedo anche se sia normale che nella parte attorno la ferita all'inguine, sia normale che mio figlio senta un durone.
Attendo vostre notizie
Diagnosi
Tipo di intervento: orchiectomia radicale
Lateralità del campione: destra
Focalità del tumore: unifocale.
Diametro massimo del tumore: cm 2.
Isotipo: Neoplasia a cellule germinali del tipo seminoma classico.
Coesistono focolai di seminoma intratubulare.
Necrosi tumorale: non identificata.
Immunofenotipo della neoplasia:
PLAP (+++), CD117 (+++), CD30 (---), EMA (---), CK7 (---), ALFAFP (---), BetaHCG (---).
Estensione del tumore: La neoplasia infiltra il didimo, invade inizialmente e focalmente la rete testis.
Tunica albuginea, tunica vaginale, epididimo, funicolo spermatico e tessuti molli dell'ilo esenti da localizzazione neoplastica.
Invasione linfovascolare: presente, focale.
Margine di resezione del funicolo spermatico: esente da localizzazione neoplastica.
Stato linfonodale: non determinabile (linfonodi non inviati in esame)
PTMN, AJCC 8th Edition: pT2, pNX.
In considerazione di detti esami, fermo restando che dovrà parlare personalmente con un oncologo, mi chiedo se il quadro è favorevole ad una guarigione nel tempo e, quale è secondo voi la terapia migliore. Inoltre, chiedo se nel caso in cui dovesse seguire un ciclo di chemioterapia, per ciclo debba intendersi una seduta o più sedute e se possa portare alla perdita di capelli. Sentivo parlare a proposito del carboplatino in un'unica somministrazione.
Chiedo anche se sia normale che nella parte attorno la ferita all'inguine, sia normale che mio figlio senta un durone.
Attendo vostre notizie
[#1]
La ferita chirurgica é evidentemente ancora in fase di stabilizzazione, ci vorrà almeno un paio di mesi perché i punti interni si riassorbano ed i tessuti riacquistino la loro elasticità. Questo ovviamente non ha nulla a che vedere con gli aspetti oncologici. Si tratta di un tumore di piccole dimensioni limitato al testicolo, quindi con prognosi ottima. L’esecuzione di una chemioterapia adiuvante prudenziale dipende dai protocolli seguiti presso il centro dove é seguito suo figlio, in genere se ne occupa l’oncologo medico e non direttamente l’urologo. D’ogni modo si tratterebbe di cicli brevi ed a tossicità ridotta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Poco sopra la ferita, tra la parte finale della pancia e l'inguine, ha un altro piccolo durone, ma non vorrei fosse altro.. avendo mio figlio fatto la tac meno di 1 mese fa, è possibile che ci possa essere stato un interessamento ai linfonodi nel frattempo o è da escludere? Ho comunque sentito l'oncologo telefonicamente e lo stesso mi ha spiegato che la eventuale terapia adiuvante va fatta entro le 6-8 settimane dall'intervento. A giorni andremo a visita per capire cosa fare.
[#4]
Utente
Sono passate quasi 3 settimane da quando mio figlio è stato operato. Ha effettuato lo spermiogramma sia prima che dopo l'intervento risultando in entrambi una flogosi e nell'ultimo spermiogramma, fatto qualche giorno fa, una azoospermia dovuta probabilmente all'intervento. il dottore ha detto di osservare circa 1 settimana di astinenza per poi rifare l'esame in quanto secondo lui è normale questo risultato dopo l'intervento. Quello che mi domando io è come sia possibile che questa flogosi ci fosse ancor prima dell'intervento... Nel caso di esito positivo dello spermiogramma, quanto tempo deve trascorrere tra detto esame e la crioconservazione del seme (in termini di riproduzione spermatozoi)? Inoltre come avviene il prelievo degli spermatozoi? Siamo molto preoccupati in quanto tra non molto dovrà fare un ciclo di carboplatino e il tempo è veramente poco.. potete darmi qualche informazione in più?
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.3k visite dal 23/08/2019.
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