Sangue nel catetere
Buongiorno,
Chiedo questo consulto perché sono preoccupata per mio padre. Al momento è ricoverato in cardiologia da una settimana e sta seguendo la cura per sciogliere un trombo in una coronaria. Martedì scorso non riusciva più ad urinare, e gli hanno dovuto mettere il catetere (subito sono usciti 900 ml di urina). Il giorno dopo gliel’hanno tolto, sperando riuscisse ad andare in bagno, invece non ce l’ha fatta e gliel’hanno rimesso. Il giorno dopo, di nuovo, l’hanno tolto e poi dovuto rimettere perché ha provato ad andare in bagno ma è uscito solo poco sangue e basta. Se all’inizio l’urina nel catetere era giallo scuro, poco a poco ha iniziato a mischiarsi con del sangue, e ora è praticamente solo sangue, rosso acceso.
Il cardiologo dice che probabilmente il sanguinamento è dovuto all’eparina che sta assumendo per sciogliere il trombo; domani gli fanno la coronarografia ed eventuale angioplastica e allora potrà sospenderne l’assunzione.
L’urologo l’ha visitato qualche giorno fa, ha controllato la prostata e gli sta facendo assumere degli antibiotici. Inoltre già prima di essere ricoverato assumeva farmaci per la prostata (ipertrofia prostatica benigna) e li assume anche adesso. Però miglioramenti non ne vediamo, anzi, oggi gli è venuta anche la febbre!
A parte tanta preoccupazione, ho anche tante domande che mi girano per la testa:
1) La ritenzione urinaria che ha causato tutto ciò, a cosa può essere dovuta? Può essere il fatto che il primo giorno era allettato? Può essere perché ha trattenuto la pipì per troppo tempo? Prima d’ora non ha mai avuto questi problemi!
2) Può essere un problema dei reni? Calcoli o insufficienza renale?
3) Nel caso in cui il trattamento con eparina venga sospeso da domani, quanto tempo ci vorrà per fermare questa emorragia e ritornare alla normalità?
Ringrazio in anticipo per le risposte. Buona serata
Chiedo questo consulto perché sono preoccupata per mio padre. Al momento è ricoverato in cardiologia da una settimana e sta seguendo la cura per sciogliere un trombo in una coronaria. Martedì scorso non riusciva più ad urinare, e gli hanno dovuto mettere il catetere (subito sono usciti 900 ml di urina). Il giorno dopo gliel’hanno tolto, sperando riuscisse ad andare in bagno, invece non ce l’ha fatta e gliel’hanno rimesso. Il giorno dopo, di nuovo, l’hanno tolto e poi dovuto rimettere perché ha provato ad andare in bagno ma è uscito solo poco sangue e basta. Se all’inizio l’urina nel catetere era giallo scuro, poco a poco ha iniziato a mischiarsi con del sangue, e ora è praticamente solo sangue, rosso acceso.
Il cardiologo dice che probabilmente il sanguinamento è dovuto all’eparina che sta assumendo per sciogliere il trombo; domani gli fanno la coronarografia ed eventuale angioplastica e allora potrà sospenderne l’assunzione.
L’urologo l’ha visitato qualche giorno fa, ha controllato la prostata e gli sta facendo assumere degli antibiotici. Inoltre già prima di essere ricoverato assumeva farmaci per la prostata (ipertrofia prostatica benigna) e li assume anche adesso. Però miglioramenti non ne vediamo, anzi, oggi gli è venuta anche la febbre!
A parte tanta preoccupazione, ho anche tante domande che mi girano per la testa:
1) La ritenzione urinaria che ha causato tutto ciò, a cosa può essere dovuta? Può essere il fatto che il primo giorno era allettato? Può essere perché ha trattenuto la pipì per troppo tempo? Prima d’ora non ha mai avuto questi problemi!
2) Può essere un problema dei reni? Calcoli o insufficienza renale?
3) Nel caso in cui il trattamento con eparina venga sospeso da domani, quanto tempo ci vorrà per fermare questa emorragia e ritornare alla normalità?
Ringrazio in anticipo per le risposte. Buona serata
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1) Lei setssa ci dice però che suo padre era già in precedenza in cura per disturbi urinari tpici. Il ricovero. l'allettamento e molti altri fattori possono aver fatto precipitare una situazione già precaria. Sono tutto sommato situazioni molto comuni in soggetti anziani ricoverati in ospedale per motivi extra-urologici.
2) Non vi è motivo per pensarlo.
3) Tenga conto che certamente non è un sanguinamento importante come pare ad occhio, è sufficiente una modesta quantità di sangue per colorare vivacemente le urine. Ricordi che il colore va giudicato nel tubo, poiché nel sacchetto l'urina tende naturalemnet ad assumere un colore più intenso.
In conclusioni siamo abbastanza ottimisti sul fatto che, una volta risoltosi questo "temporale", potrà essere sospesa (o quantomeno ridotta) la terapia anticoagulante, su pdre ricomncerà a condurre una vita più attiva e si potrà ritentare con probabile successo lo svezzamento dal catetere.
2) Non vi è motivo per pensarlo.
3) Tenga conto che certamente non è un sanguinamento importante come pare ad occhio, è sufficiente una modesta quantità di sangue per colorare vivacemente le urine. Ricordi che il colore va giudicato nel tubo, poiché nel sacchetto l'urina tende naturalemnet ad assumere un colore più intenso.
In conclusioni siamo abbastanza ottimisti sul fatto che, una volta risoltosi questo "temporale", potrà essere sospesa (o quantomeno ridotta) la terapia anticoagulante, su pdre ricomncerà a condurre una vita più attiva e si potrà ritentare con probabile successo lo svezzamento dal catetere.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.2k visite dal 19/08/2019.
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