Rottura corpo cavernoso pene

Il 27.5.2006, alle ore 7,00, mentre ero a letto, con la mano - come sempre avevo fatto - cercavo di raddrizzare il pene in corso di erezione (premetto ke tende un pò a sinistra, ma nn era mai stato un problema, era una cosa ke facevo, come si fa scrocchiando le dite, sigh!). Ho sentito un trak e il rigonfiamento dell'organo. Corsa al P.S. dove il medico di guardia mi diceva di stare tranquillo xkè mi avrebbe fatto una puntura diuretica e tutto si sarebbe rimesso a posto. Dopo qualke ora il pene era diventato come una melanzana, nero e enorme. Contatto un amico il quale mi mette in collegamento con un urologo. Questi mi invita in un ospedale di Napoli dove mi diagnosticano due rotture del corpo cavernoso destro per 14 mm e 2 mm. Mi operano immediatamente e mi circoncidono. Ieri 31 us sono stato dimesso. L'urologo mi ha detto di stare in astinenza per 45 gg e di evitare erezioni. Tornerò come prima? Ringrazio tutti tranne quel medico del pronto soccorso ke mi ha fatto la diuretica!
Se ora di notte andrò in erezione, ci sarà pericolo di nuova rottura?
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
la classica rottura del pene consiste nella interruzione, quasi sempre parziale, di uno o di entrambi i corpi cavernosi, con lacerazione della tunica che li ricopre (albuginea). La cute può tranquillamnete rimanere indenne.
Accade a pene eretto, di solito per un urto o una brusca flessione (durante il coito). Un pregresso stato di curvatura può chiaramente essere predisponente, come nel Suo caso. Ricordo una rottura peniena in un paziente che curvatura congenita che si ostinava ad usare l'estensore.
Proprio la lacerazione dell'albuginea ha provocato "l'effetto malanzana" che Lei descrive: il sangue infatti è fuoriuscito e ha formato un ematoma sottocutaneo. Il dolore, come Lei sa bene, è istantaneo e violento.
Lei è stato fortunato perchè, a meno da quello che riferisce, non ha subito la rottura dell'uretra peniena.
Ora occorre che si faccia seguire in maniera scrupolosa dal Chirurgo che L'ha operata, per prevenire postumi cicatriziali.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO

Prof. Giovanni MARTINO
giovanni.martino@uniroma1.it

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Utente
Utente
Esimio professore,
innanzitutto La ringrazio per la tempestiva risposta e per gli auguri.
Premetto che l'uretra è rimasta integra.
Dopo due giorni di convalescenza in casa ho notato che il pene sta riprendendo il colore normale e si sta sgonfiando, eccetto per qualche zona ancora dura e gonfia. La parte dove sono stati applicati i punti della circoncione, invece, rimane gonfia e con qualke vescichetta di acqua, che sovente si rompono. Sarebbe opportuno massaggiarlo con qualche crema tipo lasonil?
Il fatto che mi terrorizza sono le frequenti erezioni, o meglio tentativi, che avvengono la notte. Io le stoppo correndo nel bagno e immergendo le mani nell'acqua fredda. Le erezioni, allo stato attuale, possono essere pericolose?
La ringrazio e Le porgo deferenti saluti.

Piero
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
si, direi che gli esiti della circoncisione che Lei riferisce possono "ancora per il momento" ritenersi nel normale decorso post-operatorio di questo tipo di intervento.
Ovviamente non possiamo azzerare i fenomeni di erezione spontanea, ma si possono evitare situazioni che possano favorirle. Qualche blando sedativo potrebbe essere utile, ma per questo è chiaro che sarebbe meglio sentire il Chirurgo che L'ha operata.
Direi che le cose procedono nel verso giusto.
Affettuosi auguri e cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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Utente
Utente
Ritorno dopo un pò x raccontarvi quello ke mi è successo. Circa 4 giorni fa ho notato che, forse a causa di una erezione, il glande rimaneva completamente scoperto, anche a riposo e sulla parte sinistra, proprio sotto il glande, si era formato un palloncino. Preoccupatomi, telefonavo il medico che mi ha operato e qusti mi invitava a presentarmi stamattina (sabato 10) presso l'ospedale. Appena giunto, il medico, con fare rassicurante, mi diceva: "tutto qua?.....sei andato in parafimosi, meno male ke mi hai kiamato, altrimenti avrei dovuto rioperarti..". Detto questo, mi faceva sdraiare e con le dita mi rimetteva a posto, coprendo il pene con la parte dove insistono i punti della circoncisione. Ke dolore.....!!!!!!!!! Mi raccomandava di non andare in erezione e ke se fosse successo di nuovo avrei potuto rimetterlo a posto anke da solo, facendomi vedere la tecnica. Mi diceva anke ke x cadere i punti passano circa 30 giorni e ke in questo periodo è vietato andare al mare a fare il bagno.
Mi scuso x essere stato lungo ma la mia avventura può essere di aiuto o conforto a qualke altro paziente.
Ai medici prego la loro cortesia di farmi conoscere i loro autorevoli giudizi sulla questione.
Saluti a tutti.
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Prof. Giovanni Martino Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente, Andrologo, Urologo, Chirurgo plastico, Chirurgo vascolare 4.3k 23
Gentile Utente,
difficile aggiungere qualcosa di professionalmente valido.
Forse il Collega poteva informarLa prima di quello che avrebbe dovuto o non dovuto fare.
Per la questione dei punti: 30 giorni? E che filo di sutura ha adoperato. In genere, col filo giusto, cadono molto prima. Ma in ogni caso, dopo 15-20 giorni massimo, se non sono sati riassorbiti, vanno rimossi dal Chirurgo.
Non deve lavarsi per 1 mese? Beh...nemmeno questo mi convince.
Comunque, non può fare altro che seguire le indicazioni del Chirurgo che L'ha operata. Altrimenti peggiora la situazione e la renderebbe ancora più incresciosa.
Affettuosi auguri per un pronto recupero.
Cordialissimi saluti.
Prof. Giovanni MARTINO
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