Monorchide con prostatite e fastidio al testicolo

Buongiorno, sono un uomo di 37 anni la quale ha subito l'asportazione del testicolo sinistro a causa di un incidente stradale a 21 anni e che da un anno a questa parte sono in pena con una serie di fastidi che non cessano a risolversi. A gennaio del 2018 mi reco al P. S. con dolore inguinale sx e sensazione di gonfiore dalla parte vuota dello scroto, nessun riscontro da parte dei medici. Mi tengo il dolore fino a giugno, poi gradualmente sparisce. Ad ottobre 2018, facendo la cyclette, avviso un forte intorpidimento al testicolo superstite la quale comincia a "roteare" nello scroto ed assumere posizioni anomale con la continua sensazione di formicolio che ogni cambio di posizione comporta, resisto dieci giorni poi mi reco al P. S. dove non riscontrano nulla di anomalo, ecografia negativa, fastidio mai passato. A gennaio 2019 decido di fare una visita privata presso un urologo che mi segue dai tempi dell'orchiectomia, mi presento con uno spermiogramma con tutti i parametri a norma tranne l'acido citrico seminale (U. M. 8. 4, valori riferimento 13. 0-26. 0), alla visita con palpazione prostata rileva "dolenzia alla palpazione del perineo anteriore a livello dell'uretra bulbare", prostata normale. Subito dopo la visita mi accorgo del flusso urinario diminuito e difficoltà nell'avvertire lo stimolo ad urinare. Dopo due settimane inizio ad avvertire un forte bruciore all'ano e minzioni ravvicinate. Vado dal medico di base che mi fa assumere due bustine di Monuril, poi Ciproxin 500 due volte al dì che devo sospendere per annebbiamento della vista al quarto giorno. Dopo una settimana faccio un'urinocoltura, negativa. Inizio una dieta deglutinata. Ad inizio marzo 2019 torno dall'urologo, terapia di Deprox 500 e Prostanox fino a risultati esami: prostata di dimensioni normali con grossolana calcificazione apicale, spermiocoltura negativa. Continuo il Deprox con l'aggiunta di Lenimev supposte per 20 giorni. Fine terapia: meno dolore all'ano ma ancora disturbi nella minzione. A maggio 2019 torno dall'urologo: Pelvinox per un mese (nessun risultato), ecografia scrotale nella norma. A giugno 2019 mi si blocca quasi l'urina: ceftazidima iniezioni 2 volte al giorno per una settimana poi Prostanox per un mese. Sto bene fino ad Agosto, dopo cominciano fastidi al testicolo e scroto, con crampi che s'irradiano fino all'inguine. A questo punto con molto dispiacere (dopo 14 anni ci si affeziona) cambierò urologo, nel frattempo volevo qualche consiglio e risposta: può un testicolo roteare sul proprio asse e causare una strozzatura che consente al sangue di affluire ma causare infiammazioni? E' possibile che lo schiacciamento di un nervo con la sella possa causare iperattività del cremastere e prostatite? Il mio urologo ha ritenuto il mio testicolo ben posizionato, io continuo a sentirlo "girare", mi conviene "implorare" qualcuno per fissarmelo? Sentendomi fortunato, nel caso riesca a raggiungere definitivamente lo status di "castrato" esiste controindicazione tra terapia ormonale e prostatite? Grazie mille!
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Per quale motivo ha iniziato una dieta priva di glutine?Ha svolto test spcifici p la celiachi? Questo è un dettaglio molto importante che potrebbe essere legato indirettamente agli altri disturbi che ci riferisce.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Grazie per aver già risposto!
Nel giugno 2017 sono stato trasportato d'urgenza al P.S. a causa di una forte reazione allergica ad un gelato, risolta con una flebo di cortisone. Dopo esami del sangue, sono risultato allergico a svariati alimenti tra cui anche il glutine, ora purtroppo non ho sottomano i valori precisi. Da allora ho avuto meno coliche intestinali ed è calata anche la pressione sanguinea che da più di un anno era ballerina (140-95), ma non sono sicuro ci sia un nesso razionale. Naturalmente tutte queste situazioni mi stanno psicologicamente destabilizzando, ed è difficile spiegare ai medici che non ho mai avuto bisogno di loro per almeno 15 anni e che forse qualche problema di fondo ci sia!
La ringrazio nuovamente, buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
I problemi intestinali da intolleranze alimentari e malassorbimento, come la celiachia, sono molto spesso legati all'insorgenza di infiammazioni della sfera urogenitale, a causa delle importanti alterazioni della flora batterica residente. Spesso in questi casi fin quando non si riesce a regolarizzare quanto possibile l'intestino risultano vani tutti i tentativi di curare gli aspetti urologici. Anzi, le terapie antibiotiche empiriche ripetute e protratte rischiano di essere francamente controproducenti.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Un'ultima domanda.
Non ho fatto il test delle intolleranze, però so di avere molte allergie alimentari e francamente prima della prostatite ho sempre mangiato di tutto per evitare di morire di fame (difatti sono dimagrito 5kg in tre mesi di dieta senza glutine), ho sempre avuto disturbi intestinali che però non m'hanno mai causato altre complicazioni se non le corse in bagno. Volevo a questo punto chiedere qual è lo specialista di riferimento la quale rivolgermi: immunologo o gastroenterologo? Grazie e buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Diremmo gastro-enterologo.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Una curiosità: sto assumendo prostanox una compressa la sera a vescica vuota già da due mesi ed effettivamente è utile ad affievolire i sintomi della prostatite. Il mio urologo mi dice di continuare a prenderlo ma io ho un po' paura degli effetti collaterali degli anti-dht, per quanto tempo si può assumere un integratore?
Grazie e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
All'infinito, altrimenti sarebbe considerato un farmaco e non un integratore alimentare ... Se le dà vantaggio dunque si consideri fortunato e ne approfitti.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Dopo continui movimenti del testicolo che mi arrecavano forti fitte inguinali tanto da sudare freddo, mi sono recato al pronto soccorso dove ben tre medici m'hanno diagnosticato ipermobilità del testicolo e m'hanno invitato a prenotare l'intervento di fissaggio con la raccomandazione di correre al P.R. in caso di forte dolore. Dieci giorni fa sono stato operato, però sul referto dell'operazione c'è scritto "cremasterolisi ed eversione della tunica vaginale", siccome non ho la possibilità di reperire il chirurgo, volevo chiedervi gentilmente cosa sia la cremasterolisi. Grazie e buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Il cremastere è la componente muscolare del funicolo spermatico. Può essere isolata chirurgicamente e sezionata/asportata in parte (questa è la cremastero-lisi), in modo da rendere meno energiche le contrazioni che causano i movimenti e la risalita del testicolo eccessivamente libero all'interno dello scroto. La tunica vaginale è l'involucro più esterno del testicolo, aprendolo e rovesciandolo su se stesso (eversione) si vengono a creare secondariamente delle aderenze all'interno dello scroto che limitano la ulteriore mobilità eccessiva.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buonasera, approfitto ancora una volta di questo servizio per ottenere (spero) una rassicurazione.
A 3 settimane dall'intervento per eversione tunica e cremasterolisi lo scroto si presenta ancora gonfio anche se non dolorante. L'ho già fatto vedere al chirurgo che m'ha palpato il testicolo rassicurandomi dell'esito positivo dell'operazione, da cui ho fissato un ulteriore controllo tra meno di un mese. Mi chiedevo a questo punto se mi conviene anticiparlo per evitare sofferenze al testicolo, dato che è l'ultimo rimasto. La ringrazio per la pazienza, buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Dopo qualsiasi intervento sul testicolo si manifesta un ingrossamento ed un aumento di consistenza di tipo reattivo (non infettivo), che va a risolversi spontaneamente in tempi non brevi, variabili tra i 30-60 giorni, talora anche più. Non riteniamo pertanto che nel suo caso vi sia da preoccuparsi. I controlli programmati dovrebbero essere ampiamente sufficienti.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buonasera dr. Piana, approfitto ancora una volta della sua gentilezza per un consulto riguardo l'operazione di fissaggio del testicolo a cui sono stato sottoposto due mesi or sono: attualmente rimane un ristagno di liquido che occupa la parte disabitata dello scroto e qualche fastidio al tocco del testicolo. L'urologo che m'ha operato ha detto di aspettare fino a Marzo per fare un'ecografia e valutare se l'edema si riassorba o meno, nel frattempo usare un sospensorio per lavorare (faccio un lavoro fisico). Sinceramente non muoio dalla voglia di fare una revisione chirurgica, mi chiedevo se ha mai avuto esperienza di casi di risoluzione spontanea a oltre due mesi dall'intervento. La ringrazio nuovamente, buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
E' assolutamente probabile che il versamento si riassorba gradualmente in tempi medio-lunghi.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buongiorno dr. Piana, approfitto nuovamente di questo servizio per un consulto in attesa di recarmi dal mio urologo a breve. Dopo l'intervento di fissaggio del testicolo ho notato che quest'ultimo tende a risalire in condizioni di freddo quasi a lato del pene, con lo scroto che si indurisce e rimpicciolisce moltissimo. Il mio testicolo tendeva a scomparire anche prima dell'intervento però ora ho come la sensazione di sentir "tirare". A scroto rilassato i movimenti rotatori che avevo ad agosto sono totalmente scomparsi ed il testicolo mantiene sempre la stessa posizione. Al controllo di novembre il mio urologo mi diceva che era tutto normale e che non è possibile limitare le contrazioni dello scroto, ora devo fare un'ecografia di controllo per valutare gli esiti chirurgici e lo stato del versamento. Mi chiedevo se potevo fare sport tranquillamente senza rischiare una torsione per recidiva con testicolo rialzato.. Grazie e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La spiegazione del suo urologo è corretta, se con il freddo o la fifa lo scroto e il funicolo si contraggono, ovviamente il testicolo può ancora risalire, anche se certamente non a livello inguinale. Non vi è più alcun rischio di torsione, faccia la sua vita.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Buongiorno Dottor Piana,approfitto della sua pazienza ancora una volta Purtroppo la prostatite si è riacutizzata,tra due settimane ho l'ecografia con fase post minzionale e visita,nel frattempo chiedevo alcuni consigli sulle strane dinamiche del mio stimolo ad urinare:
tutte le volte che la prostata si rinfiamma, perdo letteralmente lo stimolo ad urinare per ore pur bevendo normalmente, ieri ho urinato pochissimo quasi a gocce per tutto il giorno, poi d'un tratto si riaccende tutto e urino consecutivamente anche 2 o 3 volte con getto quasi normale Il tutto condito da senso di gonfiore sovrapubico ai reni e fianchi. Su consiglio del medico sto facendo un lungo ciclo di probiotici, e dal riacutizzarsi dei sintomi sto prendendo un decongestionante prostatico (prostanox).Non so che fare, un po' ho paura ad attendere 2 settimane per la visita,dall'altra andare al P.S. mi sembra francamente esagerato,anche perché non ho granché voglia di fare altri antibiotici.Ho effettuato due giorni fa l'esame delle urine assolutamente nella norma (peso specifico 1012 ed assenza leucociti) ed il psa libero è 0,38, esami fatti durante la fase acuta. Detto questo le chiedevo se posso stare tranquillo ancora un paio di settimane con questi sintomi ostruttivi. Grazie e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Considerati gli esiti dell'esame dell urine escluderemmo l'utilità di qualsiasi terapia antibiotica. almeno per ora. Se la ritezione non è completa diremmo di non pensare ad un cateterismo, piuttosto sarebbe il casi di accertare definitivamente se non cosesista anche un quadro di sclerosi / stenosi del collo vescicale.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Ovviamente non ho resistito alla tentazione e mi sono recato al P.S. In piena crisi coronavirus! In ogni caso mi hanno fatto le analisi di sangue ed urine, perfette, e rimandato a casa con una terapia di spidifen 600 per 5 giorni, 1 bustina a pranzo. Già dalla prima ho avuto un netto miglioramento, cosa che non mi è mai capitata con l’Oki. Conosco i rischi dei Fans e mi chiedevo se convenga usarli saltuariamente per qualche giorno in caso di riacutizzazione dei sintomi, perché nessun urologo me li ha mai prescritti. Grazie e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ibuprofene e ketoprofene sono farmaci molto simili, è arduo spiegare che nel suo caso abbiano dimostrato un’efficacia così diversa. D’ogni modo ne prendiamo atto. Diciamo che assunzioni a cicli brevi di 5/7 giorni non dovrebbero portare importanti effetti collaterali.
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