Idronefrosi bilaterale
Gentilissimi dottori, intanto voglio ringraziarvi per offrirci la possibiita di un consulto medico, anche con i limiti che voi stessi conoscete. Mio padre, di anni 62, iperteso, nel mese di giugno ha eseguito analisi del sangue dove veniva riscontrato un valore di creatininemia pari a 1, 95. In seguito a questa alterazione è stata effettuata eco addome completo dove si evince una severa idronefrosi bilaterale e próstata notevolmente aumentata di volume. Ci siamo recati presso un urologo che ha ripetuto l'ecografia e riconfermato la severa idronefrosi, dicendo che è molto probabile che l'iperplasia prostatica abbia causato un ostruzione con la relativa idronefrosi. (prostata di circa 60-80 grammi) ha inserito un catetere trans uretrale e dato una cura con xatral e antibiotico. Prima del cateterismo la creatina era 2. 60, dopo una settimana dal catetere è scesa a 2.01Dopo una settimana l'idronefrosi del rene destro appare solo sfumata, mentre nel sinistro è ancora marcata anche se modicamente diminuita. Il medico ha proposto resezione prostatica turp.
Le mie domande sono le serguenti:
Dopo una settimana di catetere, come mai l'idronefrosi nel rene sx persiste? Ciò non avrebbe dovuto consentire un miglior scarico dei reni?
2) questo intervento è particolarmente invasivo?
3) risolta l ostruzione ci sono buone possibilità che la funzione renale possa ripristinarsi o quanto meno migliorare? l urologo ha aggiunto anche adovart alla terapia
Grazie mille per l'attenzione.
Le mie domande sono le serguenti:
Dopo una settimana di catetere, come mai l'idronefrosi nel rene sx persiste? Ciò non avrebbe dovuto consentire un miglior scarico dei reni?
2) questo intervento è particolarmente invasivo?
3) risolta l ostruzione ci sono buone possibilità che la funzione renale possa ripristinarsi o quanto meno migliorare? l urologo ha aggiunto anche adovart alla terapia
Grazie mille per l'attenzione.
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La risoluzione della dilatazione é stata abbastanza veloce, in effetti di solito non va di pari passo con il miglioramento della funzione renale, ma evolve più lentamente ed in alcuni casi non si risolve mai completamente. Pertanto da questo punto di vista non vi é da preoccuparsi, la funzione certamente tornerà a livelli accettabili per l’età.. La disostruzione prostatica endoscopica é da sempre l’intervento urologico più comune, non può essere considerato particolarmente invasivo, in particolare se effettuato da una mano esperta e con le tecniche più moderne. A questo proposito dobbiamo però dire che il risultato finale a distanza e simile con qualsiasi tipo di tecnica, l’adozione del laser, di vario tipo, permette di semplificare ed abbreviare un poco la fase immediatamente post-operatoria.
In questo momento con il catetere in sede, l'assunzione del farmaco alfa-litico ha un senso solo se si pensa di voler provare a rimuovere comunque il catetere prima dell’intervento. La dutasteride viene invece prescritta perché taluni pensano che possa ridurre il sanguinamento durante l’intervento.
In questo momento con il catetere in sede, l'assunzione del farmaco alfa-litico ha un senso solo se si pensa di voler provare a rimuovere comunque il catetere prima dell’intervento. La dutasteride viene invece prescritta perché taluni pensano che possa ridurre il sanguinamento durante l’intervento.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
Si dottore, il motivo per il quale ha prescritto l'ultimo farmaco è stato proprio per ridurre il sanguinamento durante l'intervento. Da quello che ho capito il miglioramento della funzionalità renale è da verificarsi nel tempo. La ringrazio per la sua rapida risposta e le farò sapere qualcosa dopo l'intervento.
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La tecnica dell'intervento disostruttivo per ingrossamento benigno è ovviamente mirata al preservare la funzione di continenza. Pertanto, se l'intervento viene eseguito correttamente (e non vi sono motivi per dubitarlo) l'eveninza di una grave incontinenza post-operatoria non è da considerare. Certamente la funzione minzionale si stabilizza in un tempo non brevissimo di 6-8 settimane, in particolare nel primissimo periodo è possibile che si manifesti qualche modesta perdita, avvertita o non avvertita. Nella quasi totalità dei casi si tratta comunque di manifestazioni del tutto transitorie.
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Utente
Grazie mille dottor Paolo per la sua disponibilità. Avevo dimenticato un particolare.. Nella tac senza mezzo di contrasto viene evidenziato un iniziale assottigliamento del parenchima. Ovviamente è molto probabile che la dilatazione bilaterale abbia causato tale alterazione, però mio padre è anche iperteso per cui sono un po' preoccupato pensando che apparte il problema prostatico ci potrebbe essere un'insufficienza renale di base, ma al momento non ci sono molti elementi per poterlo stabilire. Gli ultimi esami ematochimici risalgono al 2013 e la creatina era 1,23 (valore massimo del laboratorio 1,30) e le prime alterazioni della funzionalità renale risalgono al mese di giugno di quest 'anno. Nella prima ecografia che ha svolto l' urologo c'è scritto :severa idroureteronefrosi bilaterale con riduzione della componente corticale, uteri che si riescono a seguire per tutto il loro decorso fino in vescica, vescica di elevata capacità pluridiverticolare e con detrusore ipertrofico. Prostata notevolmente aumentata di volume (4,7 x 4.1 x 5.1 cm) con voluminoso lobo medio endovescicale ed ecostruttura disomogenea. Si posiziona catetere tran uretrale e si evacuano 1,5 litri di urine chiare. Poi dopo una settimana di catetere un rene è molto migliorato infatti l idronefrosi appare sfumata, Nell altro persiste ma è modicamente diminuita.
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Utente
Buongiorno dottore. La informo che in ospedale hanno fatto le analisi pre-ricovero e la creatinina è 1.5. Questo è un buon segno vero? Ci sono possibilità che possa scendere ancora, o potrebbe rimanere così, come da danno renale stabilizzato?per quanto riguarda l'intervento, spesso sento parlare di rischio di sanguinamento e la cosa mi preoccupa un po'.é una cosa frequente durante l'intervento? Grazie mille
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Può ancora scendere di qualche decimo. Gli interventi disostruttivi prostatici sono il "pane" quasi quotidiano dell'urologo, che fin dalle sue fasi di formazione è istruito su come gestire l'intervento e controllare il sanguinamento in una zona dove l'irrorazione sanguigna è particolarmente abbondante. Le più recenti tecniche operatorie basate sul laser rendono più facile questo compito.
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Utente
Gentile dottore, le faccio sapere che ieri mio padre è stato dimesso.
L'intervento è stato eseguito e dopo 3 giorni è stato rimosso il cateteee. Non c'è un particolare sanguinamento, ma l'urologo ha detto che nei prossimi giorni, cadendo la crosta, ci potrebbe essere un aumento dell'ematuria.
Attualmente non presenta dolori, ma sono presenti delle modeste perdite e minzione frequente. Tra un mese abbiamo il controllo.
Tra quindici giorni dobbiamo ritirare l'esito della biopsia, e sinceramente sapevo che questa viene fatta in caso di sospetto di tumore. Il medico dice che viene fatta a tutti.
L'intervento è stato eseguito e dopo 3 giorni è stato rimosso il cateteee. Non c'è un particolare sanguinamento, ma l'urologo ha detto che nei prossimi giorni, cadendo la crosta, ci potrebbe essere un aumento dell'ematuria.
Attualmente non presenta dolori, ma sono presenti delle modeste perdite e minzione frequente. Tra un mese abbiamo il controllo.
Tra quindici giorni dobbiamo ritirare l'esito della biopsia, e sinceramente sapevo che questa viene fatta in caso di sospetto di tumore. Il medico dice che viene fatta a tutti.
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Quando la vescica deve sforzarsi per spremere l’urina oltre una ostruzione delle basse vie urinarie (prostata od altro che sia) la sua componente muscolare (detrusore) diventa più spessa, ovvero va in ipertrofia . Questo ispessimento si riduce dopo la rimozione della ostruzione, anche se mai del tutto. Dopo tutti gli interventi sulla prostata e collo vescicale la minzione arriava ad una stabilizzazione non prima di 40-60 giorni, pertanto vi sono ancora ampi margini di miglioramento.
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Utente
Grazie dottore, il suo modo di spiegare le cose mi piace molto, riesco a capire sempre tutto. Lei penserà che sono puntiglioso, però ho letto il foglio che ci hanno dato alle dimissioni, e il medico ha scritto risoluzione della idroureteronefrosi bilaterale.
La mia domanda è questa :l'ultima ecografia che è stata fatta nello studio privato del medico, evidenziava una netta riduzione del l'idronefrosi del rene dx, mentre appariva ancora marcata ma modicamente diminuita quella del rene sx. Durante la degenza non è stata fatta nessuna ecografia , per cui mi chiedo :come ha fatto il medico a stabilire questo? Il calo della creatinina penso c'entri poco, considerando il fatto che il miglioramento della funzionalità renale non va di pari passo con la risoluzione della dilatazione. Ho pensato che probabilmente, attraverso il resettoscopio, durante l'intervento, si vedono gli ureteri, e da lì si è potuto vedere che non erano dilatati. È un ipotesi senza fondamento?
La mia domanda è questa :l'ultima ecografia che è stata fatta nello studio privato del medico, evidenziava una netta riduzione del l'idronefrosi del rene dx, mentre appariva ancora marcata ma modicamente diminuita quella del rene sx. Durante la degenza non è stata fatta nessuna ecografia , per cui mi chiedo :come ha fatto il medico a stabilire questo? Il calo della creatinina penso c'entri poco, considerando il fatto che il miglioramento della funzionalità renale non va di pari passo con la risoluzione della dilatazione. Ho pensato che probabilmente, attraverso il resettoscopio, durante l'intervento, si vedono gli ureteri, e da lì si è potuto vedere che non erano dilatati. È un ipotesi senza fondamento?
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Utente
Dottor panca, sono molto preoccupato.. Prima Dell'intervento la creatinina col catetere in sede era scesa ad 1.3.stamattina abbiamo portato mio padre in farmacia ed è risultata 1.75. Come è possibile? In farmacia sembrano attendibili perché quando sono state fatte le analisi per il prericovero la creatina in farmacia era 1. 38 e in ospedale 1.30
[#22]
Utente
Capisco dottore. Io mi ero preoccupato pensando ad una ostruzione residuale. Il flusso urinario mi sembra più forte rispetto a prima. Questo è sufficiente a scartare un eventuale ostruzione residua dopo la turp? Comunque ripeteremo le analisi presso un laboratorio, anche perche il test capillare in farmacia non è stato fatto a digiuno, mio padre aveva preso il caffè e fatto colazione con te e fette biscottate. Ha preso il ciproxin e il flaminase, ma da quello che ho compreso, non influiscono sui reni.
[#24]
Utente
Buongiorno dottore, volevo farle sapere che stamattina abbiamo ritirato le analisi. Paratormone rientrato, ácido úrico più basso del normale per cui sarà da rivedere la terapia, azotemia ok, creatinina 1,16.potassio ok. Clerance 71.pero nelle urine delle 24 é presente albúmina (circa 75 mg).
[#26]
Utente
Dottore, grazie.
In effetti una crea 1,16 è ottima. Ma il riscontro di albumina nelle urine, a cosa potrebbe essere dovuto? C'è da precisare che all'esordio quando abbiamo fatto l'esame delle urine normali non c'erano proteine nelle urine, e nella penultima clerance il medico non aveva richiesto l'albuminemia delle 24 h. Io ho pensato , non sarà collegato alla turp che ha eseguito quasi un mese fa?
In effetti una crea 1,16 è ottima. Ma il riscontro di albumina nelle urine, a cosa potrebbe essere dovuto? C'è da precisare che all'esordio quando abbiamo fatto l'esame delle urine normali non c'erano proteine nelle urine, e nella penultima clerance il medico non aveva richiesto l'albuminemia delle 24 h. Io ho pensato , non sarà collegato alla turp che ha eseguito quasi un mese fa?
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 4.2k visite dal 10/08/2019.
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