Da cosa è causata la dilatazione dei miei reni e cosa posso fare mi provoca costanti coliche renali
Sono una ragazza di 20 anni, che da quando è piccola ha sempre avuto problemi con i propri reni. infatti, nel 2006 ho dovuto posizionare uno stent uretale per sub-stenosi uretale destra a 1, 5cm della valvola uretero-vescicale, rimozione dello stent un mese dopo. Nel 2009, invece, ho avuto i calcoli renali e sono stata ricoverata scoprendo di avere un problema anche alla vescica, il ristagnamento delle urine. Non ho avuto più problemi fino a febbraio 2019, quando ho iniziato ad avere episodi ricorrenti di dolore di tipo colico al fianco sinistro e destro. Ho assunto voltaren e buscopan in fiale e lithos plus e attualmente sotto consiglio del mio urologo sto utilizzando il toradol in gocce. Inoltre una o due minzioni al giorno, ritardo o assenza di stimolo minzionale. Ho portato in visione al mio urologo urinocultura positiva per eterecocco e Klepsiella trattato e risolto con bactrim e aguamentin (27/06/2019) , dall'ecografia renale e vescicale dell'8/05/2019 è stato riscontrata la dilatazione di entrambi le pelvi renali, la presenza di spot eperocongeni immagini riferibili a litiasi, le maggiori localizzate al terzo medio del rene di destra di 10mm e al terzo medio del rene di sinistra di 5, 6mm. Seguendo il consiglio del mio urologo ho effettuato una tac senza contrasto (essendo allergica a quest'ultimo) il 31/07/2019 nella quale, il radiologo ha riscontrato una discreta ecstasia della pelvi renale sinistra (DAP 18mm circa) sino alla gunzione pielo uretale. Nella norma l calibro della pelvi renale destra, non evidenzia congregazioni calcifiche in entrambi i lati, vescica ipodistesa esente da concrezioni calcifiche endoluminali, mi ha consigliato di fare una risonanza magnetica addome pelvi con mezzo di contrasto per studio delle vie escretrici. Ad oggi effettuata la risonanza magnetica (senza contrasto per irreperibilità di via di accesso) nel quale è stata riscontrato reni di dimensione e morfologia nella norma, con spessore parenchimale conservato. Modesta dilatazione della pelvi renale sinistra (14mm DPA) non dilatati gli ureteri e la pelvi renale destra, lieve quota di versamento libero nei pelvi, non alterazioni in sede annesiale bilateralmente laddove si apprezzano multiple formazioni cistiche del diametro compreso tra pochi mm e 15 mm.
Gli specialisti non sanno esattamente cosa fare non riuscendo a vedere con chiarezza senza contrasto, si pensa sia una stenosi del giunto pielo ureterale di sinistra, ma è soltanto una supposizione. Ad oggi non so come muovermi avendo forti dolori costanti.
Sono davvero preoccupata, per i miei reni, ho paura che possa peggiorare e che si arrivi tardi ad una soluzione. Cosa mi consigliate di fare? e qual'è il problema? come risolverlo? è grave?
grazie mille anticipatamente
Gli specialisti non sanno esattamente cosa fare non riuscendo a vedere con chiarezza senza contrasto, si pensa sia una stenosi del giunto pielo ureterale di sinistra, ma è soltanto una supposizione. Ad oggi non so come muovermi avendo forti dolori costanti.
Sono davvero preoccupata, per i miei reni, ho paura che possa peggiorare e che si arrivi tardi ad una soluzione. Cosa mi consigliate di fare? e qual'è il problema? come risolverlo? è grave?
grazie mille anticipatamente
[#1]
Salve
Verosimilmente è affetta da sindrome del giunto pieloureterale sinistra; per avere diagnosi certa purtroppo però manca un esame fondamentale, quale la angioscintigrafia renale sequenziale con test al diuretico.
Alla luce di tale esame, potranno essere prese in esame le differenti modalità di trattamento della patologia.
Distinti saluti
Verosimilmente è affetta da sindrome del giunto pieloureterale sinistra; per avere diagnosi certa purtroppo però manca un esame fondamentale, quale la angioscintigrafia renale sequenziale con test al diuretico.
Alla luce di tale esame, potranno essere prese in esame le differenti modalità di trattamento della patologia.
Distinti saluti
Dr. Luca Di Gianfrancesco
[#2]
Utente
Buonasera, la ringrazio dei consigli. Mi scusi un'altra domanda, siccome è agosto ed i centri sono chiusi per ferie, volevo aspettare i primi di settembre per proseguire le indagini, pensa che sia oppurtuno fare qualcosa prima?c'è il rischio che peggiori la situazione attuale o conseguenze gravi tipo un blocco renale?
grazie infinite, Buonaserata
grazie infinite, Buonaserata
[#3]
Salve
Se ha dolore o febbre non responsivi a terapia farmacologica il consiglio sempre valido è quello di recarsi presso il pronto soccorso più vicino, al fine di escludere quanto prima un peggioramento della funzionalità renale o la necessità del posizionamento di una derivazione urinaria (come ad esempio una nefrostomia).
Pertanto non è facile risponderle con precisione ma il consiglio è quello di eseguire l’accertamento suggerito alla prima occasione utile.
Distinti saluti
Se ha dolore o febbre non responsivi a terapia farmacologica il consiglio sempre valido è quello di recarsi presso il pronto soccorso più vicino, al fine di escludere quanto prima un peggioramento della funzionalità renale o la necessità del posizionamento di una derivazione urinaria (come ad esempio una nefrostomia).
Pertanto non è facile risponderle con precisione ma il consiglio è quello di eseguire l’accertamento suggerito alla prima occasione utile.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 08/08/2019.
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