Il risultato dell'esame istologico effettuato dopo essere stato sottoposto ad una prostatectomia
[#1]
Volentieri.
Ci trascriva l'esito dell'esame stesso, unitamente alla descrizione dell'intervento chirurgico e ai valori preoperatori di PSA.
Ci trascriva l'esito dell'esame stesso, unitamente alla descrizione dell'intervento chirurgico e ai valori preoperatori di PSA.
Dott. Edoardo Pescatori
Specialista in Urologia - Andrologo
www.andrologiapescatori.it
[#2]
Ex utente
buonasera, (adenoca prostatico gleason 4+3 alla biopsia )
PSA 4.9 intervento chirurgico prostatectomia radicale- linfoadenectomia otturatoria.
il referto istologico presenta una stadiazione istopatologica : pt3r1no, grado di differenziazione :g2
snomed t-92000 m-81403
snomed t 96000 m-09140
snomed t-96000 m-09140
snomed t-c4400 m-09140
snomed t-c4400 m-09140
cosa rappresentano questi valori?
grazie mille buona serata
PSA 4.9 intervento chirurgico prostatectomia radicale- linfoadenectomia otturatoria.
il referto istologico presenta una stadiazione istopatologica : pt3r1no, grado di differenziazione :g2
snomed t-92000 m-81403
snomed t 96000 m-09140
snomed t-96000 m-09140
snomed t-c4400 m-09140
snomed t-c4400 m-09140
cosa rappresentano questi valori?
grazie mille buona serata
[#3]
Gentile utente,
da anatomo-patologo mi permetto di risponderle contestualmente al mio collega. Per quanto concerne la sua diagnosi, da quello che ha su riportato, la prego cortesemente di scrivere esattamente e precisamente tutta la diagnosi istologica della prostatectomia radicale macro e microscopica (lei ha scritto la diagnosi della biopsia pere quanto concerne lo score di Gleason). La sola stadiazione che lei ha riportato infatti mi dice che il tumore si estende oltre la prostata (pT3) e che i linfonodi otturatori non sono infiltrati (N0) (Stadio III) e il grado G2 (grado istopatologico che corrisponde ad un "Gleason 5-6") ci dice che il tumore è moderatamente differenziato. Gli SNOMED (che lei mi ha anche riportato) sono solo dei codici nomenclatori internazionali di malattia. Mi raccomando mi riporti anche gli altri dati per poterci permettere insieme al collega di essere molto più precisi. La ringrazio e la saluto cordialmente
da anatomo-patologo mi permetto di risponderle contestualmente al mio collega. Per quanto concerne la sua diagnosi, da quello che ha su riportato, la prego cortesemente di scrivere esattamente e precisamente tutta la diagnosi istologica della prostatectomia radicale macro e microscopica (lei ha scritto la diagnosi della biopsia pere quanto concerne lo score di Gleason). La sola stadiazione che lei ha riportato infatti mi dice che il tumore si estende oltre la prostata (pT3) e che i linfonodi otturatori non sono infiltrati (N0) (Stadio III) e il grado G2 (grado istopatologico che corrisponde ad un "Gleason 5-6") ci dice che il tumore è moderatamente differenziato. Gli SNOMED (che lei mi ha anche riportato) sono solo dei codici nomenclatori internazionali di malattia. Mi raccomando mi riporti anche gli altri dati per poterci permettere insieme al collega di essere molto più precisi. La ringrazio e la saluto cordialmente
Alessandro D'Amuri
[#4]
Ex utente
l'esame istologico dopo intervento chirurgico:
materiale inviato all'esame:
A prostata e vescicole seminali
B vescicola seminale di dx
c vescicola seminale di sx
D linfonodi otturati di dx
E linfonodi otturati di sx
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
A prostata di gr 24 non orientabile di cm 3.5x 4x3.2( A 1-2: APICE LATO CON TAGLIO;A 3-4: APICE CONTROLATERALE; A 5-8: BASE LATO CON TAGLIO; A 9-12:BASE CONTROLATERALE; A 13-17:CORPO PROSTATICO)
B VESCICHE SEMINALI DX CM 2.5X2.5.IN TOTO
C VESCICHETTE SEMINALI SX PERVENUTE IN FRAMMENTI DI CM 3X1.5.IN TOTO
D MATERIALE FIBRO-ADIPOSO DI CM 4.5 INCLOBANTE UN LINFONODO.IN TOTO
E MATERIALE FIBRO ADIPOSO PERVENUTO IN DUE FRAMMENTI IL MAGGIORE DI CM 3.8
(E1:2 LINFONODI;E2:3 LINFONODI)
AF
DIAGNOSI ISTOLOGICA
TIPO NEOPLASIA
ADENOCARCINOMA PROSTATICO A PICCOLI ACINI MODERATAMENTE DIFFERENZIATO
GLEASON : 3+3=6/10
SEDE NEOPLASIA
LA NEOPLASIA INTERESSA ENTRAMBI I LOBI
ESTENSIONE NEOPLASIA
EXTRACAPSULARE MONOLATERALE
MARGINI DI ESTENSIONE
BASE E APICI PROSTATICI INDENNI DA NEOPLASIA
VESCICHE SEMINALI E VASI DEFERENTI INDENNI DA NEOPLASIA
MARGINE INFILTRATIO DA NEOPLASIA
LINFONODI OTTURATI
LINFONODI POSITIVI SUL NUMERO TOTLE DI LINFONOSDI ESAMINATI A DX: 0/1
A SX 0/5
STADIAZIONE PATOLOGICA
LA NEOPLASIA INVADE PER IL 30% GHIANDOLA PROSTATICA
QUANTIFICAZIONE DELL'ESTENSIONE EXTRAPROSTATICA : FOCALE
NEUROINVASIONE: PRESENTE
GRAZIE
materiale inviato all'esame:
A prostata e vescicole seminali
B vescicola seminale di dx
c vescicola seminale di sx
D linfonodi otturati di dx
E linfonodi otturati di sx
DESCRIZIONE MACROSCOPICA
A prostata di gr 24 non orientabile di cm 3.5x 4x3.2( A 1-2: APICE LATO CON TAGLIO;A 3-4: APICE CONTROLATERALE; A 5-8: BASE LATO CON TAGLIO; A 9-12:BASE CONTROLATERALE; A 13-17:CORPO PROSTATICO)
B VESCICHE SEMINALI DX CM 2.5X2.5.IN TOTO
C VESCICHETTE SEMINALI SX PERVENUTE IN FRAMMENTI DI CM 3X1.5.IN TOTO
D MATERIALE FIBRO-ADIPOSO DI CM 4.5 INCLOBANTE UN LINFONODO.IN TOTO
E MATERIALE FIBRO ADIPOSO PERVENUTO IN DUE FRAMMENTI IL MAGGIORE DI CM 3.8
(E1:2 LINFONODI;E2:3 LINFONODI)
AF
DIAGNOSI ISTOLOGICA
TIPO NEOPLASIA
ADENOCARCINOMA PROSTATICO A PICCOLI ACINI MODERATAMENTE DIFFERENZIATO
GLEASON : 3+3=6/10
SEDE NEOPLASIA
LA NEOPLASIA INTERESSA ENTRAMBI I LOBI
ESTENSIONE NEOPLASIA
EXTRACAPSULARE MONOLATERALE
MARGINI DI ESTENSIONE
BASE E APICI PROSTATICI INDENNI DA NEOPLASIA
VESCICHE SEMINALI E VASI DEFERENTI INDENNI DA NEOPLASIA
MARGINE INFILTRATIO DA NEOPLASIA
LINFONODI OTTURATI
LINFONODI POSITIVI SUL NUMERO TOTLE DI LINFONOSDI ESAMINATI A DX: 0/1
A SX 0/5
STADIAZIONE PATOLOGICA
LA NEOPLASIA INVADE PER IL 30% GHIANDOLA PROSTATICA
QUANTIFICAZIONE DELL'ESTENSIONE EXTRAPROSTATICA : FOCALE
NEUROINVASIONE: PRESENTE
GRAZIE
[#5]
Gentile utente,
adesso abbiamo un quadro più completo:
l'adenocarcinoma prostatico di tipo acinare (istotipo) risulta avere un grado di Gleason = 6 su 10 quindi moderatamente differenziato (G2), d'altro canto è presente in entrambi i lobi prostatici (destro e sinistro) ed interessa la capsula (estensione extraprostatica) con infiltrazione perineurale. I margini chirurgici, le vescicole seminali, i vasi ed i linfonodi sono invece esenti da neoplasia. Lo stadio risulta essere "pT3 N0 Mx (staging III)". In sintesi viene fuori dal punto di vista istopatologico questo quadro sopra descritto.
A questo punto sicuramente in primis dovrà stare tranquillo e sottoporsi ad ulteriori accertamenti strumentali seguiti ed indirizzati sicuramente dai sanitari che la tengono in cura. Mi tenga informato per qualsiasi altro chiarimento. La saluto cordialmente
adesso abbiamo un quadro più completo:
l'adenocarcinoma prostatico di tipo acinare (istotipo) risulta avere un grado di Gleason = 6 su 10 quindi moderatamente differenziato (G2), d'altro canto è presente in entrambi i lobi prostatici (destro e sinistro) ed interessa la capsula (estensione extraprostatica) con infiltrazione perineurale. I margini chirurgici, le vescicole seminali, i vasi ed i linfonodi sono invece esenti da neoplasia. Lo stadio risulta essere "pT3 N0 Mx (staging III)". In sintesi viene fuori dal punto di vista istopatologico questo quadro sopra descritto.
A questo punto sicuramente in primis dovrà stare tranquillo e sottoporsi ad ulteriori accertamenti strumentali seguiti ed indirizzati sicuramente dai sanitari che la tengono in cura. Mi tenga informato per qualsiasi altro chiarimento. La saluto cordialmente
[#6]
Caro utente,
potrebbe essere necessaria una radioterapia di completamento all'intervento chirugico, in funzione dell'esame istologico e dello stadio patologico ad esso connesso. Infatti, risultati recenti hanno dimostrato che, in caso di sconfinamento extracapsulare, la radioterapia è fortemente consigliata al fine di sterilizzare la fossa prostatica per ridurre il rischio di ricaduta biochimica, cioè di ripresa di PSA per residui microscopici in loco in grado di far progredire di nuovo la malattia. Le recenti linee guida della SIURO (Società Italiana Di Urologia Oncologica) di questo anno raccomandano infatti la prescrizione della radioterapia adiuvante in tutti i casi di pT3.
Si consulti con un urologo e poi con un radioterapista oncologo per avere maggiori delucidazioni sul trattamento radiante e sul rapporto rischio beneficio.
potrebbe essere necessaria una radioterapia di completamento all'intervento chirugico, in funzione dell'esame istologico e dello stadio patologico ad esso connesso. Infatti, risultati recenti hanno dimostrato che, in caso di sconfinamento extracapsulare, la radioterapia è fortemente consigliata al fine di sterilizzare la fossa prostatica per ridurre il rischio di ricaduta biochimica, cioè di ripresa di PSA per residui microscopici in loco in grado di far progredire di nuovo la malattia. Le recenti linee guida della SIURO (Società Italiana Di Urologia Oncologica) di questo anno raccomandano infatti la prescrizione della radioterapia adiuvante in tutti i casi di pT3.
Si consulti con un urologo e poi con un radioterapista oncologo per avere maggiori delucidazioni sul trattamento radiante e sul rapporto rischio beneficio.
Prof. Filippo Alongi
Professore ordinario di Radioterapia
Direttore Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata, IRCCS Negrar(Verona)
[#8]
Gentile utente,
ovviamente e spero che il suo medico curante l'abbia informata che l'intervento chirurgico di prostatectomia è stato radicale (ovvero la neoplasia o meglio tumore) è stato asportato tutto e come le ha risposto il collega radioterapista dovrà sottoporsi verosimilmente alla terapia radiante e comunque si rivolga come sopra suggerito ad un urologo od oncologo per l'eventuale iter terapeutico che dovrà affrontare.
La saluto nuovamente
ovviamente e spero che il suo medico curante l'abbia informata che l'intervento chirurgico di prostatectomia è stato radicale (ovvero la neoplasia o meglio tumore) è stato asportato tutto e come le ha risposto il collega radioterapista dovrà sottoporsi verosimilmente alla terapia radiante e comunque si rivolga come sopra suggerito ad un urologo od oncologo per l'eventuale iter terapeutico che dovrà affrontare.
La saluto nuovamente
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 41.2k visite dal 20/02/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Tumore alla prostata
Il tumore alla prostata è il cancro più diffuso negli uomini, rappresenta il 20% delle diagnosi di carcinoma nel sesso maschile: cause, diagnosi e prevenzione.