Parere per fasi post intervento prostatectomia robotica
Egregio Dottore, ho 66 anni, sono stato operato di prostatectomia radicale robotica con asportazione vescichette seminali e non i linfonodi.. . . in quanto la biopsia effettuata prima dell' intervento segnalava un Gleason 3+3. Ad intervento compiuto e a seguito dell' istologico sono passato ad un Gleason 4+3 a causa di invasione delle vescichette seminali e deferente omolaterali margini positivo (pT3b/pNx/pMx/R1). PSA attuale 0. 10. Mi si consiglia nel reparto dove sono stato operato radioterapia e ormoneterapia. Io ho chiesto un consulto esterno dove mi si consiglia di fare una PET per verificare un eventuale invasione delle cellule in altre zone nonchè ai linfonodi pelvici. Consiglierebbe e sarebbe fattibile fare anche un secondo intervento per l' eventuale asportazione dei linfonodi qualora non fossero compromessi da cellule tumorali? Perchè mi pare di aver capito che si possa fare solo in questo caso o no? Come vede la mia situazione.
Grazie infinite e cordiali saluti.
Grazie infinite e cordiali saluti.
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La PET si può anche fare, ma con gli attuali bassissimi valori di PSA é poco verosimile che possa individuare qualcosa di preciso, ovvero asportabile. D’altro canto, se vi fosse una progressione linfonodale conclamata, dopo la prostatectomia i valori del PSA sarebbero rimasti certamente più elevati. La radioterapia che si effettua nei tumori pT3 é da considerarsi diretta contro una ipotetica malattia tumorale residua presente a livello microscopico.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 05/08/2019.
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