Infezione alle vie urinarie apparentemente senza causa
Gent. mi Dottori, sono una ragazza di 34 anni, 1, 60 m di h x 49 kg di peso, e scrivo per avere un parere in merito alla mia situazione. All'incirca due mesi fa ho avuto quello che io credevo un episodio di candida vaginale, accompagnato da perdite biancastre, dolore e bruciore nella minzione. Ho quindi fatto ricorso alla terapia già prescrittami tempo addietro dal mio ginecologo e presto tutto sembrava rientrato. Dopo un mese però il malessere si è ripresentato e così, sotto consiglio del medico di base, ho eseguito analisi delle urine, urinocoltura e un tampone vaginale, per verificare se davvero i miei sintomi fossero riconducibili alla candida vaginale. Invero il tampone vaginale ha escluso un'infezione da candida così come è risultato negativo per Chlamydia e ricerca di lieviti e mycoplasmi, rivelando solo la presenza di una scarsissima flora batterica e alcuni leucociti. L'esame delle urine, anche questo tutto nella norma con zero proteine, emoglobina e nitriti, ph 7, riporta però di un elevato numero di leucociti, 250, e di un discreto numero di cellule delle basse vie, 20-40 leucociti per campo. L'urinocoltura è negativa. A parere del mio medico non vi sarebbe motivo di preoccupazione. Dovrei bere molta acqua, assumere fermenti lattici e un integratore per aumentare le difese immunitarie. Ma mi riferisce che non vi è alcuna infezione. Ho seguito il suo consiglio e per una settimana i sintomi sono spariti. Da un paio di giorni però accuso dolori nella zona pelvica simili a quelli del ciclo mestruale, un senso di pesantezza e di gonfiore oltre che lo stimolo frequente ad urinare, sebbene senza bruciore. Ritenete anche Voi che non ci sia motivo di preoccupazione? Su questo sito ho letto che la presenza di leucociti nelle urine è sintomo di un'infezione, ma nel mio caso da che cosa potrebbe dipendere? Quali ulteriori approfondimenti sarebbero da effettuare? Grazie.
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Ci chiediamo quale sia la qualità della sua funzione intestinale. D'ogni modo, la presenza di una modesta quantità di cellule infiammatorie può essere legata ad una blanda infezione, tale da non positivizzare la coltura. In questi casi non è opportuno somministrare antibiotici in modo empirico, insisteremmo invece con l'idratazione forzata e gli integratori che le sono stati consigliati. Se il disturbo perdurasse, sarà opportuna una valutazione urologica diretta.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
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Utente
La ringrazio per la sua risposta Dottore. Devo ammettere che già dopo qualche giorno i mie i fastidi sono scomparsi. Mi sto impegnando a bere di più e assumo vitamina b per rafforzare il sistema immunitario. Il mio dottore, infatti, crede che la causa del mio malessere possa essere un forte stress conseguenza di un grave lutto familiare. Stress a parte però, a me capita, specialmente quando bevo di meno, di avvertire un odore diverso delle urine, non sgradevole ma simile a quello di "un fungo" ( non so se rendo l'idea) e quasi sempre in queste occasioni ho anche perdite vaginali biancastre non liquide. Il tutto senza nessun dolore o bruciore. La mia funzione intestinale inoltre è ottima direi. Pensa questi fenomeni sia normali in un contesto di blanda infezione di cui mi riferisce?
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1k visite dal 27/07/2019.
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