Fastidio in zona perineale in seguito a biopsia alla prostata
Buongiorno. Dieci giorni fa mi sono sottoposto a una biopsia alla prostata. In seguito a una risonanza magnetica multiparametrica che avevo fatto pur in assenza di sintomi, per valori elevati di psa. L''esito della biopsia è risultato negativo. È stato evidenziato uno stato di flogosi cronica.
Dopo cinque giorni dell'effettuazione della biopsia ho iniziato ad avvertire un fastidio nella zona perineale che da tre giorni sto trattando con un antiinfiammatorio (cistalgan) su indicazioni del medico di famiglia senza particolari benefici.
Non sento alcun bruciore all'atto della minzione e non ho altri sintomi.
Volevo sapere se è questo fastidio, particolarmente avvertito quando sono seduto, è una normale conseguenza della biopsia e se devo limitarmi all'assunzione del farmaco che mi ha prescritto il dottore.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti
Dopo cinque giorni dell'effettuazione della biopsia ho iniziato ad avvertire un fastidio nella zona perineale che da tre giorni sto trattando con un antiinfiammatorio (cistalgan) su indicazioni del medico di famiglia senza particolari benefici.
Non sento alcun bruciore all'atto della minzione e non ho altri sintomi.
Volevo sapere se è questo fastidio, particolarmente avvertito quando sono seduto, è una normale conseguenza della biopsia e se devo limitarmi all'assunzione del farmaco che mi ha prescritto il dottore.
La ringrazio anticipatamente per la risposta.
Cordiali saluti
[#1]
Caro utente,
ogni situazione va valutata singolarmente e non può essere generalizzata. In linea di massima una biopsia prostatica può dare, nei giorni successivi, i fastidi da lei descritti. Tuttavia, da una postazione multimediale non si può far altro che consigliarle di seguire le direttive del chirurgo operatore e dispensarle dei consigli generali che trova su questo sito:
https://www.studiomedicoizzo.it/dieci-consigli-la-tutela-della-salute-genitale-sessuale/
Cordialità
ogni situazione va valutata singolarmente e non può essere generalizzata. In linea di massima una biopsia prostatica può dare, nei giorni successivi, i fastidi da lei descritti. Tuttavia, da una postazione multimediale non si può far altro che consigliarle di seguire le direttive del chirurgo operatore e dispensarle dei consigli generali che trova su questo sito:
https://www.studiomedicoizzo.it/dieci-consigli-la-tutela-della-salute-genitale-sessuale/
Cordialità
Dr. Alessandro Izzo
www.studiomedicoizzo.it
dott.alessandro.izzo@gmail.com
[#2]
Utente
La ringrazio tanto della risposta e della indicazione del sito .
Preso atto che questi fastidi possono rientrare tra le possibili conseguenze di una biopsia, mi rimane il dubbio se risulti opportuno un trattamento farmacologico specifico ( tipo con antibiotici )o sia consigliato per il momento attendere ancora per un certo lasso di tempo nella prospettiva che i disturbi vengano meno.
Cordiali saluti.
Preso atto che questi fastidi possono rientrare tra le possibili conseguenze di una biopsia, mi rimane il dubbio se risulti opportuno un trattamento farmacologico specifico ( tipo con antibiotici )o sia consigliato per il momento attendere ancora per un certo lasso di tempo nella prospettiva che i disturbi vengano meno.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 27/07/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Prostata
La prostata è la ghiandola dell'apparato genitale maschile responsabile della produzione di liquido seminale: funzioni, patologie, prevenzione della salute prostatica.