Tumore uroteliale

Buonasera,
a seguito di fenomeni di ematuria nei mesi di gennaio e marzo c.a., a fine maggio sono stato operato con resezione endoscopica di una neoformazione primitiva della vescica di circa 2 cm sul lobo dx della prostata.Diagnosi successiva dell'urologo visto l'esito istologico della neo formazione : Carcinoma uroteliale di alto grado della mucosa uretro-prostatica.
Esami prescritti ed esiti ( trascrivo solo le conclusioni per non rubare troppo tempo alla Sua attenzione, ma potrei anche trascrivere altro tutto)
Esame citologico urine su 3 cmp: Assenti CTM
TAC con e senza m. di c. :diffuso ispessimento delle pareti vescicali com da ipertrofia del detrusore...omissis...prostata di dimensioni aumentate...piccole irregolarità del pavimento vescicale...con intenso disomogeneo enhancement del profilo mucoso compatibile con recente TURV meritevole di eventuale controllo cistoscopico.
PET: conclusioni:" l'indagine PET/TC non rileva reperti compatibili con malattia sostitutiva dotata di attività metabolica"
Bene. Adesso tra chi mi si consiglia ( medici naturalmente ) di sottopormi ad ulteriore intervento per "ulteriore resezione di tessuto contaminato" e chi mi suggerisce di rivolgermi ad un oncologo mi trovo a dovere prendere la detestabile decisione di intraprendere il cammino o meglio il volo della speranza dalla mia terra e mi dispiace soprattutto per l'aspetto etico.
Le sarei veramente grato, anche se capisco che gli elementi che le sto fornendo sono veramente pochi, potesse indicarmi un percorso di maggiore certezza o quantomeno di comprendere il perchè di queste visioni diverse.
Se non temessi di oltraggiare la pazienza altrui, potrei anche trascrivere tutto.
Grazie anticipatamente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Non ci pare a priori che si tratti di una situazione così complessa da imporre trasferte, voli e quant'altro, considerando che si tratta certamente un caso alla portata di qualsiasi struttura di urologia. Se l'esame istologico non si esprime sulla profondità della lesione (stadio "T"), in particolare dei rapporti con la parete muscolare, è senz'altro il caso di provvedere ad una revisione endoscopica di ri-stadiazione a breve termine.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Grazie Dottore,
mi consente di stampare il contenuto della sua risposta?
Le assicuro che ne farò buon uso.
Comunque, mi pare che Lei non ritenga necessario consultare un oncologo ne' di un altro intervento di resezione bensì, nell'ambito dell'urologia, sottoporsi ad altra cistoscopia per capire il procedere del tumore anche se tac e PET sembrano rassicuranti. Conferma?Non vorrei profittarne, ma La terrei informata del proseguo.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Per revisione endoscopica si presuppone ovviamente l'esecuzione di prelievi bioptici approfonditi, questo anche se macroscopicamente non si rilevasse nulla. La prudenza non è mai troppa. Fino a quando non si dispone di una stadiazione completa del tumore non è ovviamente chiaro quale possa essere l'ulteriore percorso, pertanto contattare un oncologo parrebbe un attimo prematuro.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Gent.mo Dott. Piana,
ricorda che in precedenza Le avevo accennato di un mio probabile ma doloroso "viaggio della speranza"?
Ebbene temo che devo ancora profittare della Sua pazienza e competenza.
Che accade? Ho consultato nuovamente l'urologo che attualmente mi segue e che aveva disposto Tac, PET e analisi di 3 cp di urina. Verificato che (dalla lettura degli esiti) non sembrerebbe esserci metastasi mi ha proposto di, anche se non i tempi brevi, bensi a Settembre un intervento endoscopico di resezione completa della prostata conservando il sacco esterno. Perdoni l'uso di termini poco scientifici, ma il contenuto è questo.
Mi chiedo e Le chiedo, come mai l'urologo che è intervenuto per la prima resezione (maggio 19) mi propone un intervento di resezione della parte interna della vescica e altro Urologo della prostata? La resezione primitiva della neoplasia di 2 cm non lascia tracce evidenziabili che consentano di capire con esattezza la allocazione del tumore( Vescica, prostata, uretele).
Poniamo che accettassi la rimozione della prostata...e se poi invece dovessi poi intervenire ulteriormente con la vescica....Perchè,mi consenta Dott. Piana, come Lei suggerisce non mi è stato proposto altra esecuzione di prelievi bioptici prima di pervenire a soluzione dratiche di rimozione?
Ancora Grazie e grato.
[#5]
Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La resezione endoscopica della prostata si esegue perlopiù a scopo disostruttivo e non oncologico. Vi è solo un motivo che può collegare le due situazioni ed è quando l'ingrossamento prostatico porta una ritenzione significativa di urina. E' noto che i pazienti che hanno ristagno vesciale sono più soggetti alle recidive dei tumori vescicali. Questo è banalmente spiegabile con il fatto che l'urina rimane più a lungo a contatto con la mucosa.
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Dr Piana posso scrivere che Le voglio bene? Le devo oltre che riconoscenza per la Sua professionalità, ulteriore affetto per avermi donato notti di sonno più tranquille.
Nel merito:non ho alcun ristagno vescicale,anzi in queste ultime settimane noto un flusso urinario molto più deciso rispetto anche agli anni precedenti.
Non le voglio rubare ulteriore prezioso tempo, quindi Le anticipo, che procederò seguendo le Sue indicazioni:revisione endoscopica con esecuzione di prelievi bioptici approfonditi.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Grazie
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Dr Paolo,eccomi ancora qui a disturbarla.
Ovviamente, come Lei certamente avrà negli anni verificato, cortesia e competenza professionale,producono oltre che riconoscenza, stima e affetto, anche, a volte, ed è il mio caso,assilli.
Non me ne voglia
Cosi come anticipatole,in data 11.9.mi sono sottoposto nuovamente a TURBT e TURP (prelevati frammenti di mucosa uretra prostatica e collo vescicale)il cui esame istologico pervenuto alcuni giorni fa da' il seguente esito:
Non evidenza di neoplasia.Frammenti di muscolatura liscia focalmente dissociati da fibrosi e flogosi cronica.
Aggiungo che in data precedente a questo secondo prelievo mi ero anche sottoposto a Risonanza Magnetica Multiparametrica. Anche esso esito con esito negativo.
In effetti non ho oggi alcun disturbo. Mi chiedo e le chiedo, atteso che non mi sono recato a Lourdes per chiedere il miracolo (anche se ho fede in Dio e non ne escludo l'intervento) ma se oggi mi trovo indenne nella mia fisicità lo devo al rimo contatto avuto con lei e all'urologo che ha condiviso il suo parere, come mai due esami istologici a distanza di pochissimi mesi diano risultati così difformi?
Ritiene probabile che il primo chirurgo urologo abbia così perfettamente asportato tutta la parte malata ancora prima di conoscere l'esito della prima biopsia che diceva di carcinoma uroteliale di alto grado con estese aree "small cell"? Il primo laboratorio di analisi e biopsia ha sbagliato regalandomi angoscia e incertezza? Sono sbagliati gli esiti successivi di TAC,Pet e rnm multiparametrica e biopsia secondo prelievo. Che fare? Tranquilizzarsi o procedere ancora? Grazie
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Attivo dal 2019 al 2020
Ex utente
Gent.mo Dott.Paolo Piana,mi perdonerà se insisto. Lo faccio soltanto perchè nei mesi precedenti ho avuto modo di apprezzare la sua competenza e cortesia.
Nei mesi precedenti le ho posto un quesito al quale non ha risposto. Sperando che ciò sia dovuto soltanto ai suoi impegni o alla fine della collaborazione al sito e non al mio petulare Le porgo carissimi saluti e Le confermo cmq la mia gratitudine.
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