Stante ureterale
Salve mi sono stati diagnosticati due calcoli renali,uno a destra e l altro a sinistra. Vorrei sapere per quale motivo non si può subito rimuoverli per via endoscopica ma devo portare prima lo stant,che il mio corpo non tollera assolutamente, e comunque non possono rimuoverli entrambi nella stessa operazione? Quanto dovrà durare il mio calvario?aiuto! Grazie in anticipo
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Nel trattamento endoscopico dei calcoli renali ogni specialista si comporta in base alle proprie abitudini, sulla disponibilità di strumenti ed accessori e la dimestichezza nel loro utilizzo. Si ricorre in genere all'inserimento preventivo di uno stent per due motivi:
1) le condizioni generali sono instabili, per presenza di infezione od infiammazione importante, cosa che sconsiglia il trattamento endoscopico immediato;
2) si incontra o si presume una scarsa compiacenza delle vie urinarie, cosa che viene migliorata "preparando" l'uretere con lo stent, cosa che accade in genere già entro 2 settimane.
E' ben noto che lo stent sia sopportato in modo molto variabile, alcuni soggetti percepiscono un minimo fastidio, altri un dolore insopportabile. Se lo stent è bilaterale, come ci pare di percepire nel suo caso, tutto è raddoppiato. Lo specialista deve arrivare ad un compromesso tra queste varie esigenze. Nella nostra esperianza, noi cerchiamo di mantenere lo stent per il tempo minore necessario, sia dopo l'intervento (mediamente 5 giorni) e prima dell'intervento solo quando strettamente necesario. In genere, i moderni strumenti di piccolo calibro ed accessori permettono di risolvere in tempo unico, almeno le situazioni do ordinaria complessità. Non vi sono preclusioni assolute al'esecuzione di interventi bilaterali, se si presume di completare in un tempo ragionevole di 90 minuti. Ovviamente però la valutazione deve essere fatta caso per caso.
1) le condizioni generali sono instabili, per presenza di infezione od infiammazione importante, cosa che sconsiglia il trattamento endoscopico immediato;
2) si incontra o si presume una scarsa compiacenza delle vie urinarie, cosa che viene migliorata "preparando" l'uretere con lo stent, cosa che accade in genere già entro 2 settimane.
E' ben noto che lo stent sia sopportato in modo molto variabile, alcuni soggetti percepiscono un minimo fastidio, altri un dolore insopportabile. Se lo stent è bilaterale, come ci pare di percepire nel suo caso, tutto è raddoppiato. Lo specialista deve arrivare ad un compromesso tra queste varie esigenze. Nella nostra esperianza, noi cerchiamo di mantenere lo stent per il tempo minore necessario, sia dopo l'intervento (mediamente 5 giorni) e prima dell'intervento solo quando strettamente necesario. In genere, i moderni strumenti di piccolo calibro ed accessori permettono di risolvere in tempo unico, almeno le situazioni do ordinaria complessità. Non vi sono preclusioni assolute al'esecuzione di interventi bilaterali, se si presume di completare in un tempo ragionevole di 90 minuti. Ovviamente però la valutazione deve essere fatta caso per caso.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dottore grazie mille per l attenzione,tenevo a precisare però che mi è stato messo solo uno stent nel rene destro mentre l altro rene è libero anche se sono stato preso da una forte colica solo due settimane fa..sono preoccupato perché l' anno scorso ho già subito un altra bonifica che è avvenuta due mesi dopo l applicazione dello stent. Crede possa essere necessario sentire il parere di altre strutture? E soprattutto dato che non ricevo risposte sul motivo per cui da 10 anni sono perseguitato dai calcoli,da chi mi devo rivolgere? Ho fatto tanti esami ma nessuna conclusione,mi ritrovo con calcoli di acido urico ma che sono radiopachi,valore di uricemia ne sangue buono,mentre nelle urine 24h acido urico e calcio sono alte oltre il range mentre l ossolato urinario è alto e ilcitrato urinario e basso. Grazie mille ma sono disperato
[#3]
Non conoscendo quale sia la sua situazione attuale riferita ai calcoli (a parte la presenza dello stent) di certo non possiamo formulare alcun tipo di giudizio.
Per quanto riguarda gli aspetti metabolici, ben raramente tramite gli esami di sangue ed urine si riesce ad individuare una causa precisa e curabile. D’ogni modo, il quadro che ci riferisce certamente descrive una situazione ad elevato rischio di recidiva. Ci chiediamo quale sia la qualità della sua funzione intestinale. In queste situazioni si ricorre generalmente alla somministrazione continua di citrato di potassio o simili, probabilmente anche di un diuretico. D’ogni modo non esistono indicazioni generalmente valide, ogni situazione deve essere affrontata a se stante.
Per quanto riguarda gli aspetti metabolici, ben raramente tramite gli esami di sangue ed urine si riesce ad individuare una causa precisa e curabile. D’ogni modo, il quadro che ci riferisce certamente descrive una situazione ad elevato rischio di recidiva. Ci chiediamo quale sia la qualità della sua funzione intestinale. In queste situazioni si ricorre generalmente alla somministrazione continua di citrato di potassio o simili, probabilmente anche di un diuretico. D’ogni modo non esistono indicazioni generalmente valide, ogni situazione deve essere affrontata a se stante.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 758 visite dal 19/07/2019.
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