Strano fastidio alla vescica che non passa
Buongiorno Gentili Dottori,
Sono un uomo di 39 anni (a breve saranno 40). Non sono fumatore, svolgo lavori di ufficio, ho una alimentazione sana e bevo in media 2 L di acqua al giorno. Ho attività sessuale giornaliera con mia moglie, erezioni normali.
Da circa 3 mesi, accuso i seguenti sintomi:
- urino circa ogni due ore
-di notte mi alzo al massimo una volta per urinare (copiosamente)
- sento un fastidio nella zona vescicale (in particolare parte bassa della vescica) ; infatti quando mi sposto dalla posizione seduta (o supina) alla posizione eretta il fastidio aumenta (con pressione sulla parte basse della vescica, che mi induce a voler minzionale anche una volta all'ora ).
- il fastidio passa dopo aver svuotato la vescica e mi lascia in pace per un'ora, un'ora e mezza.
-non soffro di incontinenza, cioè riesco a trattenere l'urina, però quando avverto il fastidio, più aspetto e più mi aumenta il desiderio di liberarmene urinando.
-se cammino ( anche se la vescica è minimamente piena) il fastidio aumenta e poi devo urinare (anche poco).
- anche il movimento del bacino durante il sesso ( in certe posizioni dove il movimento pelvico è maggiore ) con vescica anche semi piena mi induce lo stimolo di urinare.
- a volte sento indolenzimento della vescica.
- l'esordio di questi sintomi è avvenuto in un momento per me di grande stress e sono tendenzialmente una persona ipocondriaca in cura con ansiolitici, mi segue uno psicoterapeuta.
- all'esordio avevo un fastidio perianale al momento della minzione, poi risolto spontaneamente
-ho avuto anche un orchialgia destra risoltasi spontaneamente a seguito di esiti sportivi (protrusioni discali) .
- soffro di colon irritabile
Ho svolto vari esami tra cui : 2-3 visite urologiche, prostata è ok (dimensioni piccole), PSA 1,50, Stamey negativo ma con emazie, CTM urine Negativo (ma con cellule con ipercromasia nucleare, emazie e cellule infiammatorie), uretrocistoscopia negativa, TC senza mdc negativa, spermiocultura e urinocultura negative, Residuo post minzionale negativo, n. 2 ecografie negative, uroflussometria con flusso picco massimo 17,2 (normale) e flusso medio 8,7 (ostruito), morfologia tracciato normale, esami urine normali tranne che, nel sedimento urinario valutato con sistemi automatici, qualche eritrocita ma sempre nei limiti di norma. In passato ho avuto clamidia (nel 2015, risoltasi) , e mia moglie ha sofferto di HPV due anni fa.
Non avverto dolore a urinare e di mattino svuoto circa 600 ml di urina al risveglio.
Vi chiedo gentilmente che idee avete in merito a questa sintomatologia, perché nel frattempo hanno provato a darmi tamsulosina per 15 gg senza grossi risultati, diclofenac con qualche risultato, betmiga per 6 gg senza risultati, acido ialuronico per 6 gg senza molti risultati.
Di cosa potrebbe trattarsi?
Vi ringrazio sin d'ora per la risposta.
Sono un uomo di 39 anni (a breve saranno 40). Non sono fumatore, svolgo lavori di ufficio, ho una alimentazione sana e bevo in media 2 L di acqua al giorno. Ho attività sessuale giornaliera con mia moglie, erezioni normali.
Da circa 3 mesi, accuso i seguenti sintomi:
- urino circa ogni due ore
-di notte mi alzo al massimo una volta per urinare (copiosamente)
- sento un fastidio nella zona vescicale (in particolare parte bassa della vescica) ; infatti quando mi sposto dalla posizione seduta (o supina) alla posizione eretta il fastidio aumenta (con pressione sulla parte basse della vescica, che mi induce a voler minzionale anche una volta all'ora ).
- il fastidio passa dopo aver svuotato la vescica e mi lascia in pace per un'ora, un'ora e mezza.
-non soffro di incontinenza, cioè riesco a trattenere l'urina, però quando avverto il fastidio, più aspetto e più mi aumenta il desiderio di liberarmene urinando.
-se cammino ( anche se la vescica è minimamente piena) il fastidio aumenta e poi devo urinare (anche poco).
- anche il movimento del bacino durante il sesso ( in certe posizioni dove il movimento pelvico è maggiore ) con vescica anche semi piena mi induce lo stimolo di urinare.
- a volte sento indolenzimento della vescica.
- l'esordio di questi sintomi è avvenuto in un momento per me di grande stress e sono tendenzialmente una persona ipocondriaca in cura con ansiolitici, mi segue uno psicoterapeuta.
- all'esordio avevo un fastidio perianale al momento della minzione, poi risolto spontaneamente
-ho avuto anche un orchialgia destra risoltasi spontaneamente a seguito di esiti sportivi (protrusioni discali) .
- soffro di colon irritabile
Ho svolto vari esami tra cui : 2-3 visite urologiche, prostata è ok (dimensioni piccole), PSA 1,50, Stamey negativo ma con emazie, CTM urine Negativo (ma con cellule con ipercromasia nucleare, emazie e cellule infiammatorie), uretrocistoscopia negativa, TC senza mdc negativa, spermiocultura e urinocultura negative, Residuo post minzionale negativo, n. 2 ecografie negative, uroflussometria con flusso picco massimo 17,2 (normale) e flusso medio 8,7 (ostruito), morfologia tracciato normale, esami urine normali tranne che, nel sedimento urinario valutato con sistemi automatici, qualche eritrocita ma sempre nei limiti di norma. In passato ho avuto clamidia (nel 2015, risoltasi) , e mia moglie ha sofferto di HPV due anni fa.
Non avverto dolore a urinare e di mattino svuoto circa 600 ml di urina al risveglio.
Vi chiedo gentilmente che idee avete in merito a questa sintomatologia, perché nel frattempo hanno provato a darmi tamsulosina per 15 gg senza grossi risultati, diclofenac con qualche risultato, betmiga per 6 gg senza risultati, acido ialuronico per 6 gg senza molti risultati.
Di cosa potrebbe trattarsi?
Vi ringrazio sin d'ora per la risposta.
[#1]
Salve
Ha già fatto tutti gli esami possibili.
Si tratta semplicemente che la sua prostata è un po’ infiammata, nella maggior parte dei casi si autolimita (vista anche la sua giovane età e le sue ottime abitudini di vita).
Se la sintomatologia dovesse persistere o peggiorare, è indicata una rivalutazione urologica.
Distinti saluti
Ha già fatto tutti gli esami possibili.
Si tratta semplicemente che la sua prostata è un po’ infiammata, nella maggior parte dei casi si autolimita (vista anche la sua giovane età e le sue ottime abitudini di vita).
Se la sintomatologia dovesse persistere o peggiorare, è indicata una rivalutazione urologica.
Distinti saluti
Dr. Luca Di Gianfrancesco
[#2]
Utente
Salve, grazie Dottore per la risposta sollecita e il suo parere.
Ho tuttavia qualche domanda sulla sua diagnosi se non le spiace.
1) nella esplorazione rettale la prostata non era dolorante, né infiammata. Il Psa infatti è nella normalità. Come si può sostenere che ci sia una infiammazione?
2)il fastidio è localizzato a livello di vescica e in particolare sembra correlato con il riempimento. Non è forse qui la infiammazione?
3) che connessione ci può essere tra recrudescenza dei sintomi, cambiamenti di posizione e prostata? come dicevo questo fastidio è localizzato in vescica (io lo avverto nella parte più bassa, quasi a livello di collo vescicale)
4)possibile che dopo 3 mesi questa sintomatologia non sia finita ancora? Per quanto tempo potrebbe protrarsi ancora?
5) come mai sono state identificate emazie (++) nel citologico, nel test stamey, e
- benché entro la norma- sono quasi sempre presenti nel sedimento urinario.
6)come è possibile che il movimento della urina (avevo fatto esempio del movimento del bacino, o camminata) vada ad incrementare i miei fastidi?
7) di notte, in posizione supina questi fastidi sono assai ridotti (infatti posso restare diverse ore senza urinare), come mai il fatto è diverso di giorno? Presumo abbia a che fare con la posizione.
Mi scuso se mi sono dilungato.
Porgo cordiali saluti
Ho tuttavia qualche domanda sulla sua diagnosi se non le spiace.
1) nella esplorazione rettale la prostata non era dolorante, né infiammata. Il Psa infatti è nella normalità. Come si può sostenere che ci sia una infiammazione?
2)il fastidio è localizzato a livello di vescica e in particolare sembra correlato con il riempimento. Non è forse qui la infiammazione?
3) che connessione ci può essere tra recrudescenza dei sintomi, cambiamenti di posizione e prostata? come dicevo questo fastidio è localizzato in vescica (io lo avverto nella parte più bassa, quasi a livello di collo vescicale)
4)possibile che dopo 3 mesi questa sintomatologia non sia finita ancora? Per quanto tempo potrebbe protrarsi ancora?
5) come mai sono state identificate emazie (++) nel citologico, nel test stamey, e
- benché entro la norma- sono quasi sempre presenti nel sedimento urinario.
6)come è possibile che il movimento della urina (avevo fatto esempio del movimento del bacino, o camminata) vada ad incrementare i miei fastidi?
7) di notte, in posizione supina questi fastidi sono assai ridotti (infatti posso restare diverse ore senza urinare), come mai il fatto è diverso di giorno? Presumo abbia a che fare con la posizione.
Mi scuso se mi sono dilungato.
Porgo cordiali saluti
[#3]
Salve
1) non per forza una prostata infiammata alla palpazione risulta dolente, così come il PSA non per forza sarà alterato
2) la vescica è attigua e contigua alla prostata, spesso le due strutture (in particolare, la prostata nei confronti della vescica, raramente il contrario) si influenzano
3) la vescica, così come la prostata, non ha una innervazione somatica, è raro pertanto identificare un dolore in un punto preciso di queste zone
4) questo tipo di sintomatologia avrà un andamento ondulante nel tempo, le passerà e le ritornerà, non ci sono tempistiche ben definite per nessuna delle due fasi
5) le emazie, nel suo caso, sono il segno di infiammazione di cui mi chiedeva
6) una correlazione stretta non c’è, spesso dipende più da quanto la vescica sia piena piuttosto che dai movimenti
7) di notte, verosimilmente (ma senza pretese di diagnosi) pensa di meno ai suoi fastidi e pertanto ne ha di meno.
Distinti saluti
1) non per forza una prostata infiammata alla palpazione risulta dolente, così come il PSA non per forza sarà alterato
2) la vescica è attigua e contigua alla prostata, spesso le due strutture (in particolare, la prostata nei confronti della vescica, raramente il contrario) si influenzano
3) la vescica, così come la prostata, non ha una innervazione somatica, è raro pertanto identificare un dolore in un punto preciso di queste zone
4) questo tipo di sintomatologia avrà un andamento ondulante nel tempo, le passerà e le ritornerà, non ci sono tempistiche ben definite per nessuna delle due fasi
5) le emazie, nel suo caso, sono il segno di infiammazione di cui mi chiedeva
6) una correlazione stretta non c’è, spesso dipende più da quanto la vescica sia piena piuttosto che dai movimenti
7) di notte, verosimilmente (ma senza pretese di diagnosi) pensa di meno ai suoi fastidi e pertanto ne ha di meno.
Distinti saluti
[#4]
Utente
Egregio Dottore la ringrazio per la Sua risposta puntuale, e sempre sollecita e cortese (e mi pare anche sensata).
Sarò sincero che un urologo di fama , mi ha suggerito di fare un esame urodinamico invasivo, nonché una cistrografia retrograda e minzionale.
A che scopo tale richiesta , se posso chiederle?
E poi, per fugare ogni dubbio, è possibile che un neoplasia tipo CIS (che porta a una sintomatologia similare) possa non essere stata identificata attraverso uretrocistoscopia (flessibile con luce bianca) e CTM su 3 campioni? La ipercromasia nucleare segnalata meritava secondo lei di essere approfondita con esame Fish?
Ho letto, sarò sincero, che il CTM ha un 10% di falsi negativi (per cellule tumorali ad altro grado) e ancora di più per basso grado; ho anche letto che la uretrocistoscopia presenta delle falle (specialmente se fatta solo con luce bianca Vs fluorescenza ). Mi sono anche informato sulla eventuale connessione tra Hpv e tumore all'uretra e pare che via possa essere una correlazione diretta. Le pare plausibile che una di queste patologie possano essere sfuggite agli esami che ho eseguito (e in correlazione coi sintomi)? La ringrazio per la sua disponibilità.
Sarò sincero che un urologo di fama , mi ha suggerito di fare un esame urodinamico invasivo, nonché una cistrografia retrograda e minzionale.
A che scopo tale richiesta , se posso chiederle?
E poi, per fugare ogni dubbio, è possibile che un neoplasia tipo CIS (che porta a una sintomatologia similare) possa non essere stata identificata attraverso uretrocistoscopia (flessibile con luce bianca) e CTM su 3 campioni? La ipercromasia nucleare segnalata meritava secondo lei di essere approfondita con esame Fish?
Ho letto, sarò sincero, che il CTM ha un 10% di falsi negativi (per cellule tumorali ad altro grado) e ancora di più per basso grado; ho anche letto che la uretrocistoscopia presenta delle falle (specialmente se fatta solo con luce bianca Vs fluorescenza ). Mi sono anche informato sulla eventuale connessione tra Hpv e tumore all'uretra e pare che via possa essere una correlazione diretta. Le pare plausibile che una di queste patologie possano essere sfuggite agli esami che ho eseguito (e in correlazione coi sintomi)? La ringrazio per la sua disponibilità.
[#5]
Salve
Lo scopo dell’esame richiesto può richiederlo al suo urologo di riferimento, non mi permetterei di spiegare una indicazione fatta da altri (forse, per capire se alla base c’è una problematica di urologia funzionale, ma, ripeto, non so).
A mio avviso la fish e la cistoscopia a fluorescenza non servono al momento; più utile potrebbe essere la semplice ripetizione dell’esame citologico.
Alla luce di tutto quanto da lei riportato, se ci fosse stato il sospetto di hpv o tumore uretrale, gli esami ne avrebbero documentato almeno il sospetto.
Secondo il mio modesto avviso, in conclusione, per stare più tranquilli, l’unico modo è ripetere tutti gli esami.
Distinti saluti
Lo scopo dell’esame richiesto può richiederlo al suo urologo di riferimento, non mi permetterei di spiegare una indicazione fatta da altri (forse, per capire se alla base c’è una problematica di urologia funzionale, ma, ripeto, non so).
A mio avviso la fish e la cistoscopia a fluorescenza non servono al momento; più utile potrebbe essere la semplice ripetizione dell’esame citologico.
Alla luce di tutto quanto da lei riportato, se ci fosse stato il sospetto di hpv o tumore uretrale, gli esami ne avrebbero documentato almeno il sospetto.
Secondo il mio modesto avviso, in conclusione, per stare più tranquilli, l’unico modo è ripetere tutti gli esami.
Distinti saluti
[#6]
Utente
La ringrazio per la disponibilità la attenzione, e sensatezza dle sue risposte. Solo che mi parrebbe strano dal punto di vista probabilistico che tutti gli esami siano sbagliati. Al momento infatti la loro negatività si rafforza a vicenda. Eventualmente ripeterò ctm, quello sì. Pensavo al fish solo perché ha una minore fallibilità.
Senta, e secondo lei il discorso del fastidio/peso alla vescica che sento quando mi alzo, cammino etc... Quel peso/fastidio che poi mi porta a voler urinare, cosa potrebbe significare (magari anche dal punto di vista funzionale)...una debolezza della parete vescicale al peso della urina? Mi scuso per la poca chiarezza. Poi non abuserò poi della sua gentilezza. La ringrazio di nuovo, cordialità.
Senta, e secondo lei il discorso del fastidio/peso alla vescica che sento quando mi alzo, cammino etc... Quel peso/fastidio che poi mi porta a voler urinare, cosa potrebbe significare (magari anche dal punto di vista funzionale)...una debolezza della parete vescicale al peso della urina? Mi scuso per la poca chiarezza. Poi non abuserò poi della sua gentilezza. La ringrazio di nuovo, cordialità.
[#7]
Salve
Così come già espresso, la mia ipotesi è che lei abbia un po’ di infiammazione prostatica che ne fa risentire la vescica, tutto qui, magari in un quadro di ostruzione cervico-uretrale secondaria ad ipertrofia prostatica.
Le ripeto, tutte ipotesi, alla luce di quanto riportato e discusso.
Distinti saluti
Così come già espresso, la mia ipotesi è che lei abbia un po’ di infiammazione prostatica che ne fa risentire la vescica, tutto qui, magari in un quadro di ostruzione cervico-uretrale secondaria ad ipertrofia prostatica.
Le ripeto, tutte ipotesi, alla luce di quanto riportato e discusso.
Distinti saluti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 8.6k visite dal 06/07/2019.
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