Cistite.

A marzo 2019 ho avuto un secondo episodio di cistite molto forte: andai dal medico curante che mi prescrisse il Ciproxin. Dopo una cura di 6 giorni, mi fece aspettare 5 giorni prima di effettuare l'urinocoltura che risultò negativa.
La sera del 19 giugno scorso ho avuto un fortissimo attacco di cistite. A parte il 19 ed il 25 giugno - in cui la notte non riuscivo a prendere sonno ed ho preso un giorno un'oki ed un giorno moment act - gli altri giorni è stato tutto sopportabile (ma perché bevevo molto).
Ho iniziato dal 25 a mangiare in modo più attento: più fibre (io sono regolare: vado al bagno sempre due volte al giorno e quasi sempre alla stessa ora), più yogurt, più verdure e frutta. Dal 27 giugno 2019, sera in cui ho iniziato ad assumere 250ml di succo 100% mirtillo rosso e uva più una compressa vaginale (Lactoflorene Gyn) al giorno, non ho più avuto nessun minimo sintomo (neppure leggero dolore nell'atto della minzione).
Continuerò a bere il succo di mirtillo tutti i giorni ed ho altre 5 compresse vaginali Lactoflorene Gyn.
1) Nel foglietto delle istruzioni c'è scritto di fare una cura di 10 compresse: è necessario arrivare a 10 o posso fermarmi a 7?
2) In attesa del 7 novembre (data dell l'appuntamento con l'urologo) posso prendere il Lactoflorene Cist per 10 giorni al mese per tre mesi? Da quando devo iniziare?
3) Come devo comportarmi in generale nei giorni che seguiranno?
4) Mi consigliate di interrompere l'assunzione della pillola anticoncezionale?
5) Sulla base di questa descrizione, mi consigliate di rivolgermi ad un urologo, ad un ginecologo o ad un gastroenterologo?
6) Penso la cistite sia dovuta ai rapporti sessuali perché si presenta quando ho più rapporti sessuali frequenti. Come devo comportarmi? È necessario che io li sospenda?
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.7k 1.2k
Gentile lettrice,

sulle medicine da prendere o non prendere solo il suo urologo di fiducia le può dare una indicazione mirata; sul come comportarsi, quando sono presenti queste "problematiche urologiche , oltre alle indicazioni mirate terapeutiche che solo il suo urologo le può dare, utile seguire anche alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale:

1) vita sessuale regolare;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc.;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.
Si ricordi comunque che sempre la visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per poterle dare un’indicazione terapeutica corretta e che i consigli forniti via internet vanno sempre intesi come meri suggerimenti di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Non possiamo che applaudire al suo approccio alla prevenzione della cistite, del tutto in linea con quanto andiamo predicando da molti anni da queste pagine. Purtroppo dobbiamo però notare che infinite volte si ricorra ancora a terapie antibiotiche empiriche, se non addirittura auto-prescitte (.... lo prende mia cugina e le fa bene ...) tra l'altro con prodotti che ultimamante vengono sconsigliati dalle nostre autorità internazionali come prima scelta in situazioni non complicate.
A parte questo, per rispondere alle sue domande:
1. Non c'è alcuna differenza reale, esaurisca pure il prodotto, di già che l'ha pagato ...
2. Va bene, è un approccio del tutto empirico, una volta al mese ci pare ragionevole.
3. Per il resto una buona idratazione sarà sufficiente.
4. In linea di massima no, ma questa è competenza del ginecologo.
5. Il compito dell'urologo è escludere che vi siano condizioni favorenti ed eliminabili a livello degli organi urinari, cosa che alla sua età è piuttosto raro. Questo si esaurisce spesso con l'esecuzione di una semplice ecografia, oltre la visita diretta. Il ruolo preponderante diventa quello del gastro-enterologo se vi sono disturbi intestinali evidenti, altrimenti meglio ancora del nutrizionista.
6: Con il rapporto sessuale non si trasmettono ovviamente batteri. Piuttosto, il seppur minimo trauma della penetrazione, in soggetti predisposti, può facilitare il passaggio di batteri intestinali aggressivi che colonizzano la pelle e le mucose dell'area genitale, oppure anche per via diretta interna dal retto alla vescica. Rimarchiamo che l'igiene locale sia importante ma non maniacale, poiché questa abbatterebbe le difese naturali.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Vi ringrazio.
È necessario non bere acqua nelle tre ore prima di andare a letto? Mi verrebbe davvero difficile.
Inoltre, in merito all'igiene locale, mi chiedo se vada bene lavarsi 2 o 3 volte al giorno in quanto io lo faccio sempre dopo aver evacuato. Utilizzo il detergente intimo Gynecolase.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
L’unico svantaggio di assumere molti liquidi prima di dormire é che si può essere svegliati dallo stimolo per urinare. Questo é comunque molto soggettivo, per il resto non vediamo particolari controindicazioni.
In quanto all’igiene intima, in taluni soggetti particolarmente ipocondriaci diventa maniacale, nella costante convinzione di essere sporchi . Questa abitudine tende però ad abbattere le difese naturali (es. acidità dell’ambiente vaginale) risultando a lungo termine controproducente. Quanto lei ci riferisce ci pare rientri nei termini della ragionevolezza, non ci pare obbligatorio però utilizzare prodotti medicalizzati , talora fin troppo energici laddove semplice acqua e sapone neutro (assai meno costoso) svolgerebbero benissimo il loro compito.
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Utente
Utente
Gentile Dottore,
oggi ho ritirato i referti dell'urinocoltura: positivo al "Microorganismo 1 Escherichia coli - Carica: > 1.000.000 UFC/ML".
Amikacina 4 S
Amoxicillina/A. clav. <=2 S
Cefepime <=0,12 S
Cefotaxime <=0,25 S
Ceftazidime <=0,12 S
Ciprofloxacina <=0,06 S
ESBL Neg -
Ertapenem <=0,12 S
Fosfomicina <=16 S
Gentamicina <=1 S
Imipenem <=0,25 S
Meropenem <=0,25 S
Nitrofurantoina <=16 S
Piperacillina/tazobactam <=4 S
Trimetoprim/Sulfa <=20 S

Mi dispiace dirlo, ma mi fido poco del mio medico curante. Dunque, in attesa di cambiarlo, posso chiederLe a quale specialista io debba rivolgermi dato questo referto? Posso permettermi i tempi di attesa del SSN, oppure ritiene che io debba agire al più presto attraverso delle visite private?
In ultimo Le chiedo se secondo Lei ci sono speranze, ossia se si può guarire definitivamente oppure se è una infezione che mi porterò sempre dietro.
Non so se le domande sono in linea con le regole del sito, in caso contrario mi scuso fin da ora.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
L'infezione urinaria da E. Coli è la più comune possibile, si tratta di un batterio che proviene certamente dal suo intestino. In genere è molto sensibile alla terapia antibiotica, come evidenzia anche la sua urocoltura.
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Utente
Utente
Quindi conviene che io vada dal medico curante per iniziare una terapia antibiotica oppure che mi rivolga ad un gastroenterologo?
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
Dipende sostanzialmente dall'entità dei suoi disturbi. Una infezione uroinaria da E.Coli con carica intermedia in una donna è da considerarsi banale. Il primo approccio dovrebbe consistere unicamente in una idratazione abbondantissima da 2500 in su. In presenza di febbre od altre complicazioni (febbre, sanguinamento) è necesasrio iniziare comunque una terapia antibiotica.
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Utente
Utente
Dottore, La ringrazio di cuore. Per la pazienza soprattutto.
Dunque dipende dalla mia capacita di sopportazione (in assenza di sangue, febbre e situazioni più gravi)? Perché, a parte 4-5 volte, in 17 giorni, io non ho avuto particolari fastidi e dunque non avrei problemi nell'attendere le tempistiche del SSN se i sintomi restano questi. La mia preoccupazione deriva da questo: ho paura che in questi 5 mesi l'infezione possa ingigantirsi, creare problemi più gravi o diventare incurabile. Quindi ho paura che sia un qualcosa che vada necessariamente ed al più presto posta sotto un controllo medico.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
in ogni caso l'urocoltura è da ripetersi tra alcune settimane, che si faccia o meno l'antibiotico. Nel secondo caso, se l'infezione persistesse nonostante l'idratazione abbondante, l'antibiotico sarà comunque da fare.
Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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