Calcolo renale (acido urico) di 1.4 cm bloccato do
Buongiorno, dopo qualche anno di problemi con calcoli renali sempre risolto con espulsione, eccomi qui a chiedere un consulto. Dopo aver avuto la solita colica renale e solita routine di toradol e brufen continuavo ad aver dolori al rene sx. Per farla breve, ecografia e tac... Calcolo di 1.4 cm appena sotto al rene ovvero 2 cm in uscita dal rene e bloccato. Il medico urologo del pronto soccorso mi ha dato una cura per 10 giorni per provare ad aiutare ad espellere il calcolo senza esito positivo. Quindi stando a quello che ha detto lui se non si espelle devo farmi ricoverare 3 giorni per mandare un sondino fino al calcolo per spingerlo nuovamente all interno del rene per poi provare una cura per disintegrato. Ora, leggendo un po' ovunque non ho trovato nulla di questa tecnica e ho visto che si parla spesso di litotrissia ovvero sondino, disintegrazione e stop. Mi potreste dare un consiglio? In teoria dovrei tornare da questo urologo tra 2 giorni per il ricovero ma sono un po' perplesso. Grazie
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Gentile Utente, dalla sua descrizione, il calcolo è bloccato in uretere prossimale e, viste sedi e dimensioni (1,4 cm), una eliminazione spontanea è altamente improbabile.
In questi casi, l'ideale è eseguire una ureterolitotrissia. Dalla via naturale si risale lungo uretra, vescica e uretere e si raggiunge il calcolo, che viene frantumato con laser. I frammenti maggiori vengono in genere asportati con degli appositi cestelli (basket) e il resto della polvere del calcolo frammentato passa spontaneamente nei giorni successivi.
Al termine dell'intervento molto spesso viene applicato uno stent ureterale, cioè un tubicino che collega rene e vescica e che viene rimosso dopo una o più settimane con una semplice manovra endoscopica ambulatoriale.
Per concludere, i calcoli di acido urico si giovano della cosiddetta terapia litica, che consiste nel mantenere alcaline le urine. E' chiaro che la terapia litica richiede parecchio tempo e nei calcoli voluminosi spesso da sola non è sufficiente. Diciamo che nel suo caso l'alcalinizzazione delle urine è più indicata come terapia aggiuntiva post-operatoria sui frammenti residui e per evitare che si possano formare altri calcoli con le stesse caratteristiche.
Cordiali saluti.
In questi casi, l'ideale è eseguire una ureterolitotrissia. Dalla via naturale si risale lungo uretra, vescica e uretere e si raggiunge il calcolo, che viene frantumato con laser. I frammenti maggiori vengono in genere asportati con degli appositi cestelli (basket) e il resto della polvere del calcolo frammentato passa spontaneamente nei giorni successivi.
Al termine dell'intervento molto spesso viene applicato uno stent ureterale, cioè un tubicino che collega rene e vescica e che viene rimosso dopo una o più settimane con una semplice manovra endoscopica ambulatoriale.
Per concludere, i calcoli di acido urico si giovano della cosiddetta terapia litica, che consiste nel mantenere alcaline le urine. E' chiaro che la terapia litica richiede parecchio tempo e nei calcoli voluminosi spesso da sola non è sufficiente. Diciamo che nel suo caso l'alcalinizzazione delle urine è più indicata come terapia aggiuntiva post-operatoria sui frammenti residui e per evitare che si possano formare altri calcoli con le stesse caratteristiche.
Cordiali saluti.
Dr. Dario Pugliese, MD, Ph. D., FEBU
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Spingere il calcolo nel rene rappresenta un'opzione ma non la metterei al primo posto, salvo che intraoperatoriamente non si vedano segni macroscopici di infezione. In quel caso conviene effettivamente mandare su il calcolo e mettere uno stent (o una nefrostomia, che è un tubicino che dal rene fuoriesce dal fianco) e poi in un secondo momento tornare su per asportare il calcolo.
Cordiali saluti.
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.7k visite dal 21/06/2019.
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