Correnti d'aria e prostatite e affini

Gentili dottori, sto uscendo (spero) da una prostatite, si presentano occasionalmente dei sintomi che rientrano da soli in breve tempo e che pensano facciano parte di un ragionevole decorso. Da una settimana a questa parte mi capita una nuova situazione piuttosto spiacevole, qualora mi trovo all' esterno, normalmente vestito ovviamente, una corrente di aria appena fresca sembra causarmi una sensazione di forte fastidio e prurito interno che parte dalla punta del glande e percorre tutta l'uretra. Tutto sembra rientrare dopo 24/36 ore circa lasciando il posto ad un moderato calore sempre lungo tutta l'uretra, ma non sono piu' tranquillo durante le mie passeggiate che trovo benefiche e temo che possa portare ad una riacutizzazione.
Esteriormente non c'e' niente di particolare, il glande e' molto chiaro salvo un lieve arrossamento sul frenulo, dove si concentra la sensazione iniziale. Senza dubbio glande molto sensibile al momento. Sono circonciso da quasi 15 anni.
D'inverno sono abituato a coprirmi molto, ma ovviamente adesso non e' un'opzione.

Gradirei molto un commento sulla situazione, grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
E' abbastanza comune che sensazioni di "fresco" (flussi d'acqua, correnti d'aria) stimolino la sfera uro-genitale con meccansimi di interferenza psico-neurologica difficili da spiegare.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Capisco, pensavo magari ad un'interazione tra una goccia o due di urina rimasta dopo la minzione, che poi si asciuga direttamente sul glande, causando irritazione o peggio... Anche se effettivamente attraverso gli strati dei vestiti l'interazione di correnti d'aria, capisco possa suonare strano.

Non direbbe quindi che e' un sintomo comunque legato ad una patologia piu' specifica, come una balanite o simile?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
No.
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Utente
Utente
In questo momento ho una situazione piu' localizzata sul glande, fastidio se non dolore continuo, una linea arrossata molto sottile larga forse meno di un mm e leggermente gonfia, che va da sotto l'apertura del meato fino alla fine del glande per 5-6mm. Vedo anche un inizio di rossore in cima all'apertura.
Il mio medico di base mi ha prescritto acqua e bicarbonato e vea zinco, dicendomi comunque che e' meglio sentire l'urologo quanto prima. Ho un appuntamento tra 2 settimane e non sono riuscito a sentirlo oggi per telefono.

Nell'attesa un po' snervante mi chiedo se la mia descrizione corrisponde a qualche caso piu' o meno preciso?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
No, nulla di particolarmente suggestivo.
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Utente
Utente
Dottor Piana, il mio urologo mi ha parlato di un episodio irritativo derivante da una prostata non piu' infiammata ma ancora un po' congesta che fatica a normalizzarsi. Mi ha prescritto balanil gel ed un integratore per la prostata, per poi verificare la situazione a settembre. A distanza di un mese la situazione non e' variata, non accuso particolari sintomi prostatitci, ma il rossore intorno al meato seppur lieve e'persistente, raramente doloroso, spesso fastidioso. Leggera disuria occasionalmente, penso legata al tratto nel glande.
Vorrei chiederle, sono in lista per fare entro breve un esame urodinamico che ci terrei a fare e che ho gia' dovuto rimandare una volta, ma e' consigliabile nella mia condizione attuale? Immagino di espormi facilmente ad una situazione dolorosa, ma vorrei che almeno fosse utile e non andasse ad influenzare i risultati.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
L'indagine urodinamica non è dolorosa, al limite si può poarlare di un modestissimo fastidio. Noi non abbiamo elementi sufficienti a giudicare, ma se l'accetamento è stato consigliato da un Collega che la conosce personalmente, certamente ne avrà avuto le sue buone ragioni.
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Utente
Utente
Si l' urodinamica fu prescritta all'origine, per indagare sulle cause della prostatite. Il mio dubbio riguarda se l'irritazione al meato possa costituire un problema per Il risultato dell'esame, e certamente se possa renderlo piu' sgradevole.
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Utente
Utente
Dottore, purtroppo ho avuto un netto peggioramento questo sabato notte.
Riassumendo brevemente, ho finito una seconda terapia antibiotica il 15 maggio. Per circa un mese ho avuto qualche moderato fastidio/dolore, comunque a calare. Intorno a meta' giugno comparsa rossore al meato come descritto precedentemente, sintomi di bruciore al glande che sono peggiorati lentamente.
Senza eventi particolari, ieri notte ho iniziato a sentire dolore al perineo e presto si e' palesato un deciso bruciore tutto intorno. L'unica cosa che mi viene in mente e' che da circa un mese non ho eiaculazioni per via di dolori piu' o meno forti al glande, possibile la cosa abbia innescato la situazione? Ho un'alimentazione controllata e faccio lunghe passeggiate.
Cerchero' di vedere il mio urologo mercoledi' sera, nel frattempo posso avvantaggiarmi con degli esami? Penso di fare esame urine e urinocultura domani mattina, puo' consigliarmi altro? Confesso di essere in difficolta'.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Parrebbe ttrattarsi di una ricaduta della prostatite, situazione comunque assi comune in queste patologie. Se non vi è febbre e la minizone resta comunque libera, diremmo di attendere la valutazione diretta del Collega, nel frattempo non vedremmo la necessità di altri provvedimenti specifici, tranne qualche alntidolorifico se necessario.
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Utente
Utente
Grazie del suo intervento Dottor Piana, e' sempre apprezzato.
Purtroppo lo sconforto e' molto, soprattutto quando si sta attenti a tutto e poi ci si ritrova da punto a capo.
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Utente
Utente
L'urologo mi ha visitato e ha constatato un prostata in buono stato, glande altrettanto a parte il rossore intorno al meato. Il dolore al perineo che si e' attenuato in pochi giorni possibilmente ascrivibile al pavimento pelvico, effettivamente rigido e dolente tuttora.
Il bruciore/fastidio al glande ha una strana irradiazione dopo la minzione e mi ricorda problemi neurologici avuti in passato.
Vista nessuna apparente causa urologica mi ha consigliato di sentire il neurologo prima di procedere con altri esami per il momento.

- e' possibile che l'arrossamento al meato che ho da piu' di 2 mesi sia causato da dolore neuropatico?

- e' possibile che un pavimento pelvico contratto possa spingere su una prostata anche ormai sana, oppure il forte dolore che ho sentito era puramente muscolare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
1) Diremmo di no
2) Certo, la contrattura anomale del pavimento pelvico può portare questo tipo di disturbo
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Utente
Utente
Venerdì su consiglio medico sono stato in una piscina termale per cercare di migliorare la situazione del pavomento pelvico. Piscina all' aperto, benché bella giornata ovviamente ho passato qualche minuto col costume bagnato addosso, ci sara' stato un po' di vento, uno sbalzo di temperatura uscendo dalla piscina certamente. Faccio questa premessa perché dal giorno seguente accuso di nuovo bruciore alla minzione lungo tutta l'uretra, urina maleodorante, bruciore al perineo e all' ano.
E' plausibile che la situazione sia stata innescata nel modo da me descritto? L'urina maleodorante suggerisce necessariamente una situazione batterica? Se si che esami posso intraprendere? Ho eseguito un' urinocoltura solo una settimana fa risultata negativa.
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Utente
Utente
Buongiorno, il 20 agosto il neurologo mi ha prescritto Lyrica e Duloxetina per il formicolio agli arti. Ho iniziato a prendere entrambi la sera stessa. La mattina seguente ho dovuto spendere un po' di tempo in un ufficio con aria condizionata eccessiva, e quando sono entrato ero gia' accaldato.
Nel pomeriggio ho iniziato a sentire un'urina dall'odore pungente, fastidio alla minzione, dopo 2 giorni dolore prostatico.
Ho gia' avuto guai del genere con aria condizionata, ma mi chiedo se i medicinali da me menzionati possano aver avuto un ruolo in questa riacutizzazione, in particolare non ho familiarita' con la Duloxetina.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
La duloxetina é un antidepressivo che ha un noto effetto collaterale di aumento del tono dello muscolatura del pavimento dell’addome (perinèo), tant’è che viene prescritto nel trattamento palliativo dell’incontinenza urinaria femminile. Nel maschio gli effetti sono certamente più sfumati, ciò non toglie che soggetti predisposti possano riferire qualche manifestazione fastidiosa. Diremmo di sospendere e valutare la,differenza, segnalandolo poi al Collega che le ha prescritto questa terapia
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Utente
Utente
Posso dire di aver notato un getto di urina piu' forte del normale dopo aver iniziato a prendere duloxetina, corrisponde alla situazione da lei descritta?
Comunque sto seguendo il suo consiglio, ho gia' il pavimento pelvico rigido e dolente di suo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
É ovviamente impossibile interpretare le sue sensazioni, comunque se la terapia parrebbe non darle vantaggio (ovviamente dopo un tempo ragionevole, non solo poche dosi), ma piuttosto accentuare i disturbi é ovvio che vada ridiscussa.
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Utente
Utente
Dottor Piana, dopo aver smesso Duloxetina ho avuto parecchi giorni senza sintomi. Prima di contattare il neurologo ho pensato di fare in altro tentativo per poter valutare meglio la situazione, ma dopo una singola assunzione e nemmeno 12 ore sento una pressione persistente al perineo, e anche qualche fastidio alla minzione. E' il caso di continuare per un periodo pensando che siano cose transitorie oppure e' gia' il caso di abbandonare?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.1k 1.9k
Ovviamente le modalità della terapiadebbono essere eventualmente discusse con il Collega che l'ha prescritta. Probabilmente lei percepisce in modo molto evidente l'aumento di tono della muscolatura perineale indotto come effetto collaterale dalla duloxetina.
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