Adenomectomia prostatica transvescicale open e asp

Buongiorno, ho 75 anni, operato fine gennaio 2019 di Adenomectomia Prostatica Transvescicale Open e asportazione calcolo vescicale per IPB.
Prima dell’intervento le misure della prostata erano: dT mm 66 /dAP 55 /dL 48, Volume circa 85 mm. (con III lobo aggettante in vescica).
Ecografia Transrettale effettuata post intervento a giugno 2019, con sonda di 6,6 MHz, dice:
Esiti d’asportazione parziale della zona centrale; adenoma iperecogeno circondato da cercine fibro-califico di 14,3 mm di D che impronta la neo-uretra, le cui pareti presentano depositi fibro-calcifici; diffusa adenomatosi della ghiandola in toto; iperecogenicità e depositi sclerocalcifici nella zona periferica e centrale residua, depositi fibrocalcifici nella zona di transizione. GHIANDOLA Prostatica RESIDUA di: DAP 25,3 mm, DT 56,7 mm, DL 48 mm, Volume circa 38 mm. Depositi fibrocalcifici periuretrali e perinodulari. Vescicole seminali normoconformate. Si consiglia controllo urologico.
Ero stato informato che la Adenomectomia T.V. OPEN avrebbe consentito la migliore asportazione dell’Adenoma Prostatico. Vi chiedo se le suddette dimensioni RESIDUE della Ghiandola Prostatica sono da considerarsi normali dopo tale intervento, e se l’aspetto e la consistenza della residua adenomatosi è nella norma.
Inoltre dopo 5 mesi la notte mi alzo ancora 3 volte per nicturia, come prima dell’intervento. E’ normale?
La flussometria post intervento era buona (quasi zero RPM). Esame istologico negativo e PSA 1,03.
Non mi sono stati prescritti farmaci (tipo alfuzosina). Visita di controllo dopo un anno.
Grazie dell’attenzione e cordiali saluti. Luciano
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
La nicturia è certamente l'ultimo sintomo che può migliorare, in quanto dipende dalla vescica (sensibilità, contrazione, ecc.) e non direttamente dalla qualità del flusso urinario. Si può comunque pensare di guadagnare ancora qualcosa nei prossimi mesi. Per quanto riguarda il risultato dell'ecografia, un conto è l'anatomia definita da questo tipo di indagine ed altra quella "chirurgica" percepita dall'operatore durante l'intervento. L'urologo esperto conosce perfettamente il piano di enucleazione dell'adenoma e sa cosa asportare e dove fermarsi. Se il flusso è libero e la vescica si svuota completamente, diremmo che non ci sia da chiedersi molto di più.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio della pronta risposta. In effetti ero soprattutto interessato alla anatomia definita, allo stato attuale, nella Eco TR: adenoma iperecogeno circondato da cercine fibro-calcifico di 14,3 mm di D, che impronta la neo-uretra, le cui pareti presentano depositi fibro-calcifici; diffusa adenomatosi della ghiandola in toto; iperecogenicità e depositi sclerocalcifici nella zona periferica e centrale residua, depositi fibrocalcifici nella zona di transizione.
Potrebbe cortesemente dirmi se quanto scritto è rilevante o meno, dati i miei 75 anni?
Inoltre, secondo Lei, va bene non assumere alcun farmaco?
Grazie ancora dell’attenzione e cordiali saluti.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.9k 1.9k
E' abbastanza frequente che vi siano dei depositi calcifici (talora "a guscio") lungo il piano di clivaggio fra l'adenoma ed il resto della ghiandola. Dopo l'intervento, le medesime potrebbero trovarsi subito al di sotto dell'uretra. Queste calcificazioni non hanno però alcun significato preciso, nè vi sono indicazioni a rimuoverle.
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Utente
Utente
Dr.Piana, La ringrazio delle informazioni e cordiali saluti.
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