Cistite recidivante
Buonasera, sono una ragazza di 29 anni e da circa 7 mesi, ovvero da quando mi sono trasferita in un'altra città, soffro di cistite recidivante. Cito volutamente la questione del trasferimento perché, se prima soffrivo di questo disturbo solo una volta l'anno e con una dose di monuril riuscivo a risolverlo, adesso il fenomeno si manifesta almeno una volta al mese.
In prima battuta mi sono rivolta al mio ginecologo perché pensavo che il problema potesse dipendere da uno squilibrio ormonale, strada poi non perseguita in quanto ha reputato che non vi fosse nessun sintomo tangibile che potesse far pensare che il problema dipendesse da quello. Dall'eco addominale nessuna alterazione visibile, solo un urinocoltura positiva all' EC trattata con Ciproxin per 5 gg. Preciso che contestualmente anche il mio compagno (stiamo insieme da 10 anni) ha effettuato urinocoltura ed è risultato negativo.
Dal primo ciclo di antibiotico il mio è diventato un vero e proprio calvario perché gli episodi di cistite sono diventati sempre più frequenti.
Li tratto sempre con monuril 1-2 buste a seconda dell'intensità ma niente, non riesco a cavarmela per più di un mese.
Vedendo che il problema non si risolveva mi sono rivolta ad un urologo: nessuna alterazione visibile, eco ripetuta e nella norma. Mi viene consigliata una cura con URIXANA e nel caso di recidiva 1 monuril al giorno per due giorni, ed uno nel 3 gg successivo.
Niente da fare, la cistite ritorna, in un episodio anche emorragica.
Ho fatto anche numerose cure naturali o seminaturali: cicli di cisitflux, estratto di semi di pompelmo GSE, IALURIL. Adesso, con cistite in corso e in attesa di ricevere il risultato dell'urinocoltura, sto provando a risolvere con il D-Mannosio (Mannocist D). All'inizio mi sembrava di stare meglio ma mi è venuto anche il ciclo e avverto di nuovo la solita sensazione di pesantezza sovrapubica e bruciore ai genitali.
Ho riscontrato che i rapporti sessuali non fanno altro che acuire il fenomeno, max 24-48 ore e sto di nuovo male.
Volevo sapere quindi come procedere: l'urologo consiglia una cura di monuril per 2 mesi a dosaggio via via discendente ma io sono molto scettica nel perseguire questa strada perché mi sembra che il fenomeno sia peggiorato da quando sono entrata nel vortice degli antibiotici.
Volevo sapere anche se i rapporti sessuali, vaginali/anali favoriscano la contaminazione batterica e come si possa evitarla.
Grazie
In prima battuta mi sono rivolta al mio ginecologo perché pensavo che il problema potesse dipendere da uno squilibrio ormonale, strada poi non perseguita in quanto ha reputato che non vi fosse nessun sintomo tangibile che potesse far pensare che il problema dipendesse da quello. Dall'eco addominale nessuna alterazione visibile, solo un urinocoltura positiva all' EC trattata con Ciproxin per 5 gg. Preciso che contestualmente anche il mio compagno (stiamo insieme da 10 anni) ha effettuato urinocoltura ed è risultato negativo.
Dal primo ciclo di antibiotico il mio è diventato un vero e proprio calvario perché gli episodi di cistite sono diventati sempre più frequenti.
Li tratto sempre con monuril 1-2 buste a seconda dell'intensità ma niente, non riesco a cavarmela per più di un mese.
Vedendo che il problema non si risolveva mi sono rivolta ad un urologo: nessuna alterazione visibile, eco ripetuta e nella norma. Mi viene consigliata una cura con URIXANA e nel caso di recidiva 1 monuril al giorno per due giorni, ed uno nel 3 gg successivo.
Niente da fare, la cistite ritorna, in un episodio anche emorragica.
Ho fatto anche numerose cure naturali o seminaturali: cicli di cisitflux, estratto di semi di pompelmo GSE, IALURIL. Adesso, con cistite in corso e in attesa di ricevere il risultato dell'urinocoltura, sto provando a risolvere con il D-Mannosio (Mannocist D). All'inizio mi sembrava di stare meglio ma mi è venuto anche il ciclo e avverto di nuovo la solita sensazione di pesantezza sovrapubica e bruciore ai genitali.
Ho riscontrato che i rapporti sessuali non fanno altro che acuire il fenomeno, max 24-48 ore e sto di nuovo male.
Volevo sapere quindi come procedere: l'urologo consiglia una cura di monuril per 2 mesi a dosaggio via via discendente ma io sono molto scettica nel perseguire questa strada perché mi sembra che il fenomeno sia peggiorato da quando sono entrata nel vortice degli antibiotici.
Volevo sapere anche se i rapporti sessuali, vaginali/anali favoriscano la contaminazione batterica e come si possa evitarla.
Grazie
[#1]
Gentilissima, vista la durata dei sintomi, la prima cosa da fare è effettuare un esame urine, urocoltura e tampone uretrale. E' evidente che il Monuril non Le risolve il problema. E' verosimile che i sintomi siano sostenuti da un microrganismo che non risponde a quel tipo di trattamento. Sulla scorta degli esami che lo specialista Le dovrebbe suggerire (e naturalmente dopo una accurata raccolta anamnestica e visita!), i suoi disturbi potranno essere trattati con maggiore razionalità. NB: i rapporti vaginali dopo un rapporto anale non protetto, sono ad elevato rischio di contaminazione da batteri patogeni. Cordiali saluti
Dr. Enrico Conti
Specialista in Urologia e Andrologia
Primario Urologo ASL 5 Spezzino
[#2]
Utente
Gentile dottore, degli esami che mi ha citato mi manca solo il tampone uretrale. Per il resto ho fatto tutto e, a parte la presenza dell’ Ec che mi consigliano di curare con la cura di monuril per 1-2 mesi non c’è nessun’altra alterazione.
Tra l’altro proprio ora ho dovuto riassumere un altro monuril perche oltre ad avere dolore durante la minzione ho anche un forte dolore al rene sinistro.
Ho più volte insinuato il dubbio che si potesse trattare di un calcolo ma anche in questo caso sono stata contraddetta perché la sintomatologia sarebbe stata diversa. Mi devo fidare?non vorrei perdere del tempo a curarmi per qualcosa quando invece la causa sta da un’altra parte.
GraZie
Tra l’altro proprio ora ho dovuto riassumere un altro monuril perche oltre ad avere dolore durante la minzione ho anche un forte dolore al rene sinistro.
Ho più volte insinuato il dubbio che si potesse trattare di un calcolo ma anche in questo caso sono stata contraddetta perché la sintomatologia sarebbe stata diversa. Mi devo fidare?non vorrei perdere del tempo a curarmi per qualcosa quando invece la causa sta da un’altra parte.
GraZie
[#3]
Utente
Buonasera, ieri sono al stata al pronto soccorso perché oltre ad avere molto dolore durante la minzione riscontravo un dolore nella parte centrale sinistra della schiena che si irradiava verso il fianco. Ho assunto un monuril che ho riassunto anche dopo 24 H.
Mi hanno fatto tutto le analisi e non sono state riscontrate particolari alterazioni. Le analisi delle urine hanno preso in considerazione le solo seguenti voci:
glucosio, proteine es urine, bilirubina, urobilinogeno, pH,emoglobilina, corpi chetonici, nitriti, esterasi leucocitaria.
Valori nella norma.
Anche l'eco addome completo tutto bene. Non riscontrati calcoli o altre problematica.
Mi dimettono dicendomi che si riscontra la presenza di un infezione ma non non sono in grado di stabilirne la natura. Oggi ritiro il risultato dell'urinocoltura e risulto positiva al batterio Klebsiella pneumoniae> 1.000.000 cfu/ml.
Sono molto demoralizzata perché non riesco ad uscire da questa situazione; so solo che da quando sono entrata nel vortice degli antibiotici la situazione non è altro che peggiorata e, da essere una persona sanissima, oggi mi ritrovo a dover affrontare questo calvario dove ognuno mi dice di assumere un antibiotico diverso ma di fatto niente mi aiuta a migliorare. Assumo D- mannosio e fermenti ma sembrano non riuscire a contrastare l'insorgere di questo disturbo.
Alla luce dell'urinocultura il mio urologo mi dice di assumere agumentin per una settimana. Mentre il mio ginecologo, quando ancora non sapeva il risultato dell' urinocoltura, mi aveva consigliato una cura di monuril 1 volta a settimana per almeno 1 mese.
Chiedo a qualcuno di voi di spiegarmi bene come sta la questione e le conseguenze sul partner (se anche lui deve fare qualche esame per escludere il rischio di contagio ..)
Grazie
Mi hanno fatto tutto le analisi e non sono state riscontrate particolari alterazioni. Le analisi delle urine hanno preso in considerazione le solo seguenti voci:
glucosio, proteine es urine, bilirubina, urobilinogeno, pH,emoglobilina, corpi chetonici, nitriti, esterasi leucocitaria.
Valori nella norma.
Anche l'eco addome completo tutto bene. Non riscontrati calcoli o altre problematica.
Mi dimettono dicendomi che si riscontra la presenza di un infezione ma non non sono in grado di stabilirne la natura. Oggi ritiro il risultato dell'urinocoltura e risulto positiva al batterio Klebsiella pneumoniae> 1.000.000 cfu/ml.
Sono molto demoralizzata perché non riesco ad uscire da questa situazione; so solo che da quando sono entrata nel vortice degli antibiotici la situazione non è altro che peggiorata e, da essere una persona sanissima, oggi mi ritrovo a dover affrontare questo calvario dove ognuno mi dice di assumere un antibiotico diverso ma di fatto niente mi aiuta a migliorare. Assumo D- mannosio e fermenti ma sembrano non riuscire a contrastare l'insorgere di questo disturbo.
Alla luce dell'urinocultura il mio urologo mi dice di assumere agumentin per una settimana. Mentre il mio ginecologo, quando ancora non sapeva il risultato dell' urinocoltura, mi aveva consigliato una cura di monuril 1 volta a settimana per almeno 1 mese.
Chiedo a qualcuno di voi di spiegarmi bene come sta la questione e le conseguenze sul partner (se anche lui deve fare qualche esame per escludere il rischio di contagio ..)
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.1k visite dal 12/06/2019.
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Approfondimento su Cistite
La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.