Ureteroscopia non riuscita

Buongiorno,
A fine febbraio, a seguito di una colica renale, ho scoperto tramite accertamenti tac in pronto soccorso che ho un calcolo di 8 mm posizionato nell'uretere sx ... in alto appena fuori dal rene.
Finalmente il 22 maggio sono andato in ospedale per effettuare una ureteroscopia per la frammentazione e rimozione del calcolo.
Purtroppo non sono riusciti ad arrivare fino al calcolo poiché il mio uretere è troppo stretto (3mm), in pratica i medici mi hanno detto che lo strumento è riuscito a entrare per soli 3 cm. Mi è stato posizionato uno stent jj e riproveranno a trattare il calcolo successivamente sempre tramite ureteroscopia.
Vorrei chiederVi come sarà la procedura per il prossimo intervento e se c'è la possibilità che nonostante il posizionamento dello stent non riescano a raggiungere il calcolo. L'intervento rispetto a quello del solo posizionamento dello stent sarà più difficoltoso...e il post intervento più doloroso?
Spero di essermi spiegato...ho provato con parole semplici perché non ricordo i termini medici esatti. Vi ringrazio per l'eventuale risposta. Buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Le difficoltà che si incontrano durante un intervento dipendono da molti fattori, in parte legati al malato ed in parte all'operatore, alla sua esperienza, alla disponibilità di strumenti ed accessori idonei. D'ogni modo, fermarsi davanti a delle difficoltà di qualsiasi tipo è sempre un atteggiamento prudente ed assai apprezzabile. Il mantenimento dello stent tende a "preparare" l'uretere, aumentandone la compiacenza al passaggio degli strumenti ed al tempo stesso enedare l'ostruzione dovuta alla presenza del calcolo. Questo avviene con relativa rapidità, il risultato è raggiunto già dopo un paio di settimane, comunque bisogna fare i conti con le liste d'attesa delle strutture pubbliche. L'intervento operativo per la frammentazione/rimozione del calcolo non si differenzia molto dal semplice inserimento dello stent, ovviamente sarà un po' più lungo e comporterà il disporre di una strumentazione ed accessoristica completa. Al termine dell'intervento sarà porobabilemnet inserito un altro stent che lei continuerà a tenere per un periodo variabile tra i pochi giorni e le 2-3 settimane a seconda delle preferenze dell'operatore e dell'andamento dell'intervento stesso.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Infatti una cosa che il medico mi ha detto è che hanno preferito "Non forzare" e inserire lo stent.
In pratica la prossima volta toglieranno lo stent....proveranno ad avvicinarsi al calcolo e alla fine rimetteranno lo stent giusto?
Nel caso non riuscissero anche la prossima volta...quale potrebbe essere il passaggio successivo...se si può prevedere.
grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
E' molto probabile che il prossimo intervento sarà risolutivo, non pensi ora ad altre evenienze.
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Utente
Utente
La ringrazio Dottore.
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Utente
Utente
Buongiorno Dottore,
l'intervento per la rimozione del calcolo non è previsto a breve. Lo stent mi crea un po' di problemi nella vita quotidiana... se passo del tempo in piedi...anche solo un paio di ore avverto un forte dolore ai testicoli e al rene. Assumo tachipirina 1000 ma non mi giova molto e quando il dolore è forte prendo il farmaco lenizak.
Domani dovrei rientrare a lavoro ma sono un po' perplesso visto che nella quotidianità faccio turni da 9 ore in piedi in un negozio...e ho paura di creare ulteriori complicazioni alla mia situazione generale rispetto al problema.
È consigliabile rimanere a riposo fino all'intervento (almeno un altro mese) secondo la sua esperienza?
Sto seguendo una terapia sbagliata x gestire il dolore?

Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Lo stent inserito risolta pressoche sempre fastidioso, anche se l'entità di questo disturbo è assolutamente variabile da caso a caso, andando dal balndo e sopportabile disturbo all'intoilleranza assoluta. Pertanto, non vi sono indicazioni di massima, ognuno deve fare un po' come si sente, senza esagerare, magari aitandosi con un antidolorifico quando necessario. Il compito dello stent si completa già dopo un paio di settimane, pertanto tutto il resto dell'attesa è dettato dai lunghi tempi comuni a tutte le strutture pubbliche.
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Utente
Utente
Grazie Dottore....secondo Lei il lenizak è appropriato oppure dovrei optare per altro farmaco più specifico.
Un altra cosa. Settimana scorsa ho ritirato gli esiti di una urinocoltura ed è risultata positiva a un batteri (enterobacter specie carica 50.000Cfu/ml) che sto trattando con ciprofloxacina.
Questa cosa potrebbe creare problemi per il prossimo intervento?
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Considerato il batterio rilevato e la bassa carica, è molto probabile che l'urocoltura sia falsamente positiva per contaminazione del campione di urina. In assenza di febbre, la terapia antibiotica non sarebbe necessaria, ma se l'ha già iniziata la deve certamente completare. Gli antidolorifici sono potenzialmente tutti efficaci, quello che ci indica è certamente tra i più potenti
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Utente
Utente
buonasera, come scritto sopra ho avuto un problema con un calcolo...poi rimosso con successo al secondo tentativo tramite ureteroscopia.
Ultimamente avevo un po' di disturbi e il mio medico mi ha consigliato di effettuare una tac di controllo.
Ad ottobre avevo effettuato una ecografia addome completo....e non era risultato nulla di anomalo.
Oggi ho ritirato l'esito:
cito una parte "in corrispondenza dei calici del gruppo inferiore si osserva la minuta formazione litiasica di circa 2 mm sia in corrispondenza del rene di destra e sinistra".
Potrebbe spiegarmi il significato?
Sono calcoli?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.5k 1.9k 19
Molto probabilmente si tratta di piccole calcificazioni adese alle papille dei calici inferiori. Non dovrebbero dare alcun fastidio ma sono l'evidente segno che lei ha qualche forma di predisposizione per la formazione dei calcoli, di tipo costituzonale o dovuta alle sue abitudini di vita. Ovviamente non vi sono indicazioni operative di alcun tipo, la situazione va tenuta sotto controllo con delle comuni ecografie eseguite ogni 1-2 anni.
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Utente
Utente
La ringrazio, Lei è sempre molto gentile.