Leggeri dolori al pene. Sospetta prostatite?
Buongiorno Dottori.
Sono un ragazzo omosessuale.
Dopo due giorni da un rapporto sessuale orale ed anale (io soggetto attivo) con un ragazzo, ho iniziato ad avvertire bruciore durante la minzione, ebbi mal di gola e raffreddore. Avvertivo anche un forte prurito credo all’uretra, durante l’eiaculazione. Purtroppo, avendo bevuto alcolici, mi sono spinto a togliere il preservativo ed a penetrare questa persona per qualche minuto. Dopodiché ho ri-indossato il preservativo.
Questi sintomi sono spariti per 3 mesi, fino a tornare di nuovo una settimana fa.
Questa volta, ho avuto leggere fitte al pene in zone diverse, a volte al glande e a volte su altre zone.
Per un paio di giorni ho avuto leggerissimo fastidio ai testicoli che durava qualche minuto, per un paio di volte al giorno.
Ho quindi fatto un esame delle urine, perché pensavo che si trattasse di gonorrea o clamidia, ma il test è risultato negativo ai corrispondenti batteri che causano queste infezioni.
Mi è stato trovato però un altro batterio. L’Haemophilus parainfluenzae. L’analisi parla di numerose colonie .
Il mio medico di base mi ha prescritto Ciperus 750mg da prendere 2 volte al giorno per 6 giorni.
A ieri, l’ultimo giorno della cura, i sintomi sono diminuiti ma non scomparsi. Ho soltanto delle fitte al pene molto sporadiche e assolutamente sopportabili. Quindi ho chiesto al dottore se fosse opportuno prolungare l’assunzione dell’antibiotico, ed il dottore mi ha prescritto la stessa cura di nuovo.
Non ho perdite, ne sangue nelle urine o sperma.
Solo ed esclusivamente i sintomi appena riportati.
Di cosa potrebbe trattarsi?
La cura che il dottore mi ha prescritto può essere adatta?
Sto pensando di vedere uno specialista nel caso i sintomi non dovessero scomparire con l’assunzione di questo secondo scatolo di Ciperus.
Vi ringrazio per l’attenzione.
Sono un ragazzo omosessuale.
Dopo due giorni da un rapporto sessuale orale ed anale (io soggetto attivo) con un ragazzo, ho iniziato ad avvertire bruciore durante la minzione, ebbi mal di gola e raffreddore. Avvertivo anche un forte prurito credo all’uretra, durante l’eiaculazione. Purtroppo, avendo bevuto alcolici, mi sono spinto a togliere il preservativo ed a penetrare questa persona per qualche minuto. Dopodiché ho ri-indossato il preservativo.
Questi sintomi sono spariti per 3 mesi, fino a tornare di nuovo una settimana fa.
Questa volta, ho avuto leggere fitte al pene in zone diverse, a volte al glande e a volte su altre zone.
Per un paio di giorni ho avuto leggerissimo fastidio ai testicoli che durava qualche minuto, per un paio di volte al giorno.
Ho quindi fatto un esame delle urine, perché pensavo che si trattasse di gonorrea o clamidia, ma il test è risultato negativo ai corrispondenti batteri che causano queste infezioni.
Mi è stato trovato però un altro batterio. L’Haemophilus parainfluenzae. L’analisi parla di numerose colonie .
Il mio medico di base mi ha prescritto Ciperus 750mg da prendere 2 volte al giorno per 6 giorni.
A ieri, l’ultimo giorno della cura, i sintomi sono diminuiti ma non scomparsi. Ho soltanto delle fitte al pene molto sporadiche e assolutamente sopportabili. Quindi ho chiesto al dottore se fosse opportuno prolungare l’assunzione dell’antibiotico, ed il dottore mi ha prescritto la stessa cura di nuovo.
Non ho perdite, ne sangue nelle urine o sperma.
Solo ed esclusivamente i sintomi appena riportati.
Di cosa potrebbe trattarsi?
La cura che il dottore mi ha prescritto può essere adatta?
Sto pensando di vedere uno specialista nel caso i sintomi non dovessero scomparire con l’assunzione di questo secondo scatolo di Ciperus.
Vi ringrazio per l’attenzione.
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Il batterio di cui ci riferisce non è comunemente coinvolto nelle infezioni urogenitali, tanto che bisogna sempre pensare alla possibilità di una contaminazione del campione di urina o liquido seminale da parte di batteri opportunisti che colonizzano la pelle dell'area genitale. D'ogni modo, ora la terapia volge al termine, possiamo solo valutare l'evoluzione dei disturbi, considerando che buona parte delle infiammazioni della prostata non hanno una causa infettiva, ma solo irritativo/congestizia. Pertanto in base all'evoluzione del disturbo si deciderà se ripeere le conture tra 2-3 settimane.
Altro discorso per le possibili infezioni virali sessualmente trasmesse, per le quali il rischio è ovviamente elevatissimo in un rapporto non protetto. In linea di massima sarebbe opportuno effettuare tutti i controlli necessari presso un centro MST. Molto dipende comunque dal livello di confidenza che ha con il suo partner.
Altro discorso per le possibili infezioni virali sessualmente trasmesse, per le quali il rischio è ovviamente elevatissimo in un rapporto non protetto. In linea di massima sarebbe opportuno effettuare tutti i controlli necessari presso un centro MST. Molto dipende comunque dal livello di confidenza che ha con il suo partner.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Dott. Piana, grazie per la risposta.
Cercando su google ho trovato ricerche in inglese che documentavano Uretriti e Prostatiti di origine batterica causate proprio da quel batterio.
Potrebbe trattarsi di casi rari... che sia successo proprio a me?
Non vedo altra spiegazione dato che dalla ricerca batteriologica è venuto fuori solo questo batterio. Oltre a questo test ho fatto uno per l’HIV ed uno per la sifilide, risultati entrambi negativi.
Il problema è nato due giorni dopo quel rapporto.
Potrebbe esserci qualche altra ragione? Cosa causa i sintomi descritti?
Sicuramente vedrò un urologo appena finirò la cura. Vi faccio domande perché sono davvero in panico.
Avrei anche un’ultima domanda generica, dopodiché non insisterò più.
Assumendo un antibiotico per il tempo prescritto dal medico ed avere ancora sintomi, anche se lievi, alla fine della cura, significa che il batterio è ancora attivo o bisognerà aspettare un po’ per far sì che i sintomi scompaiano dopo l’eliminazione di un batterio?
Grazie mille per la pazienza.
Cercando su google ho trovato ricerche in inglese che documentavano Uretriti e Prostatiti di origine batterica causate proprio da quel batterio.
Potrebbe trattarsi di casi rari... che sia successo proprio a me?
Non vedo altra spiegazione dato che dalla ricerca batteriologica è venuto fuori solo questo batterio. Oltre a questo test ho fatto uno per l’HIV ed uno per la sifilide, risultati entrambi negativi.
Il problema è nato due giorni dopo quel rapporto.
Potrebbe esserci qualche altra ragione? Cosa causa i sintomi descritti?
Sicuramente vedrò un urologo appena finirò la cura. Vi faccio domande perché sono davvero in panico.
Avrei anche un’ultima domanda generica, dopodiché non insisterò più.
Assumendo un antibiotico per il tempo prescritto dal medico ed avere ancora sintomi, anche se lievi, alla fine della cura, significa che il batterio è ancora attivo o bisognerà aspettare un po’ per far sì che i sintomi scompaiano dopo l’eliminazione di un batterio?
Grazie mille per la pazienza.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.1k visite dal 03/06/2019.
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