Prostata a ecostruttura disomogenea
Gentilissimi,
volevo chiedere un vostro parere in merito alla mia situazione: ho 38 anni, un anno e mezzo fa ho avuto un problema di prostata ingrossata e relativa prostatite. Analisi delle urine e urinocoltura pulitissime. Ho provveduto ad una visita specialista e l'urologo mi ha diagnosticato una prostatite abatterica, con la prostata tornata alla normalità ma che aveva una leggera perdita di consistenza (mi è stata segnalata anche una leggera candida intestinale).
Dopo una cura di qualche mese (Levoxacin, Permixon, Diflucan) la situazione è tornata abbastanza normale. In questi mesi però il fastidio spesso si ripresenta, sembrerebbe in concomitanza con disbiosi intestinale (soffro di colon irritabile e a volte ragadi) o con l'assunzione di alimenti non adatti (anche se ancora non riesco bene a capire cosa lo scatena): sento una sorta di leggero bruciore nella zona della prostata, anche non ho più avuto il problema di alzarmi la notte a fare pipì. Le minzioni in certi casi sono frequenti, ad esempio dopo un rapporto sessuale. Non ho alcun problema a livello di erezione né dolori veri e propri, solo dei fastidi e a volte una sorta di "ipersensibilità" a seguito di un orgasmo.
Ho approfittato di uno screening ecografico gratuito alla prostata nella mia città qualche giorno fa per fare un controllo (seppure "superficiale" con l'ecografia sovrapubica). il medico mi ha segnalato quanto segue:
prostata nelle dimensioni di 38 x 30 mm;
ecostruttura disomogenea (probabilmente dovuta dalla prostatite).
Volevo chiedervi se le dimensioni sono nella normalità e se l'ecostruttura disomogenea mi dovrebbe far preoccupare, dato che è passato già del tempo dall'attacco "grave" della prostatite. Spero in una vostra! Saluti e buon lavoro!
volevo chiedere un vostro parere in merito alla mia situazione: ho 38 anni, un anno e mezzo fa ho avuto un problema di prostata ingrossata e relativa prostatite. Analisi delle urine e urinocoltura pulitissime. Ho provveduto ad una visita specialista e l'urologo mi ha diagnosticato una prostatite abatterica, con la prostata tornata alla normalità ma che aveva una leggera perdita di consistenza (mi è stata segnalata anche una leggera candida intestinale).
Dopo una cura di qualche mese (Levoxacin, Permixon, Diflucan) la situazione è tornata abbastanza normale. In questi mesi però il fastidio spesso si ripresenta, sembrerebbe in concomitanza con disbiosi intestinale (soffro di colon irritabile e a volte ragadi) o con l'assunzione di alimenti non adatti (anche se ancora non riesco bene a capire cosa lo scatena): sento una sorta di leggero bruciore nella zona della prostata, anche non ho più avuto il problema di alzarmi la notte a fare pipì. Le minzioni in certi casi sono frequenti, ad esempio dopo un rapporto sessuale. Non ho alcun problema a livello di erezione né dolori veri e propri, solo dei fastidi e a volte una sorta di "ipersensibilità" a seguito di un orgasmo.
Ho approfittato di uno screening ecografico gratuito alla prostata nella mia città qualche giorno fa per fare un controllo (seppure "superficiale" con l'ecografia sovrapubica). il medico mi ha segnalato quanto segue:
prostata nelle dimensioni di 38 x 30 mm;
ecostruttura disomogenea (probabilmente dovuta dalla prostatite).
Volevo chiedervi se le dimensioni sono nella normalità e se l'ecostruttura disomogenea mi dovrebbe far preoccupare, dato che è passato già del tempo dall'attacco "grave" della prostatite. Spero in una vostra! Saluti e buon lavoro!
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I rapporti tra le basse vie urinarie e l'intestino sono strettissimi ed in una situazione come la sua senz'altro è sull'intestino che va riposta la maggior parte dele attenzioni. La prostata e la vescica rischiano di essere le vittime innocenti di problemi che traggono altrove la loro causa. La sua prostata ha dimensioni regolari per la sua età e mostra gli evidenti segni di una precedente infiammazione. Queste alterazioni sono in genere stabili ed una volta instaurate non si modificano più nel tempo. Talora si può rilevare la comparsa di qualche calcificazione. Per il resto, è noto quanto i disturbi da prostatite siano tipicamente oscillanti e che non esistano terapia sicuramente risolutive. Ancora una volta le raccomandiamo di affrontare seriamente il problema intestinale con l'aiuto di un gastro-enterologo ed un nutrizionista.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 23.8k visite dal 25/05/2019.
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Approfondimento su Prostatite
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