Cancro prostata

Mio padre ha 78 anni. Nel settembre 2005 gli è stato diagnosticato un adenocarcinoma scarsamente differenziato grado 7°=4+3 sec. Gleason, la neoplasia interessava il 70% dei frustoli di entrambi i lobi. Dalla tac, sempre del 2005, fu rilevata lungo l’asse iliaco di dx la presenza di formazione nodulare con diametro di 3 cm la cui natura linfonodale era verosimile. La scintigrafia ossea non rilevò aree patologiche. Il PSA era di 63,50. L’urologo gli assegnò una compressa al dì di casodex da 50 e 1 puntura di decaptyl da 11,25 ogni 3 mesi. Dopo quattro mesi ha rifatto la tac e la presenza di noduli lungo l’asse iliaco non cera più. Anche il PSA continuava a scendere sino a raggiungere il valore di 0,03 nel gennaio 2007. Successivamente il PSA è iniziato a salire passando a:
0,07 nell’ottobre 2007
0,08 nel mese di gennaio 2008
0,14 nel mese di giugno 2008
0,20 nel mese di gennaio 2009
Tutti gli altri accertamenti risultano negativi.
L’urologo dopo la presa visione delle analisi di gennaio 2009, ha deciso di far sospendere il casodex 50 per i prossimi tre mesi e di sostituire la puntura di decaptyl da 11.25 con l’ENANTONE da 11,25.
Ha giustificato la sospensione del casodex con il fatto che i ricettori si possano rigenerare; mentre la sostituzione del Decaptyl con l’Enantone con il fatto che sono due punture equivalenti, con gli stessi principi attivi.
La mia preoccupazione consiste, che con la terapia seguita sino ad oggi comunque il PSA era sotto controllo, con questa variazione potrebbe esserci una degenerazione della malattia?
Nel caso il PSA dovesse aumentare la radioterapia potrebbe essere un rimedio?
Nell’attesa di una Vostra ringrazio di cuore. Antonio