I medici mi avevano diagnosticato una piccola infiammazione prostatica
Sono 15 mesi che ho disturbi alla punta del pene (bruciore,raramente dolore,senso di pesantezza del pene,formicolii vari alla punta ed ai testicoli,senso di presenza di corpo estraneo all'interno)Mi sono sottoposto a diverse visite mediche di urologi e andrologi ed ho effettuato diversi accertamenti tra cui diversi tamponi uretrali e varie spermioculture ed urunoculture che hanno evidenziato inizialmente E.Coli e successivamente enterococco fegalis.I medici mi avevano diagnosticato una piccola infiammazione prostatica e sono stato curato con diversi antibiotici ed antinfiammatori ( 9 mesi di cure).Tutto ciò non ha sortito nulla e le cure sono state vane.Attualmente gli ultimi tre medici asseriscono che non ho nulla però i fastidi non sono mutati.Sinceramente non so più cosa fare anche perchè i fastidi hanno sconvolto il mio modo di vivere ed hanno compromesso anche la sfera sessuale.Grazie anticipatamente per ogni vostro consiglio e suggerimento
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Caro lettore 14349,
non è semplice esprimere giudizi sul suo caso senza poterla visitare o vedere gli accertamenti effettuati.
Ogni altro commento , temo, potrebbe solo creare ulteriore confusione.
Si rivolga ad un urologo, magari in una struttura pubblica
(cerchi il Dottor Maffucci al Monaldi a mio nome)
cari saluti
non è semplice esprimere giudizi sul suo caso senza poterla visitare o vedere gli accertamenti effettuati.
Ogni altro commento , temo, potrebbe solo creare ulteriore confusione.
Si rivolga ad un urologo, magari in una struttura pubblica
(cerchi il Dottor Maffucci al Monaldi a mio nome)
cari saluti
Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org
[#3]
Ex utente
Per una maggiore chirificazione del mio caso le descrivo in modo più dettagliato il tutto:
agli inizi di marzo 2005 avverto un bruciore durante la fuoriuscita di urina il mio medico curante credendo in una cistite mi prescrive del monuril ma i fastidi persistono e dopo 10 giorni effettuo una urinocoltura dalla quale si evidenzia una carica batterica E.Coli.Mi viene prescritto una cura di antibiotico cavulin che risolve in parte l'infezione in quanto successivamente ripetuta la urinocoltura la carica batterica persiste e rifaccio una cura di iniezioni di zetamicin per 8 giorni.N el frattempo sul glande compaiono dei puntini rossi che dopo una decina di giorni spariscono per poi ricomparire e ciò si verifica per più di tre mesi.Nel frattempo mi rivolgo ad un urologo il quale dopo visita mi prescrive un tampone uretrale per la ricerca di eventuali infezioni. Esito del tampone streptococco fecalis e successiva cura di ciproxin 500 per 10 giorni con aggiunta di 10 supposte di mictasone.Terminata la cura i fastidi non sono mai cambiati e mi rivolgo ad un altro urologo il quale mi diagnostica una congestione prostatica e mi prescrive antinfiammatori ed antibiotici.Terminata l'ulteriore cura la sintomatoligia non mutava ed effettuavo una urinocoltura che dava esito negativo ed una spermiocultura che presentava batteri di gruppo D.Altra cura Augumentin per 10 giorni e al termine altro antibiotico per ulteriori 7 giorni di cui non ricordo il nome.Nel mentre di tutte queste cure sul glande(lateralmente sui due lati) comparivono e scomparivano delle macchie di colore violaceo che i medici attribuivano all'assunzione degli antibiotici.Poichè i fastidi erano sempre presenti mi rivolgevo ad uno specialista urologo-andrologo il quale attribuiva il tutto ad una ifiammazione prostatica.Effettuavo transrettale ed effettivamente si evidenziava una piccolissima infiammazione.Altre cure di unidrox, antinfiammatori e altri cicli di mictasone accompagnati anche da prostaten (cicli effettuati per tre mesi).Poichè i fastidi continuavano a persistere mi prescrivevano urinocolture, spermioculture e ulteriore tampone.Le prime due davano esito negativo il tampone presentava ancora streptococco fecalis.Altre cure di antibiotici di cui non ricordo il nome. Mi rivolgevo così ad altro medico il quale dpo visita e dopo transrettale mi diceva di non avere nulla e che i miei fastidi da accertamenti clinici e da visita non erano giustificati.La stessa cosa mi è stata riferita anche da altri due medici. A tuttoggi i fastidi sono rimasti quasi immutati ed ora sono in attesa degli esiti degli esami suggeriti dal dott.Guercini.Chiedo scusa di eventuali errori di scrittura e ringrazio tutti coloro che fanno parte di questo forum in particolare Lei dott.Pozza per la gentilezza e la pazienza.Cordiali saluti
agli inizi di marzo 2005 avverto un bruciore durante la fuoriuscita di urina il mio medico curante credendo in una cistite mi prescrive del monuril ma i fastidi persistono e dopo 10 giorni effettuo una urinocoltura dalla quale si evidenzia una carica batterica E.Coli.Mi viene prescritto una cura di antibiotico cavulin che risolve in parte l'infezione in quanto successivamente ripetuta la urinocoltura la carica batterica persiste e rifaccio una cura di iniezioni di zetamicin per 8 giorni.N el frattempo sul glande compaiono dei puntini rossi che dopo una decina di giorni spariscono per poi ricomparire e ciò si verifica per più di tre mesi.Nel frattempo mi rivolgo ad un urologo il quale dopo visita mi prescrive un tampone uretrale per la ricerca di eventuali infezioni. Esito del tampone streptococco fecalis e successiva cura di ciproxin 500 per 10 giorni con aggiunta di 10 supposte di mictasone.Terminata la cura i fastidi non sono mai cambiati e mi rivolgo ad un altro urologo il quale mi diagnostica una congestione prostatica e mi prescrive antinfiammatori ed antibiotici.Terminata l'ulteriore cura la sintomatoligia non mutava ed effettuavo una urinocoltura che dava esito negativo ed una spermiocultura che presentava batteri di gruppo D.Altra cura Augumentin per 10 giorni e al termine altro antibiotico per ulteriori 7 giorni di cui non ricordo il nome.Nel mentre di tutte queste cure sul glande(lateralmente sui due lati) comparivono e scomparivano delle macchie di colore violaceo che i medici attribuivano all'assunzione degli antibiotici.Poichè i fastidi erano sempre presenti mi rivolgevo ad uno specialista urologo-andrologo il quale attribuiva il tutto ad una ifiammazione prostatica.Effettuavo transrettale ed effettivamente si evidenziava una piccolissima infiammazione.Altre cure di unidrox, antinfiammatori e altri cicli di mictasone accompagnati anche da prostaten (cicli effettuati per tre mesi).Poichè i fastidi continuavano a persistere mi prescrivevano urinocolture, spermioculture e ulteriore tampone.Le prime due davano esito negativo il tampone presentava ancora streptococco fecalis.Altre cure di antibiotici di cui non ricordo il nome. Mi rivolgevo così ad altro medico il quale dpo visita e dopo transrettale mi diceva di non avere nulla e che i miei fastidi da accertamenti clinici e da visita non erano giustificati.La stessa cosa mi è stata riferita anche da altri due medici. A tuttoggi i fastidi sono rimasti quasi immutati ed ora sono in attesa degli esiti degli esami suggeriti dal dott.Guercini.Chiedo scusa di eventuali errori di scrittura e ringrazio tutti coloro che fanno parte di questo forum in particolare Lei dott.Pozza per la gentilezza e la pazienza.Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 11.1k visite dal 22/05/2006.
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