Nodulo esofitico rene

In seguito a ecografia addominale viene constato:
"Attualmente al terzo superiore del rene sinistro si riconosce formazione nodulare
prevalentemente solida parzialmente esofitica, ad ecostruttura un poco disomogenea
(diametro massimo 2 cm circa): rilievo fortemente sospetto per piccola lesione
nodulare eteroplastica renale e che merita di approfondimento diagnostico con TC
addome-pelvi senza/con mezzo di contrasto."
Lo scorso anno ad un analoga ecografia non era emerso nulla di simile.
Sono molto preoccupato perchè il medico di base si è espresso in totale sicurezza per un tumore, escludendo problemi meno pesanti.
In attesa di TAC che effettuerò a breve chiedo:
1. allo stato attuale delle indagini il tumore è l'unica ipotesi?
2. in questo caso malaugurato quali ipotesi terapeutiche sono possibili?

Soffro anche di poliposi adenomatosa attenuata, con test DNA negativo per la familiarità

Ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Prima dell’esito della TAC non è possibile esprimere un giudizio definitivo. Se si confermasse l’ipotesi più probabile, la lesione potrà essere asportata in modo selettivo, oggigiorno la laparoscopia permette di effettuare l’intervento in modo mini-invasivo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la sua cortese sollecitudine. So che mi aggrappo un poco agli specchi, ma da quanto dice l'evento negativo è probabile ma non certo. Le faccio allora una domanda stupida: di che altro si potrebbe trattare? Logicamente è un discorso per assurdo, me ne rendo conto.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Potrebbe trattarsi di una manifestazione benigna (es. angiomiolipoma, oncocitoma) ma la diagnosi definitiva avverrebbe comunque solo sull'esame istologico del pezzo asportato.
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Utente
Utente
Ancora grazie.
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Utente
Utente
Ho eseguito la TAC che mi preoccupa ancora di più:" al terzo medio sul versante posterolaterale si riconosce formazione tondeggiante di 25 mm caratterizzata da ispessimento delle pareti con enhancement dopo mdc da riferire a formazione cistica complicata (Bosniak 4) meritevole di valutazione specialistica urologica".
Da quello che ho capito è una formazione maligna che va asportata: mi chiedo se da quel che si legge nel referto il rene verà tolto del tutto o solo in parte . In secondo luogo quale è il livello di pericolosità di tale formazione. In terzo luogo se normalmente dopo l'intervento ci sarà anche chemioterapia. Infine, dato che lo scorso anno non era stata rilevata dall'ecografia, è possibile che sia cresciuta in un anno a queste dimensioni? oppure non è stata vista?
Ringrazio in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Si confermano dunque le indicazioni da noi ipotizzate nel nostro primo contributo. Qualsiasi sarà il risuòtato istologico si tratterà di una diagnosi precoce, con ottime probabilità di risoluzione definitiva. In genere non vi sono indicazioni alla chemioterapia adiuvante.
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Utente
Utente
La ringrazio e ancora due domande:
1. è possibile che la formazione sia cresciuta in un anno oppure è probabile che lo scorso anno non sia stata "vista"?
2. se è cresciuta in un anno, si tratta di crescita che è segno di maggior pericolosità?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
1. L’ecografia è un’indagine i cui risultati dipendono molto da chi la sta eseguendo in quel momento, la sua esperienza, l’apparecchio utilizzato, eccetera. D’ogni modo, la formazione è certamente aumentata di volume nel frattempo.
2. Non è detto.
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Utente
Utente
Ancora grazie. Il rimuginio però continua e da quanto capisco la cisti Bosniak 4 è sicuramente maligna:ma allora è un tumore? Perché non viene definito così?
So che abuso della sua pazienza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Le diagnosi definitive si esprimono unicamente con l'esame istologico, tutto il resto sono supposizioni e statistica. I
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Utente
Utente
Grazie ancora per la sua più che sollecita cortesia.
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Utente
Utente
Oggi, ultimo passo, ho visto l'urologo della struttura ospedaliera pubblica che prenderà in carico l'intervento, assolutamente necessario come da lei detto. La situazione è stata esaminata in profondità. L'aspetto che più mi preoccupa, i tempi di attesa: si parla di due o tre mesi, ma c'è agosto e quindi magari, penso, si slitta a settembre. È tardi data la mia situazione? È opportuno invece che io cerchi di accelerare i tempi rivolgendomi ad altra struttura? Grazie in anticipo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Compatibilmente con le liste d'attesa delle strutture pubbliche, un paio di mesi parrebbe essere il tempo massimo entro cui il problema dovrebbe essere risolto.
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Utente
Utente
Egregio dottore, l'itinerario procede. Mi si affaccia la possibilità di intervento tra la metà e la fine di luglio in una struttura privata di alto livello. Le domande che le volevo porre sono
1. : la procedura normale per l'escissione della ciste Bosniak 4 prevede in sede di intervento l'analisi citologica del margine renale per valutare se procedere a fondo?
2.viene eseguito l'esame istologico della ciste una volta estratta?
3. L'urologo mi ha detto che la cisti va estratta intera, altrimenti c'è il rischio che le cellule tumorali si diffondano nell'organismo con tutti i pericoli connessi. Stanno proprio così le cose?
Ringrazio in anticipo, penso capisca ansua e dubbi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
1 Generalmente no, dipende comunque dalle preferenze dell'operatore.
2. Certo
3. Si cerca in effetti di fare così.
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Utente
Utente
Spero di non essere troppo di disturbo, ma ho un'altra domanda da porgerle: nelle immagini della TAC , che differenza si presenta tra una cisti Bosniak 4 e un tumore al rene? Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
La cisti ha sempre e comunque una predominante componente liquida, anche se nelle forme più sospette può presentare pareti irregolari od altri elementi di sospetto. L'aspetto francamente tumorale si riferisce invece ad una lesione completamente solida.
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Utente
Utente
Non posso che ringraziarla per la sollecita e precisa risposta, come tutte le altre volte del resto!
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Utente
Utente
Giovedì della scorsa settimana sono stato operato, tutto bene, sono in fase di ripresa, ma il paziente ha sempre dubbi. Lunedì mi è stato tolto il drenaggio prima delle dimissioni, ad oggi percepisco,diciamo approssimativamente,nella parte anteriore dell'addome tra ombelico e fianco, un rigonfiamento, una sacca delle dimensioni di una mano, come se ci fosse del liquido che mi dà non dolore vero e proprio, ma indolenzimento, fastidio soprattutto quando cammino, la pelle in quella zona è ipersensibile. Non ho febbre, le funzioni intestinali e urinarie sono a posto. Siccome alla dimissione il medico è stato oltremodo succinto, ricorro a lei. La ringrazio e mi scuso.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Come pensa che la si possa ragguagliare se non ci fornisce alcun dettaglio sulle modalità dell'intervento?
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Utente
Utente
Egregio professore, che posso dire se non scusarmi?. Cercherò da profano di darle le informazioni che mi chiede anche se i medici sono stati molto succinti come le dicevo. L.intervento è avvenuto per asportazione di cisti Bosniak 4 (definita "solida" dal primario), dal rene sinistro, III medio, parzialmente esofitica, cm. 2.5x3. Procedura laparoscopica tridimensionale. Al fianco sx/dorso ci sono le suture (4) degli ingressi degli strumenti. Anteriormente il segno dell'uscita del tubicino del drenaggio sullo stesso piano dell'ombelico è vicino al fianco. Non ho altre informazioni se non che prima dell'intervento sul rene è stato necessario liberarlo da una notevole massa di grasso, così mi è stato detto. Non so dirle altro, capisco che la metto in difficoltà e non vorrei abusare oltre della sua disponibilità che già ho messo a dura prova. Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Professore non sono e sentirselo dire, come ben si sa, porta anche un po' di jella ...
Scherzi a parte, se si è trattato di un intervento laparoscopico si può presumere che l'invasività sia stata modesta, a parte il fatto che la sua importante obesità abbia intralciato abbastanza ed allungato i tempi. Noi chirurghi vorremmo solo operare giovani magri, ma questo accade piuttosto di rado! Il decrso dovrebbe essere comunque rapido, un certo grado di fastidio è giustificabile, ma dovrebbe stabilizzarsi gradualmente nell'arco di alcune settimane.
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Utente
Utente
Davvero dire professore porta jella ? Chiedo scusa e farò anch'io gli scongiuri per lei. Grazie ancora per la pazienza che ha portato.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
A chi non lo è, certamente. Oggigiorno si possono fregiare del titolo di professore solo i titolari di una cattedra universitaria ed i loro associati. Pertanto relativamente pochi medici in tutta Italia. Tuto il resto è vanagloria.
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Utente
Utente
MATERIALE:
RENE, NEOFORMAZIONE RENALE SINISTRO
NOTIZIE CLINICHE E QUESITO DIAGNOSTICO:
Neoformazione renale sinistra III medio parzialmente esofitica cm 2x3.
N. renale.
REPERTO MACROSCOPICO:
Nodulo di cm. 1,7x1,4x1,2 di colore grigiastro, delimitato da verosimile capsula che mostra ufla soluzione di continuità di cm. 1,4 (di più verosimile natura iatrogena) che mostra, in sezione, aspetto solido e colore disomogeneo dal giallo al rosso scuro.
Aderisce cercine di tessuto fibroadiposo di cm. 1.
Si marca in BLU la soluzione di continuità della capsula, in ROSSO la superficie esterna.
A1-A4: nodulo in toto (Al-A3: prelievi centrali, A4: prelievi periferici)
(materiale incluso in toto)
FRUss
REPERTO MICROSCOPICO:
Le multiple sezioni eseguite su nodulo macroscopicamente descritto corrispondono, istologicamente, a proliferazione
neoplastica epiteliale, a crescita prevalentemente solida con alcune lacune cistiche, di elementi a nucleo di piccole e medie dimensioni privo di evidenti nucleoli circondato da ampio citoplasma chiaro "otticamente vuoto" (Grading System sec. WHO 2016: grado l/ll; grado sec. Fuhrman: I/Il) associato a denso network vascolare con focali aree di involuzione emorragica e depositi di embsiderina. Presente embolizzazazione vascolare.
La proliferazione appare borda da rima di tessuto fibroso in continuità con parenchima renale indenne.
Focalmente la neoplasia giunge a ridotto del profilo esterno contrassegnato da inchiostro di china e sul margine riferito come lacerazione iatrogena.
Tessuto adiposo adeso esente da infiltrazione neoplastica.
DIAGNOSI:
Carcinoma a cellula chiare del rene (vedi reperto microscopico).

Mio commento:

Prevista TAC tra 8/10 mesi, il chirurgo è stato oltremodo tranquiizzante. Da quel che ho capito il tumore è stato rimosso per intero, non ci sono interessamenti neoplastici che vadano oltre il bordo esterno della ciste asportata: ho capito bene? il problema è risolto?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Il problema è risolto. Concordiamo sui tempi del prossimo controllo.
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Utente
Utente
Grazie ancora per la sua pazienza, i suoi incoraggiamenti e la sua celerità nella risposta.
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Utente
Utente
A distanza di un mese dalla asportazione laparoscopica di un tumore al rene sx di circa 3 pcm, percepisco, come le ho detto in un precedente post, nella parte anteriore dell'addome tra ombelico e fianco sx, un rigonfiamento, una sacca delle dimensioni di una mano, che mi dà non dolore vero e proprio, ma indolenzimento, fastidio soprattutto quando cammino, la pelle in quella zona è ipersensibile. La percezione è evidente sia visivamente che alla palpazione quando sono in piedi, mentre da sdraiato quasi scompare. Anche premendo con una certa forza, non sento grande dolore, Non ho febbre, le funzioni intestinali e urinarie sono a posto. Sono in attesa di ecografia per dirimere la questione, il mio medico non si è sbilanciato, accenna a ernia o collasso muscolare, si affida all'ecografia. So che le chiedo l'impossibile, ma di cosa si può trattare? L'ecografia col servizio sanitario al momento ha tempi lunghi, primi di ottobre: è il caso che l'anticipi a pagamento?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Posto che a distanza sia impossibile giudicare con precisione, il dubbio verte principalmente sulla presenza di un piccolo laparocele o lombocele, favorito dall’obesità e dalla scarsa consistenza muscolare. Nulla di preoccupante di per sé, dipende dal fastidio che può dare, che é molto soggettivo.
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Utente
Utente
Non posso che ringraziarla ancora. Nell'ipotesi da lei fatta, che indicazioni terapeutiche potrebbero essere indicate?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Perdere 25 kg di peso ...
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Utente
Utente
.... ero orgoglioso di aver perso 7,5 kg (da 89 a 81.5 per 1.70 di altezza...). Non esiste una terapia chirurgica?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Se lei resta sovrappeso, ogni riparazione chirurgica sarebbe assolutamente vana. Se si è già messo d'impegno continui e cerchi di perdere altri 10 kg almeno.
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Utente
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Il calo ponderale risolverebbe il problema?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Lo migliorerebbe senz'altro, tanto da rendere probabilemente inutile una correzione chirurgica.
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Utente
Utente
Grazie ancora. Se non la disturbo, la terrò al corrente.
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Utente
Utente
Eseguito ecografia: non ematomi nel contesto delle strutture muscolari, né in sede sotto cutanea , non ernie. Non raccolte perineali, né versamento libero in pelvi in esiti di intervento di enuclearizzazione polare superiore del rene di sx.


Tutto ok allora? Aspetto il riassorbimento con pazienza?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Certo, tutto bene.
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Utente
Utente
Egregio dottore, le sarò sempre riconoscente, la sua capacità di capire le problematiche del paziente; la sua competenza e la sua grande pazienza nel rispondere a quesiti non sempre chiari mi fa dire che se TUTTI i medici fossero come lei in Italia la reazione medico-paziente sarebbe di esempio. Ancora grazie.
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Utente
Utente
Egregio dottore, speravo di non disturbarla più, ma il rigonfiamento permaneva, ho eseguito un'ulteriore indagine ecografica con questa diagnosi: In fossa iliaca sinistra è riconoscibile diastasi di circa 3 cm tra il profilo laterale del muscolo retto dell'addome e il profilo mediale dell'obliquo esterno. La fascia addominale è contigua senza immagini riferibili a ernia o laparocele.
La dottoressa mi ha detto che non potrà migliorare, ma solo eventualmente peggiorare (ernia), esclude che vi possa essere un intervento chirurgico che viene realizzato solo in presenza di ernia, consiglia una fascia di contenimento, attività fisica leggera come il nuoto.
Io le chiedo:
1. posso fare qualcosa di più per rendere meno pesante il problema?
2. è assolutamente da escludere un intervento chirurgico per miglliorare la situazione?
3. a che genere di specialista potrei rivolgermi per avere suggerimenti su qualche attività fisica che aiuti il contenimento del problema su esercizi palliativi?
Grazie e resto in fiduciosa attesa di una sua risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Questo tipo di problema esula dalle competenze dell'urologo, le conisglieremmo di sentire il parere di un chirurgo plastico.