Nicturia
Buongiorno,sono un ragazzo di 28 anni,normopeso con una regolare attività fisica.Come da titolo soffro ormai da tempo(circa 8 anni) di nicturia,se così può esser definita.Mi capita infatti costantemente (intendo ogni singola notte) di alzarmi almeno una volta,talvolta anche 2,per urinare,spesso intorno alle 4/5 di mattina(premetto che urino sempre anche appena prima di coricarmi e che non assumo eccessive quantità di liquidi durante il giorno).Mi capitano poi sporadicamente nottate insonni nella quale addirittura avverto lo stimolo anche a distanze estremamente ravvicinate(mezz’ora per intenderci),e spesse volte la quantità di urina emessa non è ridotta,ma anzi è come se l’avessi tenuta per 3-4 ore.Il mitto è in alcuni casi flebile,intermittente e talvolta ho come una sorta di esitazione all’inizio dell’atto.Durante il giorno invece vado in bagno ogni 3 ore tendenzialmente.Ho svolto gli esami di routine(sangue-urino cultura)nella norma,ho effettuato un ecografia dell’addome inferiore dal quale non è emerso nulla,diverse visite urologiche nella quale mi è sempre stato detto che la prostata è perfettamente normale,lasciandomi poi intendere che il mio parrebbe essere un problema psicogeno.Ritengo che sicuramente da parte mia ci possa essere una situazione d’ansia,ma riflettendoci ritengo anche quest’ansia sia più una conseguenza di questa mia situazione piuttosto che la causa(non vedo come la mente possa influire sul quantitativo di urina prodotto nell’arco di una giornata).Vi chiedo quindi quali esami potrei ancora sostenere per approfondire ed indagare correttamente questa mia condizione.In attesa di una risposta,vi salutò cordialmente.
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Vi sono individui che si svegliano per urinare 1-2 volte fin da giovani e per tutta la vita, non manifestando altri disturbi in ambito uro-genitale. Avendo opportunamente escluso qualsiasi altra causa, la situazione è da definire come un atteggiamento funzionale e non patologico, ovvero si tratta di una vescica in via congenita "più piccola" oppure "meno elastica". Ci pare che il suo caso possa rientare in questo quadro, considerato che sono stati eseguiti degli accertamenti e delle visite da parte di specialisti diversi. Se i risvegli notturni sono per lei molto fastidiosi, si può pensare di intervenire in modo palliativo, riducendo l'assunzione serale di liquidi o somministrando dei farmaci che tendono a ridurre lo stimolo notturno (vasopressina, para-simpatico-litici). Raramente è però necessario ricorrere a questi farmaci che, ripetiamo, non hanno una funzione curativa ma unicamente palliativa.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.5k visite dal 17/05/2019.
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