Calcolo nello scavo scavo pelvico

Buongiorno, avevo un calcolo nel rene destro che circa un mese e mezzo fa mi ha portato coliche e febbre.
Ora ho fatto una diretta renale e il calcolo (abbastanza grosso da espellere naturalmente) si trova nello scavo pelvico.
L'urologo che mi sta curando mi ha detto che innanzitutto il calcolo va trattato chirurgicamente e al di là di quanto possa arrivare ancora più giù, durante l'intervento quasi sicuramente andrà posizionato uno stent ureterale in quanto, se il calcolo è consistente e duro da polverizzare, l'uretere verrà in qualche modo sollecitato.
Purtroppo tre mesi fa sono stato operato di rirs all'altro rene (per un altro calcolo) e ho portato lo stent per un mese con tanto di febbre e disturbi vari.
mi auguravo quindi che il calcolo una volta arrivato in vescica, venisse trattato senza necessariamente inserire lo stent.
Vorrei chiarimenti in merito.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Lei non ci riferisce le dimensioni di codesto calcolo, poiché queste sono cruciali nel prevedere quale possa essere il suo destino. In gener calcoli al di sotto dei 6-7 mm possono essere teoricamente espulsi spontaneamente, sempre che il processo di espulsione non sia causa di coliche troppo frequenti od altre complicazioni (es. febbre). Quando il calcolo passa finalmente in vescica, generalmente viene espulso all'esterno molto velocemente e spesso in modo inavvertito. In genere ci si pone il limite massimo di 3-4 settimane, dopo le quali il calcolo, se ancora presente, deve essere necessariamente essere rimosso con un intervento endoscopico (ureteroscopia operativa). La scelta di eseguire l'intervento in tempo unico oppure in due tempi, facendo precedere un periodo di stent ureterale, dipende dalle preferenze dell'operatore e da talune circostanze variabili da caso a caso. In genere per calcoli non troppo voluminosi situati nella parte terminale dell'uretere questa precauzione non è necessaria. Al termine dell'intervento viene quasi sempre lasciato uno stent. In assenza di complicazioni nella nostra pratica si tratta di 5-7 giorni, dopo i quali lo stent viene rimosso dall'esterno con un particolare accorgimento, senza necessità di ulteriore endoscopia.
Le consigliamo la lettura di questo nostro articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/urologia/1194-coliche-renali-trattare-i-sintomi-o-risolvere-il-problema.html

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta tempestiva ed approfondita.
Ho letto l'articolo suggerito e l'ho trovato molto interessante.
Tornando al mio caso, purtroppo non ho le dimensioni certe del calcolo in quanto dall'esame radiografico non sono calcolabili e nel referto della urotac eseguita 3 mesi fà (dove il calcolo era ancora nel rene destro) non sono state specificate le dimensioni ma è stata attestata la sola presenza.
purtroppo non c'è la possibilità di postare una foto della diretta renale dove si vede chiaramente che il calcolo è di dimensioni non inferiori a 1 centimetro ma al contempo si vede anche che è arrivato quasi in vescica, o forse già lo è dal momento che oggi avverto dei disturbi all'uretra (proprio come se il calcolo spingesse per incanalarsi)
il mio dubbio purtroppo resta sempre se è preferibile un'attesa di 10 giorni per attendere un'espulsione naturale o almeno un trattamento chirurgico in vescica (sempre meno invasivo di un trattamento in uretere) o agire di urgenza come mi è stato prospettato.
aggiungo inoltre che da circa dieci giorni non ho alcun dolore al fianco e mi sento molto meglio fisicamente, anche sotto sforzo.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
All sua relativamente giovane età è poco verosimile che un calcolo si fermi in vescica e non trovi la sua strada verso l'esterno, considerando che l'uretra è almeno il doppio più compiacente dell'uretere. I disturbi cui lei accenna sono ben noti all'urologo, che colloquialmente li definisce "sintomatologia espulsiva" e sono dovuti all'irritazione meccanica del calcolo incastrato nella parete vescicale allo sbocco dell'uretere (meàto). Come le abbiamo scritto, il da farsi dipende sostanzialmente dall'entità dei suoi disturbi. Se sono sopportabili, è lecito ancora attendere ancora anche 2-3 settimane, ma tenendo ben presente che la possibilità di dover comunque intervenire è discretamente elevata. Pertanto, se lei intende far ricorso alle strutture pubbliche, per non perdere tempo sarebbe comunque opportuno che lei fosse inserito fin d'ora in una lista d'attesa.
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Utente
Utente
Grazie ancora per la disponibilità e per le interessantissime informazioni.
Con molto piacere La informo che durante tutta la giornata di ieri ho avvertito i fastidi all'uretra di cui parlavamo e ho continuato a bere in abbondanza (2 litri)
Questa mattina non appena sveglio ho espulso il calcolo.
Le sue dimensioni sono 13 mm x 8
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Dr. Paolo Piana Urologo 43k 1.9k
Complimenti! Evidentemente avevamo visto giusto.