Urovaxom e D mannosio
Buongiorno, sono una donna senza particolari problemi di salute, soffro però da anni di cistiti recidivanti e il mio medico, in Svizzera, mi ha prescritto una cura di 3 mesi con Urovaxom.
Da circa un anno assumo poi, su mia iniziativa, il D Mannosio, che ho letto avere una certa efficacia nello scongiurare le infezioni urinarie.
Vorrei continuare a prenderlo anche in concomitanza con Urovaxom, perchè l'assunzione, soprattutto in momenti critici, come i rapporti sessuali, mi fa stare più tranquilla, visto che finora sembra avermi aiutato nel limitare il numero di cistiti.
Stavo però pensando che, visto l'Urovaxom è composto da Escherichia Coli e il D Mannosio contrasta proprio la colonizzazione di questo batterio, forse non avrebbe senso prenderlo in questo caso. Vorrei avere un parere da voi, se possibile.
Grazie mille.
Buona giornata
Da circa un anno assumo poi, su mia iniziativa, il D Mannosio, che ho letto avere una certa efficacia nello scongiurare le infezioni urinarie.
Vorrei continuare a prenderlo anche in concomitanza con Urovaxom, perchè l'assunzione, soprattutto in momenti critici, come i rapporti sessuali, mi fa stare più tranquilla, visto che finora sembra avermi aiutato nel limitare il numero di cistiti.
Stavo però pensando che, visto l'Urovaxom è composto da Escherichia Coli e il D Mannosio contrasta proprio la colonizzazione di questo batterio, forse non avrebbe senso prenderlo in questo caso. Vorrei avere un parere da voi, se possibile.
Grazie mille.
Buona giornata
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Il prodotto cui fa riferimento non contiene batteri, ma unicamente un loro derivato, che avrebbe lo scopo di stimolare in qualche modo le difese immunitarie. A grandi linee quindi, una sorta di "vaccinazione". Il d-mannosio invece ha un'azione locale sulla mucosa vescicale, che dovrebbe rendere più difficile l'adesione dei batteri. Si tratta quindi di due meccanismi diversi, non in contrasto fra loro. Teniamo comunque a ricordare che si tratta comunque in entrambi i casi di approcci empirici al problema. La quai totalità delle infezioni delle basse vie urinarie nella donna in età fertile è portata da batteri di origine intestinale ed è sull'intestino che si deve concentrare il massimo delle attenzioni, poiché la vescica richia di essere solo la vittima innocente di cause che traggono altrove la loro origine. La funzione intestinale e le caratteristiche della flora batterica residente (varietà, aggressività, ecc.) meritano spesso una valutazione dal punto di vista gastro-enterologico e nutrizionale.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
La ringrazio molto per la celerità nel rispondere e per la chiarezza del suo consulto.
Molto interessante il consiglio di spostare l'attenzione all'apparato gastro-intestinale e nutrizionale, non mi era mai stato proposto questo punto di vista, approfondirò con il mio medico.
Grazie ancora.
Buona giornata
Molto interessante il consiglio di spostare l'attenzione all'apparato gastro-intestinale e nutrizionale, non mi era mai stato proposto questo punto di vista, approfondirò con il mio medico.
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Buona giornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 18.1k visite dal 25/04/2019.
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