Dolore dopo ciclismo

Buonasera, sono un appassionato ciclista ma da circa 2 anni ho 1 problema che non riesco a risolvere neanche dopo vari consulti specialistici.
Il mio problema è quello di avere come una riduzione del flusso sanguigno al pene già dalle prime pedalate (non insensibilita') con una retrazione molto evidente che non avevo mai avuto.
Il problema principale che dopo esser sceso dalla bici avverto dolore al pene e continuo ad avvertire la retrazione avendo quasi la necessità di massaggiare il pene.
Un altra alterazione che ho notato e che la pelle del pene rimane raggrinzita a metà asta dopo essere andato di corpo.
Tra l altro il fastidio lo avverto anche quando corro a piedi quindi senza schiacciamento da sellino.
Lo specialista mi aveva diagnosticato un leggera prostatite curata con topste ma i sintomi sono rimasti uguali.
Vorrei sapere se si possono fare esami specifici per vedere se è 1 questione di schiacciamento di nervi o piccole vene
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Alcuni ciclisti riferiscono l'insorgenza di una perdità di sensibilità del pene dopo alcune ore di sella, questo è facilmente spiegabile con la comprsssione del nervo pudendo o dei suoi rami contro le ossa del bacino (ischio). Più difficile da spiegare e più rarao un caso come il suo, dove parrebeb esservi anche un relativo ipo-afflusso di sangue. Si potrebbe pensare alla strozzatura dell'arteria pudenda al suo passaggio nel canale di Alcock (ci pedoni i temini anatomici, se le interessa potrà trovare facilmente in rete delle immagini anatomiche esplicative). Evidentemente lei è anatomicamente predisposto a questa possibile compressione, pertanto è impossibile modificare le cose. Certamente lei conoscerà le selle "con il buoco" che moltoi nostri pazienti adottano con discreti risultati.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Buonasera dottore grazie per la risposta esaustiva, pensavo a qualcosa del genere Quello che le chiedo è se possibile intervenire in qualche modo visto che uso già una sella col buco e senza naso e sopratutto se questa alterazione può portare a conseguenze più gravi anche se già il giorno dopo l uscita di allenamento sto molto meglio.
Una cosa che proprio non capisco e come mai questo problema mi si presenta anche quando corro a piedi, è possibile effettuare degli esami specifici?
Grazie e buona serata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Si potrebbe effettuare un eco-doppler delle arterie del pene, anche se a riposo temiamo non ci potrebbe dire un granché. Eseguirlo dopo una pedalata in cyclette o una corsa sul tappeto sarebbe magari un'idea brillante, ma molto difficile da organizzare logisticamente. Probabilmente è sufficiemte la contrazione dei muscoli del perineo per indurre codesto "furto" di sangue.
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Utente
Utente
Buonasera dottore le porgo un ultima domanda, se fosse realmente quello il problema si può intervenire in qualche modo?
Grazie e buonasera
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Senza diagnosi, difficile pensare ad una terapia.
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Utente
Utente
Buongiorno se possibile sarei curioso di ascoltare anche il parere del Dottor. Giorgio Cavallini.
Grazie.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Purtroppo di Dott. Giorgio Cavallini è mancato alcune settimane fa, lasciando nella profonda costernazione noi Colleghi che abbiamo condiviso con lui tanti anni di questo percorso..
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Utente
Utente
Buongiorno dottore, volevo esprimere il mio cordoglio per quanto successo al dottor Cavallini, purtroppo non ero a conoscenza del fatto.
Tornando al mio problema ho sentito il medico di base parlandogli di quella possibile strozzatura dell'arteria pudenda,
e chiedendogli che esame avessi potuto fare per verificare ciò. Purtroppo non mi è sembrato per niente ferrato dicendomi che forse si potrebbe fare una tac con liquido di contrasto. Volevo chiedere se per lei era il caso di farla oppure ci sono esami più specifici da fare?
Grazie Dottore e buona giornata.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
È assolutamente comprensibile che un medico di base non possa avere competenza su una situazione di interesse specialistico ed anche di non semplice comprensione. Pensiamo che la cosa più opportuna sia comunque la attenta rivalutazione specialistica diretta, prendendo in considerazione l’esecuzione dell’indagine vascolare, come abbiamo scritto nel nostro contributo #3.
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Utente
Utente
Grazie Dottore, seguirò il suo consiglio.
Buona giornata