Diverticolo vescicale ed iperemia uretrale dopo Turp

Egr.Dr. utente 75703 di anni 65, soffro sin dall’età di 17 anni di pollachiuria che in alcuni giorni si associa poliuria (intorno a 3litri nelle 24h) di n.n.d. In presenta di poliuria lo stimolo è talmente intenso che se tento di trattenere l’urina per molto tempo ho difficoltà ad urinare. Negli anni ho eseguiti numerosi esami sia strumentale sia culturali ed ematochimici sempre con esito negativo, tranne in qualche rara occasione presenza prima di Mycoplasma o di Clamidya, curate ambedue. A 48 anni diagnosticato una sclerosi del collo vescicale e nel 2012, all’età di 56 anni sono stato sottoposto a TUI-P e nel contesto ho eseguito un esame istologico vescicale che ha evidenziato presenza di qualche mastocita(sospetta cistite interstiziale). Cure del caso: per un anno installazioni endovescicale e per os di acido ialuronico senza alcun benefico. Ad aprile del 2017 operato di TUR-P e rioperato a luglio 2017 per una sclerosi della loggia prostatica e nel contesto dell' intervento con caterizzazione avvertivo in posizione supina con pene in erezione (non so perché mi succedeva questo), dolore all’uretra per cui ero costretto ad alzarmi dal letto per fare ritornate il pene in posizione flaccida. A distanza di qualche mese dall’ultimo intervento ho notato incurvamento e diminuzione della circonferenza del pene a metà asta .Oggi, dopo quasi due anni dagli interventi la sintomatologia è peggiorata: la vescica è diventata più nervosetta, a piccole quantità di urina avverto un forte stimolo ad urinare e come se aumentasse di colpo la pressione all’interno della vescica, a maggior ragione quando si associa poliuria la situazione è drammatica e se tento di resistere ho difficoltà ad urinare, in fase di riempimento ho un forte fastidio-dolore soprapubico e quando si presenta lo stimolo avverto bruciore lungo l’uretra. Il tutto si calma durante la minzione per presentarsi dopo un po'. Il 26 di marzo 2019 ho eseguito una cistoscopia con tubo flessibile: Agevole introduzione del cistoscopio. Iperemia dell’uretra peniera e bulbare sino a livello sfinterale. Loggia prostatica ampia, mucosa vescicale ovunque sana, piccoli aditus diverticolari. Conclusioni: Uretrite cronica
Cure del caso: mictonorm 30, betmiga, toviaz 8mg, attualmente sto applicando cerotti di Kentera ma sempre con scarsi benefici. Forse l’unico beneficio che avevo con i farmaci orali era un miglioramento dell’urgenza.
Per l’iduratio penis: Verapamil e onde d’urto.
Vorrei chiedere: 1) com’è possibile che per tanti anni, nonostante la sclerosi del collo vescicale ed ipertrofia prostatica non si sono formati diverticoli (negatività attraverso esami strumentali), mentre ora dopo due anni dall’ultimo intervento, senza ostruzione si sono formati?
2) possono essere delle pressioni all’interno della vescica, nonostante non ci sia ostruzione, ad avermi provocato questi diverticoli?
3) l’iperemia dell’uretra che prima degli interventi mai avuta da che cosa può essere stata causata?

Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
A differenza di altri esami radiologici, il cui risultato è valutabile a distanza di tempo anche da altri medici, quanto osservato in endoscopia rimane perlopiù "negli occhi di chi guarda". La registrazione video è ancora assai poco diffusa, quindi chi ha eseguito l'esame descrive quanto osservato secondo il suo metro di giudizio soggettivo. Pertanto le definizioni " iperemia dell’uretra peniena" e "piccoli aditus diverticolari" sono da considerare piuttosto generiche è non ci pare il caso di formalizzarsi troppo sul fatto che possano essere una novità, qualcosa di non presente in precedenza. A parte questo, la disfunzione vescicale che si è portata appresso tutta la vita è stata ed è tuttora molto impegnativa, è probabile che le possibilità di una neuromodulazione elettrica della vescica oggi disponibile, le avrebbero potuto dare dei vantaggi. Le possibilità di ottenere un risultato significativo oggi sono meno certe, ma forse meriterebbe lo stesso valutare le cose anche sotto questo punto di vista. Parimenti, codeste onde di iperdiuresi, una volta opportunamente caratterizzate, potrebbeo essere tenute verosimilmente sotto controllo con la vasopressina, sotto controllo endocrinologico. Queste nostre sono solo ipotesi fatte a distanza, altra cosa è la conoscenza diretta del suo caso, d'ogni modo pensiamo che qualcosa possa essere ancora fatto per migliorarle la qualità di vita.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
Grazie Dr. piana per la disponibilità. Ho letto con molta attenzione la sua risposta. Non sono certo al cento per cento che questa iperemia dell'uretra peniera e piccoli aditus diverticolari siano recenti, ma sicuramente prima degli interventi di TUIP nel 2012 e degli interventi di TURP eseguiti ad aprile 2017 e a luglio 2017 non sono stati mai segnalati dai suoi colleghi. Di cistoscopie ne ho fatte parecchie. Voglio precisare che durante la cistoscopia del 26/3/2019 erano presenti due suoi colleghi che hanno notato questa uretra arrossata. Inoltre io stesso sotto invito degli urologi ne ho preso atto. Egr. Dr. Piana in 48 anni ho sofferto e soffro molto per questa vescica "nervosetta" come Lei stesso in qualche post precedente l'ha definita, ma non ho mai avuti bruciori in fase di riempimento vescicale, che si attenuano solo durante la minzione. Questi bruciori che peggiorano il mio quadro clinico sono iniziati, e non so se è una coincidenza dopo circa un annetto dell'ultimo intervento di TURP e dopo trattamento dell'induratio Penis (verapamil e onde d'urto), verificatosi dopo qualche mese dall'intervento come spiegato nel post precedente. Mi dispiace per la distanza per non poter essere visitato da Lei, perché affrontare un viaggio così lungo, soffrendo anche di problemi intestinali di n.n.d(dolori e numerose scariche da molti anni, sarebbe un calvario. Qualche urologo associa questi disturbi intestinali ai problemi urologici: sospetta cistite interstiziale). Vorrei chiederLe: 1)se ci sono reparti di urologia dove eseguono la neuromodulazione nella provincia di Foggia o al massimo in Puglia; 2) se l'induratio penis e/o i trattamenti eseguiti possono essere la causa di questa iperemia uretrale; 3) poiché mi è stato riferito che non ci sono cure per questa uretrite cronica, non essendo di natura batterica, se Lei è della stessa opinione. batterica Cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Senz’altro i suoi disturbi intestinali possono incidere molto sulla situazione urologica. Per quanto riguarda le sue domande:
1) noi per correttezza non possiamo fornire indicazione su strutture di rispcovero e singoli professionisti, ma siamo certi che con una breve ricerca sarà in brado di individuare nella sua zona una struttura in cui ci si dedichi con particolre attenzione alla urologia funzionale, ovvero neuro-urologia;
2) No
3) Tuttora, abbiamo dei dubbi che lei abbia davvero una vera uretrite.
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Utente
Utente
Grazie per le risposte così immediate. A breve farò una ricerca aiutato dal medico curante per un reparto di neuro-urologia. Per quanto riguarda i bruciori che sono costanti h24 ho preso per una settimana Macladin+ oky preso sporadicamente consigliatomi dal medico di famiglia con scarsi risultati. Secondo Lei sarebbe è il caso di fare ulteriori accertamenti per questi bruciori che avverto in uretra e se si, sempre se è possibile, mi può indirizzare verso quali esami devo indirizzarmi Cordialmente.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
La scarsa efficacia di una comune terapia con antibiotico ed anti-infiammatorio conferma i nostri dubbi sulla diagnosi di uretrite. D'ogni modo, oltre la valutazione endoscopica, neo ravvediamo molte altre possibilità diagnostiche. Resta invece aperto il campo ad ulteriori valutazioni funzionali, di cui abbiamo scritto in precedenza.
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Utente
Utente
Egr. Dr. Piana, l'urologo che ha eseguito la cistoscopia parlava di una uretrite non batterica ma di una uretrite cronica dovuta ai vari interventi ripetuti per IBP e a manovre strumentali e alla mia domanda se anche ad altri pazienti , dopo interventi, si verificava lo stesso mio problema, mi ha risposto di no, spiegandomi che è su base(non ricordo bene il termine esatto" per cui scrivo "costituzionale" Non so se le linee guida di Medicitalia permettono ai Medici di elencare quali esami bisogna fare, per cui a questo punto dovrei riprenotare una visita o dallo stesso urologo, ma avendomi già dato la sua risposta in merito all'uretrite/iperemia che non c'è niente da fare o essere visitato da un altro urologo, che comunque penso, mi richiederà un'altra cistoscopia, ecc...Sono moto stanco e provato. Per cui Le chiedo, nel rispetto delle linee guida se mi può aiutare su quali esami orientarmi. Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Questo nostro servizio di consulenza gratuita ha uno scopo essenzialmente informativo, non posiamo prenderci carico dei dettagli di prescrizione sia diagnostica che terapeutica, che richiedono assolutamente il rapporto diretto. Pertanto, con riferimento al suo caso, non possiamo che ribadire il consiglio di far riferimento ad una struttura con competenze specifiche nella urologia funzionale (neuro-urologia), che abbia anche consuetudine con le pratiche di valutazione ed impianto dei neuromodulatori sacrali. Non ve ne sono molti in Italia, ma una semplice ricerca porterà certamente ad un risultato.
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Utente
Utente
Grazie di tutto Dr. Piana
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Utente
Utente
Egr. Dr. Piana ho trovato la struttura urologica di neuro-urologia. La struttura è presso l'ospedale di San Giovanni Rotondo. Nel frattempo ho fatto un'altra visita urologica per la nuova sintomatologia esposta nei post precedenti. L'urologo mi ha prescritto "Palexia 50 mg da prendere 2cp al dì. Spiegandomi che questo farmaco trova anche indicazioni per problemi urologici(penso si riferisse a dolori e bruciori). Appena iniziato la cura sembrava che qualche lieve miglioramento ci fosse stato e per tre giorni mi ero incoraggiato. Al quarto giorno di terapia si sono ripresentati in maniera più accentuata i bruciori lungo l'asta e il dolore- tensione all'attaccatura del pene. Sono veramente molto stanco, perché questa nuova sintomatologia che non ho mai avuta, oltre a peggiorare i sintomi della vescica "nervosetta" non mi fa riposare la notte. Ho cercato di ricontattare l'urologo telefonicamente ma mi è stato riferito che devo prenotare un'altra visita. Essendoci le feste di Pasqua i tempi per la visita sono più lunghi. Di mia iniziativa ho ripreso a prendere Toviaz 4mg e 8mg insieme a Palexia ma con scarsi risultati. Volevo chiedere: 1) posso aumentare la dose di Palexia o è del tutto inutile per i miei disturbi.; 2) posso proporre al medico curante di assumere un disinfettante urinario dl tipo monuril o bactrim, anche se una 20 di giorni fa ho preso il macladin per 6 giorni per l'influenza, ma non ha dato indirettamente giovamento per i miei disturbi; 3)questi bruciori costanti che avverto di più verso la punta dell'uretra e il dolore-fastidio all'attaccatura del pene(una tensione continua) possono dipendere dalla vescica nervosetta? I disturbi si calmano notevolmente durante la minzione. Cordialmente
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il farmaco di cui ci riferisce è un potente antidolorifico, che piuttosto raramente viene impiegato per situazioni con causa benigna. Nel senso che, a dosaggio pieno, possono insorgere degli effetti collaterali tali da rendere questa terapia poco maneggevole. D'altronde, l'efficacia non è prevedibile, quindi si deve necessariamente passare attraverso l'aumento empirico del dosaggio. Fosfomicina e cotrimossazolo sono antibiotici veri e propri, non disinfettanti. Non riteniamo che la sua situazione attuale possa essere legata ad una infezione. L'iperattività vescicale è casua di distubi funzionali, ma non può essere causa di dolore. In sintesi, un po' di indispensabile ordine nelle cose verrà posto dai Collleghi che la valuteranno prossimamente.
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Utente
Utente
Grazie Dr. Piana per la sua disponibilità. In attesa di una rivalutazione specialistica (minimo dopo pasqua). Palexia non mi dà nessun beneficio riguardo al bruciore uretrale. Sto veramente soffrendo, non riesco a riposare la notte e comunque la mattina devo andare a lavorare. Da stamattina mi brucia anche l'ano(dovuto alle emorroide interne che ho o altro)? Vorrei chiederle se posso abbinare un antinfiammatorio con palexia o sospendere palexia e prendere degli antinfiammatori o aumentare la dose di Palexia da 50mg 2 volte al dì a 150/200 al dì. In precedenza ho preso qualche antinfiammatorio sporadico ma senza nessun effetto positivo(non so se bisogna fare un trattamento prolungato degli antinfiammatori per vedere qualche effetto positivo, sperando che sia specifico per questi bruciori). Ne ho parlato col medico curante, ma mi ha dato l'impressione di indecisione totale sul da farsi. Chiedo scusa se la disturbo continuamente, ma sto veramente male. Cordialmente.
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