Recidiva calcolosi ureterale
Ho subito, nel 2016 un intervento di litotrissia che mi ha consentito l’espulsione di un calcolo ureterale di 8mm. Poi nel settembre 2018, stesso uretere occluso, mi hanno proposto ureterolitotrissia, durata circa 30 minuti e risolvente salvo che oggi, dopo sei mesi, altra occlusione e idronefrosi! Mi hanno installato uno stent per far riprendere il rene per poi evidenziare il calcolo e decidere come affrontarlo! E’ possibile Una recidiva così vicina nel tempo?
Grazie mille
Grazie mille
[#1]
Posto che i calcoli si formano sempre nel rene e poi eventualmente migrano nell’uretere, diremmo che sia poco verosimile (sebbene non assolutamente impossibile) che un nuovo calcolo abbia potuto avere questa storia in poco più di sei mesi. Le ipotesi più ragionevoli quindi possono essere:
- vi era giá in precedenza un altro calcolo nel rene che non era stato affrontato nell’intervento precedente e che ora abbia deciso di muoversi;
- durante il precedente intervento il calcolo non era stato completamente rimosso, oppure una sua parte era risalita nel rene;
- l’attuale ostruzione non é dovuta ad un calcolo ma ad un restringimento dell’uretere, reattivo alla presenza di altri calcoli nello stesso punto e alle procedure operative attuate per rimuoverli (passaggio di strumenti, applicazioni del lader, eccetera).
Noi non disponiamo di elementi per poter giudicare, d’ogni modo con l’inserimento dello srent si é deciso di affrontare il problema in due tempi. Nell’attesa sará opportuno che la situazione venga definita cin precisione mediante l’esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto.
- vi era giá in precedenza un altro calcolo nel rene che non era stato affrontato nell’intervento precedente e che ora abbia deciso di muoversi;
- durante il precedente intervento il calcolo non era stato completamente rimosso, oppure una sua parte era risalita nel rene;
- l’attuale ostruzione non é dovuta ad un calcolo ma ad un restringimento dell’uretere, reattivo alla presenza di altri calcoli nello stesso punto e alle procedure operative attuate per rimuoverli (passaggio di strumenti, applicazioni del lader, eccetera).
Noi non disponiamo di elementi per poter giudicare, d’ogni modo con l’inserimento dello srent si é deciso di affrontare il problema in due tempi. Nell’attesa sará opportuno che la situazione venga definita cin precisione mediante l’esecuzione di una TAC senza mezzo di contrasto.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie mille per la immediata ed esaustiva risposta e:
1) si, vi erano e purtroppo ci sono altri calcoletti nel rene colpito ed a nche nell’altro ma, almeno su quello colpito perché non sono stati affrontati con la precedente ureterolitorissia? Dopo l’intervento, ecografia e rx addome non evidenziavano più nulla nell’uretere!
2) l’occlusione odierna e’ stata causata da un calcolo di 11 mm evidenziatomi da una tac che così recita: A destra a sede sottogiuntale si conferma calcolo di 11 mm di diametro Max che determina dilatazione calico pielica a monte; concomitano almeno 4 nuclei litiasici calcifici(diam Max 5,7mm) a livello del GCI omolaterale. Dallo stesso lato rene di aspetto tumefatto, con ispessimento delle fasce renali ed imbizione del tessuto adiposo perirenale con fenomeni di standing periureterale nel tratto prossimale; il quadro descritto depone per un processo flogistico in atto su base litiasica. A sin rene in sede con evidenza di micro nucleo litiasico calcifico(3,8mm)a livello del GCI; a sede sovravescicale si apprezza immagine lineare a densità calcifica che sembra continuarsi con struttura tubolare connessa con il fondo del cieco, suggestiva per appendicolita. Ernia iatale da scivolamento gastrico. Piccoli linfonodi (diam Max <10mm) in sede cecale e a sede retroattiva a livello del tratto discendente distale!
Che dire...sopravvivero’.
Grazie mille
1) si, vi erano e purtroppo ci sono altri calcoletti nel rene colpito ed a nche nell’altro ma, almeno su quello colpito perché non sono stati affrontati con la precedente ureterolitorissia? Dopo l’intervento, ecografia e rx addome non evidenziavano più nulla nell’uretere!
2) l’occlusione odierna e’ stata causata da un calcolo di 11 mm evidenziatomi da una tac che così recita: A destra a sede sottogiuntale si conferma calcolo di 11 mm di diametro Max che determina dilatazione calico pielica a monte; concomitano almeno 4 nuclei litiasici calcifici(diam Max 5,7mm) a livello del GCI omolaterale. Dallo stesso lato rene di aspetto tumefatto, con ispessimento delle fasce renali ed imbizione del tessuto adiposo perirenale con fenomeni di standing periureterale nel tratto prossimale; il quadro descritto depone per un processo flogistico in atto su base litiasica. A sin rene in sede con evidenza di micro nucleo litiasico calcifico(3,8mm)a livello del GCI; a sede sovravescicale si apprezza immagine lineare a densità calcifica che sembra continuarsi con struttura tubolare connessa con il fondo del cieco, suggestiva per appendicolita. Ernia iatale da scivolamento gastrico. Piccoli linfonodi (diam Max <10mm) in sede cecale e a sede retroattiva a livello del tratto discendente distale!
Che dire...sopravvivero’.
Grazie mille
[#3]
Sopravviverà.
Dunque parrebbe che i calcoli gà precedentemente segnalati a livello renale si siano associati a delinquere, decidendo inopinatamente di scendere verso l'uretere causandone l'ostruzione. La risoluzione endoscopica dei calcoli renali necessita di strumenti e competenze un poco più raffinate della media (strumenti flessibili, laser, accessoristica miniturizzata). E' molto probabile che in sede di revisione endoscopica, lo stent recentemente inserito potrà permettere a breve un agevole passaggio agli strumenti ed assicurare in mani esperte una risoluzione più completa del caso.
Dunque parrebbe che i calcoli gà precedentemente segnalati a livello renale si siano associati a delinquere, decidendo inopinatamente di scendere verso l'uretere causandone l'ostruzione. La risoluzione endoscopica dei calcoli renali necessita di strumenti e competenze un poco più raffinate della media (strumenti flessibili, laser, accessoristica miniturizzata). E' molto probabile che in sede di revisione endoscopica, lo stent recentemente inserito potrà permettere a breve un agevole passaggio agli strumenti ed assicurare in mani esperte una risoluzione più completa del caso.
[#4]
Utente
Durante il posizionamento dello stent (venerdi scorso) l’urologo evidenziava il calcolo e diceva di averlo spinto nel rene ma, all’ecografia pre dimissioni, non si è visto più nulla. Sono a Foggia e spero di essere trattato in un reparto con disponibilita degli strumenti proposti, per una risoluzione più definitiva o può consigliarmi altro?
Infinitamente grazie
Infinitamente grazie
[#7]
Ad esempio, ma è ovviamente ancora più importante la competenza specifica di chi li adopera. Come in tuttte le discipline mediche, anche in urologia oggi non è possibile per uno specialista mantenere competenze adeguate in ogni ambito della sua pratica, se si vogliono ottenere dei risultati d'eccellenza è indispensabile indirizzarsi ad un campo ristretto di attività ed interventi (es. laparoscopia, calcolosi, urologia funzionale, eccetera).
[#8]
Utente
Gentile dottore, credo di aver appena superato una micro colica con lievissimo dolore (credo di avere soglia altissima) ma con conato di vomito abbastanza ricorrente in questi gg. E’ tutto normale e devo aspettare che il rene ritorni alla sua morfologia naturale oppure il calcolo vagante accorcerà i tempi di attesa?
Grazie
Grazie
[#10]
Utente
Dunque, dopo 4 mesi di stent, mi hanno sottoposto ad intervento con l'obiettivo del calcolo di cui sopra. Purtroppo l'intervento è andato male e mi hanno solo estratto lo stent dicendomi che il calcolo si è spostato, lo strumento flessibile utile non era funzionante e gli organi coinvolti erano già deteriorati tanto da non giustificare insistenza. Due ore di intervento, colica post estrazione di stent mono j e catetere, bombe di cortisone ed eparina che sto ingerendo e con la prospettiva di una prossima tac che evidenzi correttamente la posizione del calcolo (all'ECG per le dimissioni era in un calice renale) dalla quale definire il tipo di trattamento ma, potenzialmente e se non si muove prima, una litotrissia extracorporea!
Che dire!!!
Che dire!!!
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 5.1k visite dal 31/03/2019.
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