Dolore e bruciore pene, problemi minzione

Buongiorno.
Ho 34 anni e da sei mesi non riesco a capire che cosa io abbia. Per spiegare il mio problema necessaria lunga premessa.
Settembre scorso ho avuto rapporto con prostituta (l'ultimo di una serie abbastanza ravvicinata) protetto ma a rischio causa pessime condizioni igieniche. In seguito mi è stato riscontrato una piccola lesione condiloma da papilloma virus sul frenulo curata con successo in loco dagli specialisti. Il giorno successivo mi è comparsa una piccola lesione sulla pelle nel solco balano prepuziale che ho peggiorato andando stupidamente a toccare, tanto che è stato confuso con un sifiloma. Dopo preventiva terapia dossociclina, urinocoltura positiva a klebsiella pneumoniae (trovata anche su tampone eseguito sul sospetto sifiloma), debellata subito con terapia di ciproxin.
A tre e sei mesi dall'evento a rischio HIV sifilide e tutte le principali MST negative, ecografie addome e testicoli regolari, glicemia creatinina alt ast ok, da emocromo ripetuto due volte in due mesi risulta lieve inversione formula leucocitaria.
Ora, nonostante da gennaio le urinocolture siano sempre negative, da tre mesi avverto forte e continuo dolore e bruciore al pene, pollachiura e stranguria alla minzione, odore maleodorante delle urine (tra il dolciastro e lo zolfo). Il dolore è persistente (solo quando dormo non lo sento) e coinvolge anche gli arti inferiori e la zona vicino l'ano.
Ho fatto mille visite urologiche da diversi dottori perché avevo paura che l'ulcera al pene potesse essere una formazione premaligna o carcinoma, da tutti è stata esclusa tale ipotesi dicono che è solo un residuo cicatriziale della lesione.
L'ultima visita l'urologo ha supposto la presenza di una prostatite e io non so più cosa pensare.
Prostatite? Uretrite? Tumore all'uretra o al pene? Oppure altre malattie? Che esami devo fare per capire la natura del mio dolore?
Nel 2017 sono stato operato di emorroidi (quinto grado) e adesso sento di nuovo fastidio anche in quelle zone ma è il continuo bruciore al pene che mi preoccupa. Possibile comunque che le due cose siano collegate? Non so più che cosa posso fare, vi ringrazio in anticipo per qualunque consiglio.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
L'ipotesi di irritazione prostatica è certmente la più suggestiva, considerati i sintoi e la loro evoluzione. D'ogni modo, sono queste situazioni i cui la valutazione diretta è essenziale ed il valore di un giudizio a distanza è assolutamente relativo. A margine di ciò ci permettiamo di censurare l'abitudine di sottoporsi a visita da "mille" specialisti sempre diversi, alla ricerca della "cura ideale" che nessuno veramente conosce. In questo modo si rischia unicamente di ricominciare ogni volta daccapo. Assai più efficace è certamente affidarsi allo specialista con cui si resce ad intrattenere un buon rapporto di comunicazione e fiducia, poiché queste situazioni si affrontano a tappe successive, seguendo però una sola linea di pensiero.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie della celere risposta.
Ha ragione, preciso che ho sentito il parere di diversi specialisti solo per escludere la possibilità di un tumore al pene perché da gennaio quella lesione sul pene aveva assunto l'aspetto di una piccola placca fibrosa bianca per cui, con la sierologia lue negativa, mi sono spaventato ma tutti all'esame visivo hanno escluso tale possibilità.
Nel corso del tempo sono stato seguito invece da un urologo in particolare (visite a novembre dicembre e a marzo), lo stesso che nell'ultima visita ha ipotizzato la prostatite.
Volevo chiederle ancora se secondo il suo parere posso escludere comunque cose peggiori così mi tranquillizzo, e se un'eventuale cura per la prostatite necessita di preliminari esami per accertarne la diagnosi (l'urologo mi ha prescritto solo urinocoltura per clamidia e MST prima di procedere con l'eventuale cura per prostatite, anche se gli esami che avevo fatto a un mese dal rapporto avevano già escluso tali infezioni per cui sono un po' perplesso a riguardo) , quali sono inoltre i rapporti tra prostatite e uretrite e se comunque sono cose non gravi e da cui io posso guarire
Grazie in anticipo cordiali saluti
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
L’uretrite classica è una manifestazione acuta, caratterizzata da secrezione attiva, risponde in genere bene agli antibiotici e si risolve abbastanza rapidamete. La prostatite ha spesso un’evoluzione di tipo cronico, con disturbi alternanti e scarsa risposta alle terapie, in particolare agli antibiotici, poichè la causa infettiva è perlopiù sfuggente o assente. Non esistono indagini diagnostiche particolari, a parte quelli generici di base, che in genere vengono eseguiti una volta sola alla prima valutazione. Parimenti, non esistono terapie di sicura efficacia, ogni specialista ha i suoi schemi e le sue abitudini. In ogni caso, è importantissimo il controllo delle abitudini di vita, che devono essere generalmente indirizzati alla massima regolarità.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Capisco. Grazie mille del consulto, vedrò se riuscirò a riprendere le fila della mia vita anche a livello di regolarità e abitudini, anche se la vedo dura
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Mi scusi l'ignoranza, Dottor Piana, ma una normale urinocoltura può rilevare la presenza di eventuali batteri come clamidia o micoplasma, oppure ne serve una apposita?
Essendo risultato positivo a TBC nel frattempo per sicurezza ho fatto un'urinocoltura per la ricerca dei bacilli di Koch ma i tempi di attesa sui risultati sono lunghi.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
La ricerca dei batteri di cui parla (cosiddetti intracellulari) si rileva con un esame particolare, che deve esssere richiesto ed eseguito a parte. I tempi d'attesa per la ricerca del BK sulle urine sono molto lunghi, nell'ordine del paio di mesi. Vi è anche un sistema più rapido (PCR) ma deve essere valutata dallo specialista che la segue.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie mille ancora. Ho recentemente fatto la PCR su prelievo venoso (risultata nella norma) non so se intende la stessa cosa?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Lo stesso esame si può fare anche sulle urine, ma sostanzialmete è la stessa cosa.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno dottor Piana, potrei farle un'altra domanda che esula un po' dall'urologia? Io sto aspettando di fare urinocoltura per clamidia e principali MST, anche se come le ho detto a un mese da evento a rischio con tampone uretrale eseguito in ospedale risultò tutto negativo. Potrei ricevere del sesso orale senza protezioni e senza rischi per il partner? Ho inoltre eseguito prelievo PSA risultato nella norma e mi è stato consigliato una spermio coltura per la prostatite di cui ho davvero tutti i sintomi (eiaculazione dolorosa, dolore interno cosce e zona perianale), in attesa di tornare dall'urologo volevo chiederle secondo lei il fatto che abbia il PSA nella norma esclude l'ipotesi prostatite? Oppure questa è cronica e indipendente da infezioni? Da due anni quando fui operato di emorroidi ho avuto solo traumi psicologici (ritorno a casa dei miei, relazione finita male) e sono molto stressato, infatti adesso ho iniziato ad andare in piscina sperando che possa essere utile per iniziare a cambiare stile di vita. Grazie in anticipo dottore, se può aiutarmi soprattutto per quanto riguarda la prima domanda le sarei molto grato, buona giornata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Il PSA è essenzialmente ed unicamente un marcatore del tumore prostatico, evenienza che alla sua età non è verosimile, pertanto il suo dosaggio non è giustificato da alcuna linea-guida e costituisce solo una spesa sanitaria inutile con spreco di denaro pubblico.
Per il resto, oggiorno un minimo di buon senso consiglia che tutti i rapporti non destinati alla procreazione siano opportunamente protetti.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
È quello che pensavo anche io in rapporti occasionali meglio indossare preservativo anche per sesso orale. Grazie per la risposta sul PSA, preciso che tutti gli esami extra per scrupolo li sto facendo a spese mie privatamente! Spero di capire più che altro se si tratta di prostatite batterica o cronica, vedremo. Grazie Dottor Piana buona giornata
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Gentile dottor Piana, approfitto ancora una volta di questo spazio e della sua disponibilità. Ho i risultati dell'esame analisi fatte per la prostatite, l'urinocoltura è nuovamente negativa per le MST, mentre il risultato della spermiocoltura mi dà: popolazione microbica mista colonizzate il meato uretrale. Significa che è tutto normale o devo preoccuparmi? La ringrazio, buona serata
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
E' tutto normale, dal punto di vista degli accertamenti.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno Dottor Piana.
Volevo aggiornarla sulla mia situazione, in quanto nonostante conduca uno stile di vita attento (quotidianamente pratico nuoto e jogging, alimentazione sana, no fumo e pochi caffè, almeno due tre litri d'acqua al giorno) l'odore maleodorante delle urine è veramente forte e preoccupante (tanto che se ne sono accorti anche i colleghi di lavoro con cui condivido il bagno), così come il dolore al pene (laddove avevo la ferita che comunque non si è evoluta nel corso dei mesi) che si irradia lungo le cosce e nella zona perianale e testicolare con immenso senso di pesantezza. Lavoro d'ufficio seduto anche 8-12 ore al giorno e provo costantemente dolore, anche guidare in auto mi è diventato irresistibile. Solo quando sono in piedi e mi muovo, oppure da sdraiato, non sento dolore. Urino spesso e provo dolore alle gambe mentre lo faccio. L'urologo da cui sono in cura prima ha ipotizzato una prostatite, poi una nevralgia del pudendo, per cui adesso mi ha prescritto risonanza magnetica pavimento pelvico e da 4 gg sto assumendo Deltacortene ma il dolore non smette mai. Ho molta paura di avere un tumore al pene o all'uretra, volevo sapere il suo parere e se a suo avviso sto facendo i passi giusti. Grazie mille e scusi ma il dolore è sempre più insopportabile
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
La caratteristica dei tumori é quella di non causare dolore se non in fase molto avanzata, cosa che ovviamente non può essere nel suo caso, vista la negatività della visita e degli accertamenti. Assai più consistente l’ipotesi di una nevralgia pelvi-perineale. Giusta l'indicazione ad eseguire la risonanza magnetica.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie mille della risposta gentile Dottor Piana. Io ho il terrore che queste possano essere avvisaglie di un tumore, troppe sono le coincidenze e l'odore dell'urina è terribile, anche i miei colleghi se ne sono accorti hanno riferito che sa di mestruo e di fogna. Stasera eiaculando ho sentito odore di sangue anche nello sperma, da dicembre ho un linfonodo inguinale ingrossato (23 mm da ecografia), le urinocolture sono di nuovo e sempre negative, da un anno mi è comparsa quella lesione in seguito rapporto a forte rischio igienico insieme al condiloma. Le lesioni non sono aumentate, ma perché devo aspettare che magari aumentino, visto i sintomi strani che ho, non sarebbe meglio eseguire una biopsia del pene anche se all'esame visivo dicono tutti che non ho niente? Venerdì comunque ho la risonanza magnetica, per vedere se questi dolori sono di natura ortopedica neurologica, perdoni la 'ignoranza e l'agitazione ma vorrei chiederle se a suo avviso possa essere utile come esame strumentale per riconoscere un tumore al pene o uretra
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Buongiorno Dottor Piana, scusi l'agitazione del messaggio precedente, ma l'urina maleodorante, il bruciore e dolore da mesi mi stanno facendo molto preoccupare.
Comunque sono qui con i risultati: urinocoltura negativa, esami urine regolarissimi (tranne rari leucociti nelle urine) da emocromo anche la leggera inversione della formula leucocitaria sembra andata a posto.
Risonanza magnetica pavimento pelvico: tutto nella norma, vescica ok, prostata modicamente diffusa eterogeneamente (ma da questo tipo di risonanza si sarebbero viste eventuali patologie a carico del pene e dell'uretra?).
Risonanza magnetica colonna lombosacrale evidenzia: modica riduzione lordosi lombare; segni involutivi a carico disco intersomatico L4 L5 con modica protrusione posteriore a larga base senza segno di conflitti discoradicolari; coccige angolato ad uncino.
Ho fatto anche una visita dai dermatologi dell'ospedale che mi avevano seguito per quel rapporto a rischio, rilevano modica linfoadenopatia inguinale destra, nessuna lesione in atto (anche se a me pare che il glande abbia un colore diverso dal solito), condiloma sul frenulo non attivo ma mi consigliano di continuare a metterci sopra la crema immunoderm.
Ringraziandola in anticipo, lascio a lei ogni considerazione sugli esiti della mia situazione
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
La pressoché completa negatività degli accertamenti confermano una pesantissima interferenza di fattori emotivi sulla percezione dei suoi disturbi. Su questi ovviamente il medico non può molto, oltre cercare di rassicurare in base a elementi oggettivi ed incontrovertibili.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie Dottore, la primavera scorsa sono stato da un neurologo ha detto che soffro di patofobia e mi ha dato dei farmaci che però mi hanno fatto sanguinare il naso nel pieno della notte. L'urologo che mi segue mi ha detto che potrebbe trattarsi di una
lieve prostatite e per i dolori generici mi ha consigliato il Patrol. So di non essere psicologicamente funzionante, in passato ho provato molte volte anche con psicoterapeuti psichiatri ma senza successo, a me interessa solo che tutti questi esami che ho fatto possano escludere ogni tipo di malattia grave perché non ho mai avuto problemi fisici in tutta la mia vita e non me li so spiegare. Il dolore che sento nel fisico è reale altrimenti eviterei di perdere tempo e soldi dietro a tutto questo.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
L'urologo ha detto che la modica eterogeneità della prostata indica una lieve prostatite che giustificherebbe pertanto il bruciore al pene, lei concorda con ciò è soprattutto pensa che sia necessaria una terapia o devo solo attenermi a uno stile di vita senza stress essendo comunque il disturbo abatterico? ( PS mio zio è morto di tumore alla prostata)
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Se c'è già stato un caso di tumore maligno della prostata in famiglia sarebbe il caso che lei iniziasse a fare l'esame del PSA a 40 anni (non prima!) quindi 10 anni prima di quanto consigliato per la popolazione generale. I suoi distirbi sono compatibili con una modesta prostatite, ma enormemente amplificati dal su habitus psicologico. E' probabile che molti uomini non vi darebbero neanche peso.
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Attivo dal 2019 al 2019
Ex utente
Grazie tante ancora Dottore. Da quando due anni fa mi sono lasciato e lei mi ha augurato il suicidio io non sono più lo stesso, grazie per le sue parole di conforto spero mi possano aiutare ad affrontare il futuro e spero di non avere malattie né di commettere errori.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.5k 1.9k
Per carita ... ! Ci sono più donne che uomini sulla terra, quindi ha addirittura l'imbarazzo della scelta!
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