Tumore prostata

Salve dottori, chiedo qualche chiarimento in più circa il referto istologico qui riportato ricevuto dopo intervento di prostatectomia "open" a cui si è sottoposto mio padre (65aa) ed eventualmente quali siano i passi successivi da intraprendere dal punto di vista terapeutico.

MACROSCOPIA:
A) Campione di prostatectomia semplice di cm 6x4,7x3,8 e di g 58,5.
B) Due lembi di tessuto lobulato giallastro in tato di cm 4x3 da cui si isolano 2 linfonodi (otturatori di destra).
C) Due lembi dì tessuto lobulato giallastro in toto di cm 2,7x2,5 da cui si isola 1 linfonodo (otturatorio di sinistra).
D) Dotto deferente (riferito) sinistro di cm 3,4.

DIAGNOSI:
A) Prostata interamente processata.
Lobo destro: Carcinoma prostatico invasivo (Gleason Score: 4+5=9), anche con con differenziazione cribriforme e mucinosa, infiltrante più della metà del lobo e la capsula, con invasione extracapsulare di circa mm 2 (nelle sezioni indicate con ALD9 e ALD13). li tumore giunge fino al bordo di escissione (chinato nero) nella sezione indicata con ALD3, Grade Group WHO 2016: 5.
E' presente spiccata invasione perineurale dei tronchi nervosi di piccolo e medio calibro e si osservano immagini suggestive di invasione degli spazi linfovascolari (nella sezione indicata con ALD11).
Lobo sinistro: Carcinoma prostatico invasivo (Gleason Score 3+3=6), infiltrante più della metà del lobo.
Neoplasia è presente in alcune sezioni relative alla base, dove giunge sul bordo di escissione (chinato), all'apice e al margine uretrale, senza coinvolgere il bordo di escissione (chinato).
Vescicole seminali repertate nei prelievi relativi alla base, dotti deferenti, repertati nel campione A e nel campione D e linfonodi (B-C), sede di danno termico e in metaplasia adiposa, liberi da neoplasia.

Stadio patologico: pT3a NO
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
Si tratta di un tumore con caratteristiche aggressive (Gleason 9) che ha limitatamente superato la capsula prostatica. Nel dubbio che possa essere rimasto del tessuto tumorale nellomscavo pelvico (parliamo di quantità microscopiche), in questi casi la maggioranza degli specialisti consiglierebbe una radioterapia post-operatoria (adiuvante) accompagnata da una terapia di blocco ormonale da proseguire poi per un certo periodo.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Utente
Utente
La ringrazio per la tempestiva risposta. L’urologo da cui è seguito mio padre ci ha detto di aspettare i risultati del PSA a 40 giorni dall’operazione e nel caso i livelli non fossero azzerati di intraprendere RT adiuvante. Ritiene sia meglio muoversi prima? E per quanto riguarda l’ormonoterapia, questa andrebbe fatta prima durante o dopo la Radio?
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.6k 1.9k
La differenza sulla tempistica non è essenziale, ma in un tumore pT3 è molto pronbabile che la radioterapia sia comunque all'orizzonte, anche sonsiderando l'età non così avanzata di suo Padre.. L'ormonoterapia è contemporanea al trattamento radiante e prosegue poi per alcuni mesi.
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