Calo del desiderio dopo circoncisione

Gentili dottori, 32 giorni fa mi sono sottoposto a intervento di circoncisione totale a causa di una fimosi serrata che da alcuni mesi mi provocava frequentissime balanopostiti. Il decorso post-operatorio è stato regolare e durante l’ultima visita (quattro giorni fa) l’urologo operatore mi ha dichiarato perfettamente guarito : i punti sono caduti, il gonfiore è vistosamente diminuito e la cheratinizzazione del glande è in fase avanzata.

Intorno alla terza settimana post-intervento, però, ho avvertito per diversi giorni disturbi al glande analoghi a quelli causati dalle balanopostiti. Non riscontrando anomalie in fase di visita, l’urologo mi ha spiegato che potrebbe trattarsi semplicemente di un retaggio delle sofferenze degli ultimi mesi e, oltre a trattare la zona con Balanil, mi ha consigliato un esame delle urine con urinocoltura (di cui sto attendendo gli esiti) per escludere eventuali (e a suo giudizio improbabili) infezioni. Allo stato attuale i disturbi al glande sembrano cessati, ma hanno lasciato posto a un incredibile calo del desiderio che mi tormenta ormai da alcuni giorni. Avverto nel pene un’apatia generale, spesso non provo desiderio nemmeno stimolandomi con le fantasie abituali, le erezioni (anche quelle nel sonno) avvengono talvolta in maniera meccanica e senza alcun tipo di piacere, al punto da sembrare forzate, lasciando nel pene una sgradevole sensazione di affaticamento. Quando l’eccitazione si manifesta regolarmente, spesso l’erezione perde vigore in pochi istanti e il desiderio si spegne. In passato ho già sofferto di cali del desiderio, ma erano di portata inferiore e sempre legati alle balanopostiti: con il risolversi delle infiammazioni, tutto tornava rapidamente alla normalità. Sono francamente stupito dalla situazione attuale, in quanto nelle prime due settimane dopo l’intervento le erezioni erano prolungate e frequenti, alimentate da un aumento del desiderio forse provocato dal periodo di astinenza forzata. Tutto procedeva per il meglio e nulla lasciava presagire uno scenario simile. Dall’ecografia svolta dall’urologo, l’intero apparato genito-urinario (pene compreso) risulta in perfetta salute e mi sento di escludere motivazioni psicologiche, in quanto avevo già ripreso (con le dovute cautele del caso) a masturbarmi, con un elevato grado di soddisfazione sia per il piacere provato che per il comportamento del pene.

Da qui nasce una serie di dubbi che provvedo ad esporvi.
- La causa va, a questo punto, cercata a livello ormonale?
- Possono verificarsi casi simili in seguito a un intervento di circoncisione?
- Ci può essere una correlazione tra i sintomi analoghi a quelli delle balanopostiti provati nei giorni scorsi e questo calo del desiderio?
- Alla luce di quanto esposto, come potrei muovermi per chiarire la situazione?

In attesa di un vostro riscontro, non mi rimane che ringraziarvi anticipatamente per l’attenzione e il tempo che mi dedicherete. Un cordiale saluto.
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Dr. Mario De Siati Urologo, Andrologo 2.9k 86
Escluderei una correlazione tra circoncisione e deficit erettile , probabilmente è presente una componente psicogena nei disturbi che lei rileva. Le consiglio di non cercare di avere o provocare erezioni perche questo alimenta l'ansia , si prenda un periodo di riposo di qualche settimana e se la cosa non si risolve si rivolga al suo andrologo di fiducia .
Cordiali saluti

Dott. Mario De Siati Urologo-Andrologo esercita a Foggia,Taranto,Altamura (Bari),Brindisi

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Utente
Utente
Gentili dottori, dopo essermi preso qualche giorno di pausa, nelle scorse 2/3 settimane la situazione sembrava risolta: il desiderio era tornato, le erezioni erano di nuovo vigorose e le funzioni sessuali regolari. Da alcuni giorni si è nuovamente presentato il problema. Non solo il desiderio è completamente assente, ma sento spesso il pene affaticato (soprattutto dopo le erezioni notturne) e senza alcuno stimolo, tanto che mi sembra di vivere costantemente in un periodo refrattario. Preciso che nelle scorse settimane non ho mai avuto una vita sessuale intensa o comunque tale da giustificare questo nuovo malessere. A questo punto penso si possa escludere anche una causa psicogena e sia necessario percorrere altre strade.

Non capisco perché il mio urologo insista nel dire che in questa fase potrei avere un desiderio altalenante, mentre tutti gli altri medici escludono correlazioni tra circoncisione e deficit erettile. Sono passati due mesi dall'intervento e la guarigione (come constatato dall'urologo) è perfetta, un legame tra circoncisione e deficit sembra strano anche a me. Viste le premesse, attualmente sto meditando di rivolgermi ad un altro urologo, che conosco già ma che non ho potuto considerare per l'intervento in quanto non svolge attività operatoria.

Alla luce di quanto esposto, vorrei chiedervi un'ipotesi sulle possibili cause del mio disagio e un consiglio sulle possibili azioni da intraprendere. Grazie in anticipo.
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