Un urologo mi diagnostica una prostatite

Salve a tutti, spero di ricevere un aiuto e ringrazio anticipatamente chi spenderá del tempo per cercare di mettere fine a tutto questo.
Settembre 2018 si prensenta un fastidio,: dolore all'inguine e a tutta la parte perienale con un aumento di frequenza di minzione impressionante, ma senza bruciore durante la minzione. La sensazione era (come se avessi un cubetto di ghiaccio che si stava sciogliendo sul pene) andavo in bagno anche 60 volte al giorno (quantità minime). Vado da un urologo mi diagnostica una prostatite, qui io gli parlo di un altro mio problema, cioé che il liquido seminale presenta del sangue e la quantita é minima 1-2 gocce, problema peró che ho sempre avuto,mi prescrive un mese di bactrim e cortisone a gocce. Dopo un mese ritorno dal dottore dicendo che il fastidio non era passato cioé il continuo bisogno di andare in bagno e quella sensazione che non é mai l'ultima goccia di urina. Mi ripete l'ecografia dicendomi che la prostata é molto migliorata. Mi prescrive un mese di permixon ( serenoa repens), io vedendo che il disturbo non passava lo prolungo per un altro mese. Gennaio 2019 il problema non é passato anzi direii peggiorato, mi reco da un altro urologo questo mi visita e trae questa conclusione "la prostata é a posto ma si tratta din un problema al colon" e mi consiglia di mangiare in bianco per un mese, questa dieta alimentare non porta nessun miglioramento, cosi decido di fare un esame dello sperma spermigramma e spermicoltura, mi viene riscontrata la candida a, pero siccome la quantitá era veramente minima non sono riusciti a fare l'antibiogramma, per questo lo devono ripetere inoltre non é stato possibile fare lo spermiogramma a causa del sansue presente nel liquido seminale, cosi la settimana dopo ripeto l'esame ma qusto volta l'esame é risultato negativo,io gia me lo aspettavo qhesto esito poiché le 2 gocce di sperma non erano piene di sangue. Ora mi chiedo come sia possibile tutto questo. Ps il sangue nello sperma e quasi sempre prensente a volte meno a volte sembra sangue vivo, che pensi alle cose piu brutte di questo mondo e ti riempi di paure. Inoltre la prima volta che sono stato visitato dal primo urologo mi èra stata diagnosticata anche una varicocele di sospetta terzo grado,peró questa passava in secondo piano prima si doveva curare la prostata. Così mi é stato detto. Cordiali saluti spero in una risposta a breve
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Dr. Paolo Piana Urologo 42.6k 1.9k
La presenza di tracce di sangue nel liquido seminale in genere preoccupa abbastanza poco l'urologo, a confronto assai meno della presenza di sangue nelle urine. le vie seminali sono lunghe e tortuose, è sufficiente un solo punto (quasi mai individuabile) che rilasci poche gocce di sangue perché lo sperma risulti macchiato. Lei ci parla di controlli ecografici effettuati dallo specialsita, ma sarebbe opportuno che almeno una volta, l'ecografia fosse eseguita da uno specialsita competente, ovvero un radiologo. Per il resto, la gestione della cosiddetta prostatite cronica (ovvero sindrome dolorosa cronica del pavimento pelvico) è quasi sempre molto ardua ed avara di soddisfazioni. D'ogni modo l'unica strada ragionevole da seguire è quella di affidarsi alle cure di un nostro Collega specialista in urologia con il quale si intrattengga un buon rapporto di comunicazione e fiducia, possibilmente sempre lo stesso senza cambiare ripetutamente. Questo perché nessuno di noi possiede la bacchetta magica e ad un risultato si arriva in genere solo dopo vari tentativi , sia diagnostici che terapeutici.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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