Ecografia delladdome e

Gentile Dottore,
ho recentemente effettuato una ecografia dell’addome e, relativamente alla prostata, l’esito dell’esame è il seguente:

La prostata mostra diametri ai limiti superonormali e fa rilevare modesto aggetto endovescicale .

L’ultimo esame del PSA, risalente ad un anno fa (marzo 2018), riportava i seguenti valori:
PSA metodo CMIA: 0,75 ng/ml
PSA LIBERO metodo CMIA: 0,35 ng/ml

Siccome l’esame ecografico è stato effettuato per tutt’altro motivo, sono rimasto molto spiazzato e le sarei grato se potesse darmi delucidazioni circa l’esito dell’esame. Mi devo preoccupare? Devo rifare l’esame del PSA? Occorre che mi sottoponga ad una visita specialistica?
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Alla sua età la prostata inizia a modificarsi con il processo di ingrossamento benigno che si sviluppa in modo e in tempi assolutamente variabili da soggetto a soggetto. Le cause di questo fenomeno sono spiegabili solo in parte (es. variazione della sensibilità dei tessuti agli ormoni) e non esistono per ora terapie certamente efficaci ed accettabili in grado di contrastarlo. D’ogni modo, quanto può interessare all’urologo non sono tanto le dimensioni della prostata, quanto gli eventuali disturbi nell’urinare che può indurre l’ingrossamento. Sono appunto questi disturbi che possono indurre a prescrivere terapie e, più avanti, anche indicazioni ad interventi operativi. Il PSA è un marcatore tumorale della prostata, di bassa qualità per una serie di motivi, tra cuiil fatto di poter aumentare non solo in caso di tumore, ma anche di alcune forme di ingrossamento. Sta allo specialista interpretare quindi le situazioni, caso per caso, integrando il risultato degli esami con la visita diretta. Nella sua situazione, se lei non lamenta disturbi particolari, diremmo che non abbia bisogno di nulla, a parte il proseguire con una tabella di controlli preventivi ogni 2-3 anni, comunque consigliata a tutti gli uomini tra i 50 ed i 70 anni circa.

Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it

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Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la cortese e tempestiva risposta. Come le ho già rappresentato l'esame aveva altra finalità e l'esito, relativamente alla prostata, mi ha molto meravigliato.. specialmente in considerazione della mia età e per il fatto che non accuso sintomi particolari.
Cos'è l'aggetto endovescicale?
Come consigliatomi, quanto prima mi sottoporrò ad una visita preventiva dall'urologo. Approfitto ancora della sua gentilezza per chiederle se prima devo fare qualche esame (urine, sangue, ecografia o altro) da portare con me dallo specialista e se, per evitare questo precoce ingrossamento, devo seguire un particolare stile di vita e se ci sono comportamenti che accentuano tale processo di ingrossamento.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
L'aggetto edovescicale è la salienza che prostata ingrossata esercita sulla base della vescica. E' un indice indiretto del volume della parte centrale (cd adenoma), che è difficilmente valutabile con la classica palpazione attraverso il retto. Per il resto, ci pare di averle già risposto.
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Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Ho comunque la netta sensazione di essere "entrato" molto precocemente in un ambito che pensavo di dover affrontare in età più tarda... e, per di più, mi sembra di capire che non ci sono specifici motivi e non posso far nulla per migliorare o quantomeno rallentare questo processo di ingrossamento dettato da un adenoma della parte centrale, difficilmente rilevabile anche attraverso un visita.
La ringrazio per la gentile e cortese risposta.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Tenga conto che quanto interessa l'urologo non sono tanto i diametri della prostata, ma solo i disturbi urinari che vi possono essere correlati, rapporto che non è così costante e proporzionale.
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Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Dottore, il fatto che attualmente non abbia disturbi urinari e che, probabilmente ma non necessariamente, tali disturbi in futuro si presenteranno, è per me secondario in quanto diretta conseguenza del problema principale "prostata".
Ciò che mi preoccupa è la presenza, già a questa età, di un processo di ingrossamento causato da un adenoma e di un conseguente aggetto endovescicale... processo che mi è parso di capire di non poter in alcun modo prevenire o quantomeno "gestire" e la cui evoluzione, in senso benigno o maligno, nei prossimi anni è impossibile prevedere e monitorare visto che l'esame meno invasivo (quello del PSA) è di bassa qualità.
Grazie
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
C’è una minoranza di soggetti che alla sua età lamentano già degli evidenti disturbi e tutti gli specialisti ricordano i rarissimi casi in cui si sono dovute porre delle indicazioni operative in età relativamente giovane. Gli studi anatomici hanno dimostrato che l’inizio delle variazioni dei tessuti prostatici inizia giá a cavallo tra i 30 ed i 40 anni, ma lo sviluppo è poi estremamente variabile da caso a caso. Tenga conto che comunque è solo una parte degli uomini che prima o poi dovrà ricorrere a delle cure e meno ancora quella che dovrà essere sottoposta ad un intervento. Pertanto, le sue preoccupazioni di oggi ci paiono francamente esagerate. Altra cosa è la prevenzione del tumore della prostata, che è una manifestazione completamente diversa dall’ingrossamento benigno. Questi controlli si esercitano abitualmente tra i 50 ed i 70 anni, tranne che nella razza nera e quando vi sono casi frequenti di tumore prostatico in famiglia. In queste situazioni particolari è opportuno anticipare i controlli di 10 anni circa.
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Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Gentile dottore, purtroppo avendo avuto specifici precedenti in linea retta di carcinoma prostatico, rientro pienamente tra quei soggetti per i quali Lei consiglia di anticipare i controlli. La mia attuale preoccupazione è pertanto quella di capire cosa fare, quali controlli ed esami effettuare e con quale tempistica. Vorrei sottopormi alla visita urologica portando con me già dei preliminari esami che aiutino e siano di supporto allo specialista. Naturalmente poi sarà lui a valutare se sia il caso o meno di approfondire e con quali tempistiche, ma vorrei evitare di effettuare una visita per poi magari sentirmi dire che il PSA prescritto dal medico di base non serve ed occorrono degli esami di laboratorio, ecografia o chissà cos'altro, per comprendere se ci sia un problema, la sua entità e decidere la strada da percorrere. Lei sa meglio di me che ci sono esami per la cui esecuzione occorrono tempi decisamente non brevi e non voglio affrontare la cosa in modo superficiale, magari lasciando trascorrere anni o mesi.
Grazie e mi scusi se abuso della sua gentilezza.
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Dr. Paolo Piana Urologo 43.7k 1.9k
Il suo PSA attuale è molto basso (0,75 ng/ml), in caso di familiarità evidente per tumore maligno della prostata sará opportuno ripeterlo d’ora in avanti ogni anno. L’ecografia dell’addome é giá stata eseguita, vi sono quindi giá le basi per una valutazione specialistica diretta, che certamente le consigliamo.
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Attivo dal 2008 al 2020
Ex utente
Grazie infinite Dottore, é stato gentilissimo e di grande aiuto.
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