Tensione pube lato destro - epididimite o problemi muscolari?

Salve, ho da qualche settimana ormai qualche problema all'inguine... avverto uno stato di tensione sul lato destro, specie se faccio un qualche tipo di sforzo. Ho avuto anche qualche breve fitta, ma sempre settimane fa e per fortuna sono durate poco (molto dolorose).
Non ho protrusioni, mai avuto ernie. Ho sofferto (se si può usare il passato) di prostatite abatterica che mi ha lasciato alcuni "strascichi" (tendenza al gocciolamento post-minzione, lieve desensibilizzazione). Dubito tornerò mai più come prima.
Ieri sera a letto ho avvertito un certo fastidio al testicolo destro in alcune posizioni, ma per il resto non ho dolore né durante la minzione né durante l'eiaculazione. Faccio dei cicli di Serenoa Repens ogni volta che vedo il gocciolamento peggiorare, ma devo dire di non aver mai ottenuto grossissimi risultati una volta combattuta l'infiammazione iniziale a suon di Diclofenac. Devo anche aggiungere che mi alleno coi pesi e che ad aumentare i dubbi, fino a poco tempo fa allenavo gli addominali bassi (se si possono scindere in fasce diverse) almeno un paio di volte a settimana.
Come mi conviene procedere? Per ora sto spalmando Artrosilene, nella (vana) speranza che passi.
Devo fare una eco? Visita urologica? Mio fratello anni fa ha sofferto di epididimite e mi sembrava avesse descritto sintomi simili.

Grazie mille a tutti.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

in questi casi sempre bene sentire in diretta un bravo ed esperto urologo od andrologo e con lui eventualmente programmare una valutazione clinica completa con esame colturale delle urine e del liquido seminale ed una ecografia delle vie uro-seminali.

Detto questo si ricordi comunque che sempre la visita medica specialistica diretta rappresenta il solo strumento per poterle dare poi eventualmente, quando possibile, un’indicazione clinica corretta e che le informazioni fornite via internet vanno sempre intese come meri suggerimenti clinici e di comportamento.

Un cordiale saluto.

Giovanni Beretta M.D.
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Utente
Utente
Salve dottor Beretta... sì, nel mentre ho visto che il dolore non passava e ho prima di tutto prenotato una eco per avere materiale da mostrare all'urologo.
Il dolore/tensione nella zona pelvica sembra più o meno passato, ma ora ho un dolore intermittente al testicolo destro (o più probabilmente all'epididimo) che è effettivamente poco simpatico.

In ogni caso credo di dover fare di nuovo visita all'urologo/andrologo quanto prima.

Giusto per curiosità, mi saprebbe consigliare magari dei rimedi "non medicinali" per migliorare i postumi della prostatite? A parte la Serenoa Repens, che comunque mi sembra dia minimi effetti solo dopo mesi e mesi di trattamento.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

per migliorare i postumi legati a queste "problematiche urologiche possano essere utili, come rimedi, alcune indicazioni di tipo dietetico-comportamentale come:

1) vita sessuale regolare, non lunghi periodi di astinenza;

2) limitare l'assunzione di alcuni alimenti tipo cioccolato, uova, frutta secca, formaggi stagionati, ecc;

3) lo stesso vale per le bevande come il caffè, il tè, le bibite gassate od alcoliche;

4) altra cosa importante è bere con intelligenza ad esempio durante tutto l'arco della giornata sono consigliati almeno 2 3 litri di liquidi, soprattutto acqua (se non esistono altre controindicazioni di ordine generale), smettendo però di bere almeno tre-quattro ore prima di andare a letto;

5) combattere la stitichezza quindi fare una dieta ricca di fibre e praticare una regolare attività fisica;

6) se si fuma, spegnere la sigaretta perché la nicotina ha un'azione irritante sulla vescica;

7) tenere d'occhio la bilancia, infatti, se obesi, spesso perdere peso migliora il quadro clinico, infatti il grasso accumulato sul giro vita può aumentare la "pressione" sulle vie urinarie e peggiorare i sintomi;

8) infine ultimo consiglio, ma non meno importante, quello di ascoltare sempre attentamente il proprio medico di famiglia e lo specialista urologo che la stanno seguendo.

Un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Grazie dottore, avevo già letto questa "guida" ma devo dire che a parte il caffè non ho mai fumato, non sono in sovrappeso, non sono stitico, bevo circa 2 litri d'acqua al giorno, non bevo quasi mai alcolici... ma da quando ho avuto la prostatite non ho mai recuperato del tutto... e sono passati ormai un paio d'anni :-(
Il mio medico mi sembra punti principalmente su dosi massicce di Diclofenac e sulla Serenoa... ma come capirà, non è una terapia da lungo termine, perché lo stomaco non apprezza.
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Utente
Utente
Ah, dimenticavo di aggiungere che il dolore passa per diverse ora se prendo un antinfiammatorio. Quindi deve trattarsi di un'infiammazione di qualche tipo. Manca ancora quasi una settimana alla eco... non è una situazione proprio fantastica. Comunque io escluderei torsione testicolare, colpi non mi pare di averne presi... ormai sono giorni che ho questo dolore che va e viene, c'è da diventare matti :-p
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Utente
Utente
Sembra che aspettando la eco di martedi, sia almeno riuscito ad identificare la zona esatta da cui parte il dolore.
Alla palpazione, sembra che il dolore arrivi da questa sorta di "nodulino" che c'è sopra il testicolo, diciamo a cavallo delle "funi". Onestamente non avevo nemmeno fatto mai caso alla sua presenza, per cui m'è venuto un colpo (pensavo tipo ad una cisti) e mi sono sentito decisamente sollevato quando, a tastoni, sono riuscito a trovarne uno uguale dall'altro lato...

250mg di Levofloxacina per 10 giorni non hanno portato nessuna differenza, mentre la classica "aspirina americana" tiene lontani i dolori per diverse ore. Quindi il buon senso mi dice che non si tratta di un'infezione ma di un'infiammazione. Epididimite? Spero di riuscire a capirci qualcosa con la eco, ma bisognerà aspettare fino a martedì mattina... senza contare che nel caso ci fosse bisogno di una visita andrologica, dovrei aspettare ancora di più.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Coraggio, non drammatizzi.
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Utente
Utente
Ho fatto la eco stamattina... ecco il referto:

"Testicoli regolari per sede, morfo-volumetria, caratteri strutturali. Assenza di lesioni a focolaio di tipo patologico. Minuta cisti stromale sub-albuginea a destra di cm 0.2.
Regolare didimum testis.
Idatide del Morgagni a sin. di cm 0.64x0.33.
Epididimi regolari, con blande note di fibrosi, in particolare a sinistra. Assenza di alterazioni tra la rete testis e il deferente. Assenza di patologia della tunica vaginale. Lievissimo incremento della quota liquida a sinistra.
Lieve ectasia varicosa dei plessi pampiniformi di sinistra (esame eseguito in clinostatismo, ortostatismo, in condizione di ortopnea e poi durante manovra di Valsalva).
Il canale inguinale dx in condizioni di base risulta deserto ma viene abitato progressivamente da una digitazione ipoecogena facendo eseguire manovra di Valsalva".

In poche parole, un referto pieno di sorprese. Secondo il medico ho una vecchia epididimite a sinistra (ormai cronica?) e pure un'ernia inguinale! Ma non vedo né sento nulla tastando, nemmeno effettuando la manovra di Valsalva (anche se ovviamente l'ernia ci dev'essere).
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Utente
Utente
Ah, dimenticavo di aggiungere che il medico ha aggiunto a fine esame "Torna tra un anno per un controllo". Io ho chiesto "Controllo per l'ernia?" e lui: "No, per i testicoli".

Devo quindi supporre che le cisti stromali siano da tenere d'occhio? Mi scusi per le tante domande :-)
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

come già dettole: non drammatizzi e, oltre all’ecografista che le ha fatto l’indagine, ora senta in diretta sempre il suo andrologo ed il suo chirurgo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto
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Utente
Utente
Ahaha dottore la ringrazio per la "preoccupazione" ma non sto drammatizzando... solo che mi piace capire bene come stanno le cose. :-)
Probabilmente ho sbagliato a non chiedere ulteriori chiarimenti al medico che ha eseguito l'esame, ma sa com'è... c'è sempre la fila e si va di fretta.
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Utente
Utente
E sembra che sia tornato il dolore a destra. Temo a questo punto di non avere scelta e di dover tornare dall'urologo, ma nel mentre dovrò continuare col Tylenol che per fortuna sembra riesca a tenere a bada il dolore per qualche ora... sperando di non creare problemi allo stomaco, che nel mio caso anziché dare noia direttamente mi innesca delle crisi vagali da Pronto Soccorso...
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Utente
Utente
Purtroppo non riesco a contattare il mio urologo in alcun modo, il numero dello studio risulta inesistente (!) e io ho ancora dolori. Badi bene dottore che ho una resistenza abbastanza alta al dolore, per cui non so bene come classificarli.
La stranezza però è che un giorno il dolore è a destra, un altro è a sinistra. Di base è come se la fonte fosse comunque sul lato destro, diciamo 3-4 cm sopra l'attacco dell'aggeggio e 3-4 cm verso destra.

Cosa potrebbe essere? Mi sembra coinvolga tutta la zona, anche la fascia finale degli addominali (quella che convoglia nel bacino). La Levofloxacina non ha fatto alcuna differenza, per cui suppongo si tratti di un'infiammazione... ma di quali tessuti?

Chiaramente non mi aspetto che la sua risposta possa sostituire una visita reale, ma devo cercare un altro urologo e potrebbe volerci un po'... grazie.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Con pazienza ... nella sua città non mancano certo bravi ed esperti andrologi od urologi.
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Utente
Utente
Sembra sia riuscito alla fine a mettermi in contatto col medico, vedrò ora di prendere un appuntamento.
Ma mi dica, dottor Beretta: dalla eco cosa si vede che potrebbe creare una certa "insofferenza" verso qualunque tipo di compressione? Perché da un po' praticamente non riesco a dormire a pancia in giù senza sentire un fastidio crescente che sfocia in un leggero dolore, specie a sinistra...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Potrebbe trattarsi anche di un processo infiammatorio di vecchia data che ha lasciato questo ricordo".

Senta ora comunque il andrologo od urologo di riferimento.

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Sìsì, chiaramente appena possibile mi farò visitare.
Strano come i processi infiammatori a causa dell'impianto idrico si manifestino con ritardo, quando ormai dalla eco si possono solo vedere calcificazioni e "cicatrici". In pratica per essere sicuro di non aver mai nessuna infiammazione bisognerebbe farsi controllare ogni 3 mesi...
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Quella dei controlli periodici è una prospettiva non nuova in questi casi.
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Utente
Utente
Grazie dottore... vedrò effettivamente di farmi controllare ogni 6 mesi per evitare che di questo passo mi ritrovi con un terzo testicolo... perché ogni volta è una scoperta ahah
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Bene!
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Utente
Utente
Sono stato oggi dall'urologo ma son rimasto un po' deluso dalla visita. Mi ha controllato la prostata e ha detto che c'è un po' di congestione, per cui mi ha consigliato di fare l'ennesimo ciclo di Diclofenac in supposte per 15 giorni, accompagnato da inibitore di pompa protonica per proteggere lo stomaco.
Mi ha anche prescritto un integratore a base di Boswellia, riguardo al dolore testicolare non si è espresso, e ha detto che se l'ernia non è visibile (non l'ha nemmeno tastata) non c'è altro da fare, secondo lui, che o usare il cinto erniario o aspettare che alla fine faccia capolino per operarla.
Ha aggiunto poi che per essere 2 anni che non andavo a controllo la situazione non è male, ma che sostanzialmente i sintomi che mi sono rimasti me li porterò fino alla tomba. E che secondo lui se non avessi interrotto la terapia ora starei comunque meglio (mah).
Sinceramente, e mi spiace dirlo, da come parlava di "terapie per mantenimento" (senza elencare medicinali o integratori per farla) mi sembrava volesse semplicemente accertarsi che tornassi da lui ogni 30-40 giorni... ripeto, sono rimasto un po' deluso perché m'ha dato davvero l'impressione di non poter fare altro se non prescrivermi sempre antinfiammatori ed eventuali integratori. Se è questo il massimo possibile, mi conviene semplicemente andare a controllo una volta l'anno, giusto per tenere sotto controllo la ghiandola.

Per quanto riguarda il varicocele, dice che secondo lui sarebbe il caso di fare uno spermiogramma per capire se ha già causato sterilità (è di secondo grado). Non avendo fastidi, dice che è effettivamente solo una questione di fertilità ma che se in futuro dovessi decidere di avere figli potrei poi avere brutte sorprese, perché secondo lui sono interventi che vanno fatti "presto", non certo a 37 anni.
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Dr. Giovanni Beretta Andrologo, Urologo, Patologo della riproduzione, Sessuologo 56.8k 1.2k
Gentile lettore,

difficile, da questa postazione, fare osservazioni precise e pertinenti ma soprattutto corrette sull’operato clinico di un altro collega.

Se comunque seri dubbi sulle indicazioni già ricevute sempre utile sentire eventualmente, ma in diretta, altra campana" .

Ancora un cordiale saluto.
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Utente
Utente
Chiaro, ci mancherebbe.
Mi saprebbe indicare un sito, un libro o altro per documentarmi su tutti gli integratori e le sostanze utili a trattare la prostatite a lungo termine?
Perché gli urologi che ho consultato si affidano sempre sul mix di FANS + serenoa repens oppure frutti rossi, boswellia e altri antinfiammatori naturali (Metax, Siben ecc.).
A questo punto, visto che a detta del medico non si può mai totalmente guarire (e in effetti alcuni sintomi sono rimasti, a distanza di anni) tanto vale andare solo a fare un controllo annuale, se la sintomatologia rimane invariata. Mi sento un pollo da spennare a tornarci ogni mese quando alla fine non fa altro che portare avanti, di base, la stessa terapia fino a regressione della sintomatologia (regressione ma non scomparsa).
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Utente
Utente
Chiedo scusa per "l'accanimento" (anche terepeutico) ma avrei un paio di domande a cui non ho trovato risposta...

1) Per l'epididimite (ovviamente cronica), esiste qualche integratore? Così come c'è la Serenoa Repens per la prostatite (anche se non fa certo miracoli)?

2) Per i momenti di dolore è possibile/consigliabile/sensato spalmare una crema antinfiammatoria direttamente sullo scroto? Perché già per la "cura" della prostatite ho assunto antinfiammatori in quantità massive e lo stomaco ormai è ai minimi termini anche lui. Patologie a catena: prostatite che ti porta a rovinare lo stomaco e poi epididimite. Tutto cronico. :-/
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