Dolore provocato da renella
Buonasera. Quattro giorni fa, il mio compagno, ha accusato dei forti dolori e dopo un'ecografia è stata riscontrata della "sabbiolina" (il dottore ha parlato di incrostazione). Ha dato da prendere il farmaco "SPASMEX" in compresse per mantenere l'uretra aperta, TACHIPIRINA all'occorrenza per dolori di lieve/media intensità e TORADOL se il dolore è davvero forte.
Il toradol non l'ha mai preso ma ci sono stati frequenti episodi di dolore, questo pomeriggio ha notato dei grumi di sangue nelle urine e bruciore alla fine della minzione.
Questo è dovuto al fatto che la "sabbiolina" sta finalmente migrando verso la completa espulsione?
Può esser considerata una buona notizia?
Sono veramente molto preoccupata.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
Il toradol non l'ha mai preso ma ci sono stati frequenti episodi di dolore, questo pomeriggio ha notato dei grumi di sangue nelle urine e bruciore alla fine della minzione.
Questo è dovuto al fatto che la "sabbiolina" sta finalmente migrando verso la completa espulsione?
Può esser considerata una buona notizia?
Sono veramente molto preoccupata.
Vi ringrazio in anticipo per la risposta.
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Quella che viene comunemente definita renella, si riferisce in realtà a minime incrostaziioni presenti sulla superficie interna del rene (come descritto dall'ecografista). Queste minime formazioni non sono in grado di giustificare alcun disturbo, in quanto non sono (ancora) libe re nell'urina, sono in effetti i progenitori dei calcoli e sono presenti infatti in soggetti in qualche modo predisposti alla formazione degli stessi. quanto ci riferisce (dolore, sanguinamento, ci fa invece pensare alla migrazone in corso tra rene e vescica di un piccolo calcolo vero e proprio. Si tenga conto che l'ecografia non è in grado di individuare i calcoli in questo tratto se non immediatamente sotto il rene od immediatamente sopra la vescica. In caso di persistenza di sintomi fastidiosi la situazione deve essere necessariamente chiarita con l'esecuzione di una TAC dell'addome senza mezzo di contrasto. Nel frattempo, si consiglia di non esagerare con l'acqua (cosa che purtroppo talora viene consigliata) ed assumere degli antidolorifici al bisogno.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#3]
L'uretra è assai più compiacente dell'uretere, pertanto in condizioni normali, un calcolo fino a 5-6 mm che arriva in vescica viene rapidamente espulso urinando senza particolari fastidi o problemi. Tanto che alemno nella metà dei casi questo avviene in modo inavvertito.
[#6]
Ovviamente, più il calcolo è grande e più intevengono variabili che possono favorire la comparsa di complicazioni. Più propriamente però, la difficoltà ad urinare non è un sintomo comune, poiché (come forse abbiamo detto) quando un calcolo arriva in vescica, in un soggetto normale, l'ulteriore passaggio attraverso l'uretra verso l'esterno avviene senza particolari difficoltà.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 4.9k visite dal 17/01/2019.
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