Flusso ridotto dopo uretrotomia
Salve, Gent.mi Dottori Vi chiedo una risposta per un problema che mi riguarda.
Ho 54 anni. Nel 2008 ho subito un intervento di RESEZIONE ENDOSCOPICA DELLA PROSTATA. Da varie ecografie successive è stato sempre riscontrato la presenza di un terzo lobo aggettante non tolto in sede di intervento. Flusso max 18 ml/sec.
Il 04.10.2018, (dieci anni dopo) Macroematuria nelle urine con presenza di coaguli. Nelle successive 24 ore continua presenza di coaguli da rendere quasi impossibile la minzione. Al Pronto soccorso mi prescrivono l'URETROCISTOSCOPIA, che eseguo il 30 ottobre, ma che risulta impossibile terminare per la presenza di STENOSI URETRALE. Si è inclini ad un intervento di RESEZIONE DEL TESSUTO CICATRIZIALE per permettere l'uretrocistoscopia. Altro urologo consultato è dello stesso avviso di esguire l'intervento di resezione prostatica data la necessità di "andare a vedere " la vescica e la prostata.
Il 27 novembre eseguo: URETROTOMIA ENDOSCOPICA TUR NEOFORMAZIONE PROSTATICA TUR PROSTATA. Mi spiegano che è stata resecata la stenosi, tolto sia il 3 lobo aggettante sia una nuova formazione nella prostata. Biopsia negativa.
Già subito dopo la rimozione del catetere a 3 vie, noto un flusso ridotto rispetto a prima dell'intervento che PERMANE ad oggi (oltre 40 giorni dall'intervento). Per l'esattezza ho riscontrato che appena iniziavo a fare pipiì il flusso era modesto, poi era come se qualcosa si "allargasse" e il flusso aumentava; ma già prima di essere dimesso, tutto ciò non si è più verificato più e il flusso iniziava ridotto e così continuava.
Ieri visita dall'urologo che ha eseguito l'intervento che rileva ecograficamente loggia beante e con l'uroflussometria, un flusso max di 9 ml/sec con un volume pari a 300 ml. Ha difficoltà a spiegarsi la riduzione del flusso, (prima dell'intervento era di 15 m/l) in considerazione che durante l'intervento "è passato" uno strumento con un diametro maggiore di 1 cm. ed è troppo presto per parlare di una nuova stenosi.
In considerazione che nel fare l'uroflussometria ho avuto urgenza di svuotare la vescica pur contenendo solo 300 ml di urina, mi prescrive come terapia Vesomni 1 cpr al dì per permettere allla vescica di contenere un maggiore volume e di verificare tra 15 giorni il flusso, con un volume superiore a 400 ml. Ho fatto presente che non ho difficoltà nella minzione ma ho la sensazione come di una ostruzione alla base del pene con bruciore e dolore (sopportabile) durante la minzione.
L'urologo ipotizza, che se non dovesse esserci una variazione significativa di flusso, di praticare una nuova uretrocistoscopia.
Dall'esame delle urine risulta: Esterasi leucocitaria: 500; Presenza di Mucopus; Leucociti a tappeto in parte degenerati; Eritrociti 26-28 xcm Urinocoltura: Negativa. Il mio medicoo curante mi ha prescritto Macladin 500 per 7 giorni e antinfiammatorio bustine 2 volte al giorno.
Rimango in attesa di un vostro gentile parere. Grazie. Saluti
Ho 54 anni. Nel 2008 ho subito un intervento di RESEZIONE ENDOSCOPICA DELLA PROSTATA. Da varie ecografie successive è stato sempre riscontrato la presenza di un terzo lobo aggettante non tolto in sede di intervento. Flusso max 18 ml/sec.
Il 04.10.2018, (dieci anni dopo) Macroematuria nelle urine con presenza di coaguli. Nelle successive 24 ore continua presenza di coaguli da rendere quasi impossibile la minzione. Al Pronto soccorso mi prescrivono l'URETROCISTOSCOPIA, che eseguo il 30 ottobre, ma che risulta impossibile terminare per la presenza di STENOSI URETRALE. Si è inclini ad un intervento di RESEZIONE DEL TESSUTO CICATRIZIALE per permettere l'uretrocistoscopia. Altro urologo consultato è dello stesso avviso di esguire l'intervento di resezione prostatica data la necessità di "andare a vedere " la vescica e la prostata.
Il 27 novembre eseguo: URETROTOMIA ENDOSCOPICA TUR NEOFORMAZIONE PROSTATICA TUR PROSTATA. Mi spiegano che è stata resecata la stenosi, tolto sia il 3 lobo aggettante sia una nuova formazione nella prostata. Biopsia negativa.
Già subito dopo la rimozione del catetere a 3 vie, noto un flusso ridotto rispetto a prima dell'intervento che PERMANE ad oggi (oltre 40 giorni dall'intervento). Per l'esattezza ho riscontrato che appena iniziavo a fare pipiì il flusso era modesto, poi era come se qualcosa si "allargasse" e il flusso aumentava; ma già prima di essere dimesso, tutto ciò non si è più verificato più e il flusso iniziava ridotto e così continuava.
Ieri visita dall'urologo che ha eseguito l'intervento che rileva ecograficamente loggia beante e con l'uroflussometria, un flusso max di 9 ml/sec con un volume pari a 300 ml. Ha difficoltà a spiegarsi la riduzione del flusso, (prima dell'intervento era di 15 m/l) in considerazione che durante l'intervento "è passato" uno strumento con un diametro maggiore di 1 cm. ed è troppo presto per parlare di una nuova stenosi.
In considerazione che nel fare l'uroflussometria ho avuto urgenza di svuotare la vescica pur contenendo solo 300 ml di urina, mi prescrive come terapia Vesomni 1 cpr al dì per permettere allla vescica di contenere un maggiore volume e di verificare tra 15 giorni il flusso, con un volume superiore a 400 ml. Ho fatto presente che non ho difficoltà nella minzione ma ho la sensazione come di una ostruzione alla base del pene con bruciore e dolore (sopportabile) durante la minzione.
L'urologo ipotizza, che se non dovesse esserci una variazione significativa di flusso, di praticare una nuova uretrocistoscopia.
Dall'esame delle urine risulta: Esterasi leucocitaria: 500; Presenza di Mucopus; Leucociti a tappeto in parte degenerati; Eritrociti 26-28 xcm Urinocoltura: Negativa. Il mio medicoo curante mi ha prescritto Macladin 500 per 7 giorni e antinfiammatorio bustine 2 volte al giorno.
Rimango in attesa di un vostro gentile parere. Grazie. Saluti
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E' curioso che lei sia stato sottoposto ad un intervento disostruttivo a soli 44 anni, circostanza assai poco comune. Per una valutazione globale del caso sarebbe necessario conoscere cosà portò allora ad indicazioni operative. D'ogni modo, non c'è a stupirsi se nel tempo il processo di ingrossamento sia proseguito e che a 10 anni di distanza si siano presentate le irregolarità della logga prostatica, risolte nell'ultimo intervento. Per il resto, questa riduzione del flusso lascia perplessi anche noi, sebbene si rientri ancora nell'arco temporale necessario alla stabilizzazione definitiva dei dei tessuti. Certo è che se entro ulteriori 4-6 settimane il flusso continuasse a mantenersi insoddisfacente, sarà opportuna una ulteriore valutazione endoscopica.
Paolo Piana
Medico Chirurgo - Specialista in Urologia
Trattamento integrato della Calcolosi Urinaria
www.paolopianaurologo.it
[#2]
Utente
Grazie Dott. Piana per la cortese risposta.
A 44 anni la mia prostata risultava notevolmente aumentata di volume (DT 76 DCC 88 mm) con notevole ipertrofia del terzo lobo. Sicuramente non comune.
Martedì sono tornato dall'urologo comunicando che avevo interrotto l'assunzione del Vesomni perchè non mi permetteva di svuotare completamente la vescica (o almeno questa era la sensazione) e lui ha condiviso.
Ho chiesto di fare una uroflussometria pur non avendo urgenza; riscontra flusso max di 11 (rispetto a 9 di pochi giorni prima) con un volume di appena 210 ml.
Non riesce a spiegarselo e ipotizza un miglioramento seppure "tardivo" dei tessuti. L'uretrocistoscopia si sposta a fine mese, eseguendo però prima 2 uroflussometria, 1 sotto sforzo e 1 con normale stimolo.
Insomma devo aspettare.
A 44 anni la mia prostata risultava notevolmente aumentata di volume (DT 76 DCC 88 mm) con notevole ipertrofia del terzo lobo. Sicuramente non comune.
Martedì sono tornato dall'urologo comunicando che avevo interrotto l'assunzione del Vesomni perchè non mi permetteva di svuotare completamente la vescica (o almeno questa era la sensazione) e lui ha condiviso.
Ho chiesto di fare una uroflussometria pur non avendo urgenza; riscontra flusso max di 11 (rispetto a 9 di pochi giorni prima) con un volume di appena 210 ml.
Non riesce a spiegarselo e ipotizza un miglioramento seppure "tardivo" dei tessuti. L'uretrocistoscopia si sposta a fine mese, eseguendo però prima 2 uroflussometria, 1 sotto sforzo e 1 con normale stimolo.
Insomma devo aspettare.
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Utente
Gent.mi Dottori e Gentilissimo Dottor Piana, ieri come da appuntamento sono stato dall'urologo per le 2 flussometrie, con urgenza e non.
Flusso max di 11ml/s con volume di 399 ml e urgenza, invece STRANAMENTE (come la volta precedente) flusso max di 14ml/sec con un volume pari a solo 327 ml. e senza un'urgenza alla minzione. L'urologo non si spiega il fatto che il valore sia maggiore senza urgenza di urinare e con un volume ridotto. Comunque vi è un miglioramento e per questo scarta l'ipotesi uretrocistoscopia. In evidenza un residuo post minzione di 30 ml. che secondo il Dott. è da trascurare perchè sotto i 50 ml. così come non è degno di attenzione la presenza di sporadiche comparse di sangue nel primo schizzo della minzione. Dall'esame delle urine, risultano. Esterasi leucocitaria = 500 presenza di mucopus leucociti a tappeto in parte degenerati ed eritrociti 30-32 xc. URINOCOLTURA NEGATIVA. Nuovo appuntamento tra qualche mese. Sono perplesso e attendo vostre cortesi risposte. Saluti
Flusso max di 11ml/s con volume di 399 ml e urgenza, invece STRANAMENTE (come la volta precedente) flusso max di 14ml/sec con un volume pari a solo 327 ml. e senza un'urgenza alla minzione. L'urologo non si spiega il fatto che il valore sia maggiore senza urgenza di urinare e con un volume ridotto. Comunque vi è un miglioramento e per questo scarta l'ipotesi uretrocistoscopia. In evidenza un residuo post minzione di 30 ml. che secondo il Dott. è da trascurare perchè sotto i 50 ml. così come non è degno di attenzione la presenza di sporadiche comparse di sangue nel primo schizzo della minzione. Dall'esame delle urine, risultano. Esterasi leucocitaria = 500 presenza di mucopus leucociti a tappeto in parte degenerati ed eritrociti 30-32 xc. URINOCOLTURA NEGATIVA. Nuovo appuntamento tra qualche mese. Sono perplesso e attendo vostre cortesi risposte. Saluti
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Questa modalità di flusso non ci stupisce più di tanto, poiché è noto che con la vescica molto distesa la forza di contrazione del muscolo detrusore è inferiore. Questo in accordo anche con un pricipio fisico (legge di Laplace). La situazione rientra dunque entro limiti accettabili, se lei non lamenta disturbi, si può rimanere soddisfatti così.
[#5]
Utente
Grazie Dott. Piana per la pronta risposta. No, non lamento grandi disturbi, mi dispiace però avere un flusso di 15 ml/s prima dell'intervento e non aver avuto "finora" un miglioramento, ma voglio sperare nelle prossime settimane ...
Tenevo ad un suo parere sul residuo post minzionale di 30 ml e soprattutto sui risultati dell'esame delle urine, sulle quali dicono esserci una presunta infezione, non riscontrata però nell'urinocoltura.
Grazie. Saluti
Tenevo ad un suo parere sul residuo post minzionale di 30 ml e soprattutto sui risultati dell'esame delle urine, sulle quali dicono esserci una presunta infezione, non riscontrata però nell'urinocoltura.
Grazie. Saluti
[#6]
Il sedimento urinario è compatibile con una intensa infiammazione, però compatibile con gli esiti del recedte intervento. In assenza di sintomi, difficile pensare ad una infezione, comunque per completezza sarebbe opportuno eseguire anche l'urocoltura.
Un residuo inferiore ai 50 ml non è significativo.
Un residuo inferiore ai 50 ml non è significativo.
[#7]
Utente
Grazie Dott. Piana per il tempo che mi dedica. Per urocoltura intende quella che io forse erroneamente ho chiamato urinocoltura?? Purché come scritto gia ne ho eseguita più di una in concomitanza con l'esame delle urine (l'ultima giorno 29 genneio) sempre negative. Altra cosa, lei dice che "il sedimento urinario è compatibile con intensa infiammazione" non sarebbe il caso di assumere qualcosa per l'infiammazione in modo da accelerare la soluzione del disturbo? Sempre Grazie. Saluti
[#9]
Utente
Grazie Dott. Piana per la sua risposta, si l'urocultura è risultata negativa (2 volte in 2 laboratori diversi) anche se si è sempre riscontrato mucopus e i leucociti di cui abbiamo già trattato. Come già chiesto e mi scusi il ripetermi, un'indicazione (farmacologica - fitoterapica) per accellerare il processo di disinfiammazione?? O qualsiasi altra cosa ritenesse opportuna? Il mio urologo mi ha dato come indicazioni quello di bere molto. Saluti. Grazie
[#11]
Utente
Gent.mi Dottori e Gent.mo Dott. Piana, solo per comunicare che ho fatto una uroflussometria, (era prevista fra 2 mesi e sono appena passati 15 giorni dall'ultima) ed è risultato un flusso di 16 ml/s con 399 ml svuotati, rispetto ad 11 ml/s con pari volume dell'ultima volta; questo conferma quanto da Lei già detto di una lenta " stabilizzazione in corso dei tessuti dopo l'ultimo intervento.". Con la speranza di avere ancora margini di miglioramento. Saluti
P.S. prima dell'intervento, fine novembre, ho sospeso l'assunzione della cardioaspirina e ad oggi, avendo visto fino a poche settimane fa, ancora delle urine rosate come primo schizzo, ho evitato di riprendere, cosa che vorrei fare quanto prima, controindicazioni??
P.S. prima dell'intervento, fine novembre, ho sospeso l'assunzione della cardioaspirina e ad oggi, avendo visto fino a poche settimane fa, ancora delle urine rosate come primo schizzo, ho evitato di riprendere, cosa che vorrei fare quanto prima, controindicazioni??
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 3.3k visite dal 11/01/2019.
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